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A fine maggio i campi del Padel Club ospiteranno un torneo FIP Rise maschile e femminile, tappa del Cupra FIP Tour. Capodagli: “Ci piacciono le sfide, sarà il primo appuntamento internazionale in Emilia Romagna e ne siamo orgogliosi”
di Gianluca Strocchi | 24 aprile 2021
All’appuntamento manca un mese e il Padel Club Riccione è davvero in fibrillazione. Motivo? L’esordio sulla scena internazionale. Proprio così, perché dal 25 al 30 maggio i campi di via Forlimpopoli ospiteranno un torneo FIP Rise (maschile e femminile), tappa del Cupra FIP Tour 2021 (montepremi di 5100 euro), con in palio per i vincitori 20 preziosi punti per il ranking mondiale WPT-FIP.
Un risultato significativo a meno di tre anni dalla nascita del sodalizio della Perla Verde (nell’ottobre 2018) nell’area del Tennis Club Riccione, in crescita rapida ed esponenziale sia come numero di praticanti – anche e soprattutto al femminile - che sul piano dell’attività, in primis organizzativa, con programmi ambiziosi.
“Dopo l’esperienza dello scorso anno, quando a settembre abbiamo ospitato la prima prova del circuito Slam dimostrando di essere all’altezza nell’allestire appuntamenti di alto livello, abbiamo compiuto un ulteriore step e avanzato la candidatura per un torneo internazionale – spiega Luigi Capodagli, uno dei fondatori del Padel Club Riccione – Si tratta di una bella sfida, ma a noi piacciono le sfide. Anche perché nel nostro territorio la passione per questo sport, a livello di praticanti e di impianti, sta crescendo in maniera vertiginosa, anche grazie all’impegno e al lavoro attento di Michele Cotelli, consigliere regionale FIT per il settore padel. Sarà il primo torneo del circuito internazionale, che assegna punti per il ranking WPT-FIP, ospitato in Emilia Romagna e ne siamo orgogliosi, convinti che possa rappresentare pure una bella vetrina per la nostra città e l’intera Riviera, che del turismo e degli eventi sportivi ha fatto uno dei suoi principali punti di forza. La macchina organizzativa si è mossa già da tempo per curare ogni dettaglio che una manifestazione di tale portata richiede”.
Il periodo, inoltre, sembra propizio considerando che nel fine settimana precedente (dal 20 al 23 maggio) si disputerà la serie A in sede unica, quindi con la presenza dei più forti specialisti italiani e anche di vari campioni del circuito internazionale, incastrata in calendario fra i due Open spagnoli del World Padel Tour a Vigo e Santander.
Insomma, nella Perla Verde sperano in una risposta positiva in termini di quantità di iscritti (oltre trecento complessivamente al Villa Pamphili Roma a fine marzo per il primo appuntamento italiano del Cupra FIP Tour) e di qualità delle coppie in lizza, fermo restando che da regolamento i primi 40 del ranking non possono prendere parte a questa categoria di tornei.
Per qualche contatto buono si fa affidamento anche sui “buoni uffici” di Teodoro Zapata, giocatore professionista attualmente numero 88 del ranking WPT, che ricopre un ruolo di collaboratore tecnico.
Proprio grazie al 26enne spagnolo (è nato a Merida e risiede a Caceres) è stato allacciato infatti un filo diretto con Madrid all’insegna del padel. Oltre a recarsi una volta al mese sulla Riviera Romagnola per allenare i prospetti più interessanti della scuola locale, Zapata non ha esitato ad invitare il 18enne Edoardo Berardi, tra i talenti emergenti di questa disciplina che sempre più si sta diffondendo nel nostro Paese, per uno stage di prim’ordine proprio nella Capitale iberica, a contatto con i big di questo sport.
Un’esperienza di quelle che lasciano il segno, in quanto “Dodo”, accompagnato in questa trasferta dal padre Gianluca, pure lui giocatore di buon livello, e dallo stesso Luigi Capodagli, ha potuto condividere sedute di allenamento sui campi dell’Accademia M3, guidata dal "guru" Jorge Martinez e Mariano Amat, con alcuni dei campioni che vanno per la maggiore sulla scena internazionale: dall’argentino Fernando Poggi, campione del mondo 2012, a stelle del calibro di Juan Lebron, Alejandro Galan, Miguel Yanguas e Ivan Ramirez.
Sessioni mattutine in cui ogni aspetto, tecnico e fisico, è curato al massimo, come si conviene a chi della passione per la pala ha fatto una professione. "Siamo rimasti impressionati dall'intensità e qualità degli allenamenti, ma soprattutto dalla "garra" di Fernando Poggi, un campione e punto di riferimento per tutti; non a caso è il leader del gruppo", sottolinea proprio Capodagli, un po’ deus ex machina di questa iniziativa, aggiungendo un paragone calcistico che rende l’idea di quanto questa esperienza sia rimasta impressa: “per un appassionato di padel che gioca a livello amatoriale come posso essere io è come essersi allenato con l’Inter per un calciatore di Terza Categoria”.
Ma non è finita qui, perché Berardi junior trascorreva i pomeriggi nel centro d’allenamento Sane Madrid, guidato dal coach nazionale Javier Sanchez Polanco, lavorando insieme a cinque Under 18 tra i migliori prospetti argentini, attualmente in Spagna per uno stage.
Insomma, autentica condivisione nel segno di un amore comune per questo sport. “Il padel è passione che unisce, grazie a Javier Polanco e Teo Zapata per l'opportunità, sembra che ci conosciamo da una vita”, chiosa appunto Gianluca Berardi.
Un concetto rafforzato anche su Facebook dopo un bella considerazione pubblicata proprio da Javier Sanchez Polanco: “Complimenti Javier per tutto, ospitalità, professionalità e tanta passione e competenza. A Riccione sarai sempre il benvenuto! Un abbraccio grande a te e a tutti i tuoi ragazzi”, le parole dei romagnoli, con un ringraziamento di cuore agli spagnoli aspettandoli in Riviera. Magari proprio a fine maggio in occasione della storica prima volta internazionale della Perla Verde.