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Fra le ragioni del boom del padel c’è il fatto che sembra costruito ad hoc per il mondo social: perché è sociale per natura, ma anche perché si sposa a meraviglia con l’universo della rete. Giocatori e club l’hanno capito e si muovono di conseguenza. Le potenzialità sui social sono fra le ragioni a far notare possibilità di sviluppo ancora enormi
02 aprile 2023
Il padel esiste fin dagli Anni ‘70, ma soltanto negli ultimi tre, ossia dall’arrivo della pandemia da Covid-19 e il conseguente divieto imposto a diverse attività sportive (che ha avvicinato al padel tantissimi volti nuovi), la disciplina ha iniziato a espandersi prepotentemente. Ora tutti ci giocano, tanti anche per 3/4 volte a settimana, e tutti vogliono emulare le gesta dei fuoriclasse, tanto che per rispondere all’enorme richiesta il numero di campi è aumentato vertiginosamente fino a superare quota 7.000 nel solo territorio italiano.
Nella veloce crescita del padel, che sta tuttora continuando a diventare sempre più conosciuto e praticato, ha un ruolo fondamentale il suo aspetto sociale. A 360 gradi. In primis perché per natura è un grandissimo mezzo di socializzazione: il fatto che si giochi in quattro obbliga spesso diverse persone a sfidare degli sconosciuti, il che porta alla nascita di nuove conoscenze e amicizie. In più, è accessibile a tutti, dai più giovani ai più anziani, dai meno ai più portati, perché indipendentemente all’età e dal livello di gioco a padel ci si diverte sempre.
Altro aspetto fondamentale da considerare è il suo valore nell’universo dei social network, strumento ormai parte della quotidianità di ognuno. A differenza di tanti altri sport, il padel in Italia ha fatto boom in piena era social, peraltro in un periodo – quello della pandemia – nel quale l’utilizzo delle app più famose ha visto un netto incremento, data la difficoltà ad avere altre relazioni sociali. Così, molti hanno scoperto la pala tramite reel e storie su Instagram, video su Tik Tok e YouTube, capaci in pochi secondi di trasmettere fascino e passione.
Un tipo di comunicazione manovrata dalle numerose pagine social create in questi anni: quelle che pubblicano i colpi dei campioni (spesso virali, data la spettacolarità di certe azioni), altre che fanno informazione, altre ancora che si concentrano sulle recensioni di racchette (universo che attira parecchi adepti) e/o su video-lezioni realizzate anche da giocatori professionisti o allenatori di alto livello, che spiegano i vari aspetti tecnici e tattici del gioco. Unendo il tutto, è nato un circolo virtuoso in grado di aumentare i seguaci e portare sempre più in alto l’interesse per la disciplina.
Altro aspetto importante nella crescita social sono i gruppi su WhatsApp utilizzati dai vari club, spesso divisi per livello dei giocatori, che fungono da prezioso mezzo per consentire agli amanti di questo sport di trovare sempre dei compagni e/o avversari di livello simile. Un discorso simile si può fare anche con le più celebri app utilizzate per le prenotazioni: su tutte le spagnola Playtomic, che oltre a permettere di vedere le disponibilità dei campi di tutto il mondo aiuta nella ricerca di compagni e avversari.
Ma il vero punto forte di queste app, che permettono anche di seguire altri giocatori come in social fatto e finito, sono le sezioni dedicate ai risultati e alle classifiche dei vari giocatori. Ognuno ha la sua scheda personale e dopo ogni incontro può aggiungere l’esito finale del match appena disputato. In base a quello, il punteggio assoluto di tutte le persone impegnate nella partita incrementa o diminuisce. Un dettaglio che crea delle gerarchie e quindi aumenta la competitività generale, consentendo ai giocatori di tenere costantemente sotto controllo il proprio livello e toccare con mano i miglioramenti.
In un mondo come quello del padel nel quale tutto è social, anche gli stessi giocatori professionisti sono diventati bravissimi a sfruttare il discorso a proprio favore. Come? Utilizzando le piattaforme per promuovere la propria attività e auto-promuoversi, in modo da aumentare il proprio valore commerciale nei confronti di potenziali sponsor e investitori. Così, sui profili social di quasi tutti i padelisti di alto livello si possono trovare risultati, news sullo stato di forma, indicazioni sui prossimi incontri, campagne commerciali e molto altro. Avviene anche in altri sport, ma non con tanta frequenza e precisione. Idem per i club: non ne esiste uno senza la relativa pagina social, spesso aggiornatissima.
Un altro aspetto fondamentale sono le cosiddette challenge: a molti giocatori piace proporre ai propri followers delle sfide (por tres particolari, dei colpi da seduto o da fuori dal campo e via dicendo) che possono essere provate dagli stessi amatori, in ogni campo e in ogni parte del mondo. Una mossa che aumenta il divertimento, la condivisione e quindi il legame fra il giocatore e i suoi follower.
Il fatto che, per tutti i motivi elencati, il padel calzi a pennello per il mondo social, è uno dei motivi che fanno credere in delle possibilità di sviluppo ancora enormi. Sia in Italia, dove comunque ha già raggiunto un buonissimo numero di appassionati e praticanti, sia nel resto del mondo, dove i margini di crescita sono ancora moltissimi. La prova è nel calendario dei circuiti mondiali, sempre più orientati verso un’attività in grado di abbracciare il maggior numero di paesi diversi, con l’obiettivo di rendere la disciplina di interesse globale.