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La scalata di Jon Sanz, pronto per un posto fra i big

Il mancino di Pamplona, classe 2000, sta vivendo uno splendido 2023 che l’ha portato a un passo dalla top-10. Il periodo a fianco di Galan gli ha permesso di fare un ulteriore salto di qualità e con Coki Nieto sta funzionando a meraviglia. Ma Jon sembra già pronto per ambire a compagni ancora più forti

15 settembre 2023

Non ha avuto l’exploit di un prodigio, non stiamo parlando di uno che ha vinto da ragazzino prendendosi la scena. Ma Jon Sanz va step by step, imparando in fretta. Il 22enne di Pamplona è uno che si sta completando e fa sul serio, visto che per un periodo – complice l’infortunio che ha tenuto fuori dal circuito Juan Lebron – ha studiato da vicino da uno dei più grandi di sempre, quell’Ale Galan che l’ha voluto come compagno ad interim. Sanz non ha ancora vinto tornei, ma è arrivato a un passo dal traguardo. Per lui parlano la passione e la capacità di stare bene all’interno di una squadra. “Sono le due cose principali del padel, uno sport che ho iniziato a praticare utilizzando la parete di una piscina di cui ero socio”. 

Così, solo negli ultimi 11 tornei del 2023 il mancino spagnolo è riuscito a giocare due finali, cinque semifinali e due quarti di finale. Praticamente è sempre lì, indipendentemente dal fatto che abbia giocato sia col suo attuale compagno Coki Nieto sia con Galan (“approfittando” dell’infortunio di Lebron), e prima ancora con Javi Leal e Javi Garrido. Solo da luglio in avanti per Jon è arrivata la prestigiosissima finale dell’Open di Valencia (con Galan), dopo aver battuto anche i numeri uno Tapia e Coello, prima di perdere all’ultimo atto contro Stupaczuk-Di Nenno. Sanz è arrivato all’ultimo atto anche a Tampere (Finlandia), stavolta insieme a Nieto, ma perdendo in due set dai fenomenali Lebron & Galan, dopo aver superato Belasteguin e Yanguas. 

Insieme ad Ale Galan, Sanz ha giocato la sua prima finale WPT

Jon Sanz con Coki Nieto: nell'ultimo periodo stanno ottenendo grandi risultati

Sanz non solo può essere orgoglioso di queste due finali, ma anche delle 5 semifinali giocate in stagione. Insieme a Coki Nieto ha perso tre volte dai mostruosi Tapia e Coello al penultimo atto (Vienna, Malaga e Parigi), mentre quando ha giocato con Galan la sua kryptonite sono stati Stupaczuk e Di Nenno (Tolosa e Valladolid). Tradotto: ha perso quasi esclusivamente con giocatori più forti di lui, i quali però diventano sempre meno e oggi sono una decina o forse meno. Rimane destinato a faticare tantissimo prima di prendersi la sua grande gioia, perché nel padel di oggi i titoli sono roba per pochissimi, ma forse già entro la fine del 2023 potrebbe portarsi a casa il suo primo torneo. Visto come sta giocando lo meriterebbe.

“Io? Sono un ragazzo semplice – ha raccontato –, che ama il cinema e che apprezza le uscite con gli amici. Sono uno che in campo va veloce, ma a volte sbaglio per qualche eccesso di foga”. Galan, non di certo uno che non si circonda di campioni, lo ha definito il perfetto sostituto di Juan Lebron. E il mancino di Pamplona cederebbe alle lusinghe se venisse messo definitivamente al fianco di Ale (e non ad interim). “La chiamata di Galan per giocare stabilmente con lui? È chiaro che quantomeno la prenderei in considerazione”, ha detto Sanz che ha capito che questo è il momento per dare un’ulteriore svolta alla sua carriera. Dovesse ripartire a fine anno il valzer delle coppie, sembra uno di quelli destinati a trovare un big come compagno. Il tavolo dei più grandi è già apparecchiato, e un posto per Sanz sembra ormai pronto.

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