Superpibes alla riscossa: si riapre la lotta al numero 1

“Fino a quando la matematica dirà che è possibile, noi siamo pronti a provarci”. Parola di Martin Di Nenno, che quando un paio di mesi fa si è fermato per le vacanze estive non ha sognato nemmeno sotto l’ombrellone la chance di chiudere il 2023 al numero uno della classifica mondiale, e invece oggi sente il dolce profumo dell’opportunità. Non poteva immaginare che, dopo aver vinto i primi nove (!) tornei stagionali del World Padel Tour, Arturo Coello e Agustin Tapia ne avrebbero portato a casa uno solo dei sette disputati in seguito, nessuno degli ultimi 4, accusando un fisiologico calo di rendimento dopo la scorpacciata di vittorie, emozioni e fatiche dei mesi precedenti.

Il “rengo” e il compagno Franco Stupaczuk, invece, sono riusciti a tenere lo stesso rendimento medio e oggi la classifica del World Padel Tour gli sorride: l’aggiornamento successivo all’Open di Amsterdam, dove i “Superpibes” hanno vinto mentre i numeri uno hanno raccolto la peggior sconfitta dell’anno (fuori già al primo turno), dice che Coello e Tapia vantano 16.925 punti ciascuno, Di Nenno e “Stupa” 15.470. Il divario, dunque, è di soli 1.455 punti e con quattro tornei ancora da giocare ce ne saranno in palio un totale di 4.500. Sarebbero stati duemila in più se non fosse arrivata la notizia della cancellazione del Master di Buenos Aires, che ne avrebbe offerti altri 2.000, ma per gli inseguitori la possibilità di puntare al sorpasso c’è comunque. E non solo secondo i numeri e il trend che mostra un divario in costante diminuzione (hanno recuperato oltre 2.000 punti solo negli ultimi 3 tornei), ma anche se a parlare è lo stato di forma.

Coello e Tapia si sono concentrati – giustamente – sul circuito Premier Padel vincendo gli ultimi 4 tornei, ma le energie lasciate fra Roma, Madrid, Mendoza e Parigi stanno chiedendo loro il conto. I due argentini, invece, hanno vinto 5 degli ultimi 6 tornei WPT e sembrano avere un serbatoio infinito, anche se “Stupa” si porta appresso da qualche settimana un problema alla spalla.

Ma come è possibile che, malgrado Tapia e Coello abbiano vinto ben quattro tornei del circuito WPT in più rispetto agli inseguitori (10 contro 6) la lotta per la vetta della classifica sia così aperta? La prima ipotesi che può balzare alla mente è che Stupaczuk e Di Nenno abbiano semplicemente giocato di più, ma non è così. Entrambe le coppie hanno preso parte a 16 dei 18 tornei, rinunciando a due Open a testa.

La differenza la fa il fatto che, in tutta la stagione, i “Superpibes” non abbiano mai perso una sola volta prima della semifinale (5). 5 volte si sono arresi in finale e altre 6 hanno vinto loro. Coello e Tapia, invece, vantano quattro successi in più ma anche due cadute premature, una ai sedicesimi nei Paesi Bassi e l’altra agli ottavi in Finlandia. Questo gli permette di conservare un vantaggio, ma non così cospicuo anche perché col successo ad Amsterdam i concorrenti li hanno agguantati nel numero complessivo di incontri vinti nel 2023 del WPT: 62 per entrambe le coppie. I numeri uno ne hanno persi 7, i numeri due 10, e la differenza è lì. “Manca ancora tanto”, dice Stupaczuk provando a raffreddare gli animi. Ma comunque sempre meno.

“Loro – ha aggiunto Di Nenno – rimangono la coppia da battere: hanno vinto più titoli e più scontri diretti. Ma noi, passo dopo passo, come delle piccole formichine, stiamo vivendo una grande stagione. Continueremo a lavorare per provare a chiudere già quest’anno al numero uno. E se non ce la faremo ci riproveremo nel 2024”.

LA STAGIONE WPT DI COELLO-TAPIA
Vittorie 62, sconfitte 7
Titoli: 10
Finali: 2
Semifinali: 2
Quarti: -
Ottavi: 1
Sedicesimi: 2

LA STAGIONE WPT DI STUPACZUK-DI NENNO
Vittorie 62, sconfitte 10
Titoli: 6
Finali: 5
Semifinali: 5
Quarti: -
Ottavi: -
Sedicesimi: -