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Argentina, la rivoluzione passa per i grandi club

Oggi il padel argentino, da sempre sviluppatosi in piccole realtà, potrebbe aver cambiato registro, grazie a una struttura che sarà la più grande dell'intero Sudamerica. Si trova a Canning, provincia di Buenos Aires, conta 15 campi in totale e un Centrale da 400 posti che servirà anche per lo svolgimento dei tornei nazionali e internazionali

14 agosto 2023

Insieme alla Spagna, al comando ci sono loro, gli argentini. I giocatori con la bandiera dell'Albiceleste sono tra i migliori al mondo da sempre, ma il percorso che li ha portati al vertice è normalmente molto diverso da quello dei colleghi europei. Non c'è solo un modo differente di lavorare, ma pure un modo diverso di approcciare la disciplina, in strutture con pochi campi, pochi servizi, risorse piuttosto limitate e l'idea che si debba puntare su piccoli gruppi sparsi qua e là sul territorio. 

O almeno, così funzionava fino a ieri. La verità è che oggi il padel argentino potrebbe aver cambiato registro, grazie a una struttura che sarà la più grande dell'intero Sudamerica. Si trova a Canning, provincia di Buenos Aires, conta 15 campi in totale e un Centrale da 400 posti che servirà anche, presumibilmente, per lo svolgimento dei tornei nazionali e internazionali. Per la precisione, parliamo di nove campi indoor e di altri sei outdoor semi-coperti. Qualcosa di usuale per l'Europa (e ormai anche per l'Italia), molto meno per l'Argentina.

Secondo l'ambasciatore del club, la leggenda Alejandro Lasaigues (ex numero 1 del mondo, che dà anche il nome alla struttura), il tempo è quello giusto per compiere questo deciso passo avanti: “Spingiamo sempre di più questo sport che cresce costantemente. In Argentina, il suo sviluppo è andato ancora migliorando dopo aver cambiato le superfici di gioco e averle rese più lente, con meno infortuni per i giocatori”. 

Il club vanterà una superficie complessiva di oltre 10 mila metri quadrati, dentro ai quali l'obiettivo sarà far crescere nuovi talenti, ma pure dare spazio a coloro che sono già ad alto livello e non trovano spazi per allenarsi con continuità. A rendere il servizio completo, una palestra e un consultorio medico con tutte le figure più adeguate a sostenere gli atleti nel loro percorso: dall'osteopata al nutrizionista.

Fra i top 10 della classifica mondiale stilata dalla FIP, attualmente troviamo Martin Di Nenno, Franco Stupaczuk, Fernando Belasteguin, Agustin Tapia, Federico Chingotto e Juan Tello. Questo vuol dire che il 60 per cento dei top players viene proprio dall'Argentina, malgrado le strutture spesso non così all'avanguardia e malgrado le tante criticità.

Se il Paese sudamericano troverà il modo, nei prossimi anni, di seguire al meglio i talenti di cui dispone e dunque farli crescere al proprio interno, senza costringerli ad allenarsi altrove, sarà un nuovo punto di partenza per un'ulteriore crescita di una delle realtà che il padel di alto livello lo hanno sostanzialmente inventato.

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