-

Yanguas/Arroyo: gioventù ed esplosività per un 2023 da protagonisti

Fra le coppie che debutteranno nella nuova stagione, una delle più interessanti è quella composta dagli spagnoli Mike Yanguas e Alex Arroyo. Classe 2002 il primo, 2001 il secondo, hanno già mostrato un grande potenziale ma non sono ancora riusciti ad agganciare i migliori: ci proveranno grazie a due stili che si completano alla grande

di | 25 gennaio 2023

Mike Yanguas (sinistra) e Alex Arroyo, una delle coppie più interessanti fra le novità del 2023

Quando si parla di nuove coppie per il 2023 il pensiero non può che andare ad Agustin Tapia e Arturo Coello, pronti (o così sperano) a contrastare la superpotenza di Galan e Lebron, numeri uno del mondo dal 2020. Ma quello composto dall’argentino e dal mancino di Valladolid non è l’unico duo di giovani che punta a una stagione da protagonisti. Insieme a loro, seppur con traguardi diversi (almeno per ora) nel mirino, ci sono anche i due spagnoli Miguel “Mike” Yanguas e Alejandro “Alex” Arroyo, rispettivamente classe 2002 e 2001. Due giovani dei quali si parla da tempo un gran bene, che hanno già dimostrato di poter fare grandi cose ma non hanno ancora trovato la strada per colmare il gap che li separa dai big, oppure non li hanno coinvolti a tal punto da meritarsi la chiamata di uno di loro.

A dire il vero Yanguas era stato scelto a fine stagione da Navarro, per quei due tornei a metà fra la separazione da Martin Di Nenno e l’inizio del rapporto con Juan Tello, ma Paquito era già d’accordo con l’argentino e così la soluzione è stata solo momentanea. Ma a Yanguas è servita comunque, per completare una stagione importante in termini di crescita, che l’ha visto debuttare al mondiale con la Spagna, vincere il suo primo titolo Challenger e giocare un paio di semifinali nel Tour, tutto a fianco di Coki Nieto. Risultati coi quali ha confermato potenzialità e carisma, spingendo molto a indicarlo come uno dei protagonisti del padel di domani.

Lo stesso vale per Arroyo, protagonista di un 2022 meno brillante in termini di risultati (con al massimo una semifinale, a Malmo) ma prezioso in termini di crescita, per affinare un padel tutto potenza ed esplosività che richiede uno sforzo extra per renderlo veramente efficace.

 

Alex Arroyo, classe 2001 da Valencia, è numero 30 del ranking mondiale. Nel 2022 ha giocato con Ivan Ramirez, Juan Martin Diaz e Gonzalo Rubio (foto Giampiero Sposito)

Sarà proprio l’esplosività, unita alla freschezza e alla gioventù, una delle armi di una “pareja” che promette di conquistare un posto fra le migliori otto. I due si completano alla grande: Yanguas ci mette qualità, talento e personalità, quella che – pur giocando a destra – gli permette di trasformarsi tranquillamente in un picchiatore quando la situazione lo richiede. Arroyo, nemmeno troppo tempo fa indicato da Ale Galan come il più forte fra i padelisti della Next Gen, mette invece le sue doti di grandi finalizzatore, fra le ragioni che hanno convito Yanguas a puntare su di lui.

“La scelta – ha spiegato – è frutto di una conversazione con mio padre e con Jorge Martinez (direttore dell’accademia M3 di Madrid, dove Mike si allena con anche Galan e Lebron, ndr). Alex ha tutto ciò che sto cercando: ha i colpi, la potenza e una enorme convinzione nei propri mezzi. Non gli importa chi c’è dall’altra parte della rete: lui pensa sempre di uscire vincitore. Questo è fondamentale”.

Una determinazione, quella del compagno, che ha giocato un ruolo fondamentale. “Ho ricevuto delle proposte – continua Yanguas, numero 21 del mondo – anche da altri giocatori, alcuni di classifica superiore alla mia e altri no. Ma ho scelto Arroyo perché sento di poter crescere insieme a lui. Se riusciremo a trovare la quadra, potremo diventare una coppia molto pericolosa”.

Yanguas e Arroyo in occasione di uno dei tornei giocati insieme nelle categorie giovanili

Yanguas e Arroyo sono al lavoro da un paio di settimane, seguiti in panchina da Fernando Poggi, argentino con un passato da campione del mondo, nel 2012 insieme a Cristian Gutierrez. Un onore che, seppur in piccolo, hanno avuto anche gli stessi Yanguas e Arroyo, che nel 2019 consegnarono alla Spagna il titolo mondiale giovanile, vincendo in coppia il doppio decisivo. Un dolce ricordo che ora provano a rilanciare fra Premier Padel e World Padel Tour, con idee ben chiare in testa.

L’obiettivo dei due è di giocare l’uno a fianco all’altro per l’intera stagione, anche se nel padel attuale di certezze ce ne sono gran poche. “Partiamo con un ragionamento a lungo termine – ha aggiunto –, perché io credo nel mio partner e lui in me. Ma se dovesse arrivare a uno dei due un’opportunità da un giocatore di alto livello, sappiamo entrambi che verrà colta. Fa parte del gioco”.

“La definizione dei ruoli all’interno della coppia – ha spiegato ancora il più giovane dei due, finalmente senza più dolore al ginocchio che l’ha fatto pensare per buona parte della scorsa stagione – è fondamentale. Dovrò incoraggiare Alex a prendersi a rischi giusti, così da farci guadagnare tanti punti. Questo lo porterà a commettere numerosi errori, ma io sarò lì per sostenerlo. Il mio ruolo è di costruire il gioco da fondo e avere sempre un atteggiamento positivo, per ragionare da vera squadra”. Dovessero riuscirci, un posto fra le prime 8 coppie al mondo non è affatto un obiettivo fuori portata.

Miguel Yanguas, classe 2002 da Malaga, è numero 21 al mondo. Lo scorso anno ha vinto il Challenger di Aragon (foto Giampiero Sposito)

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti