Pappacena e Sussarello: “Ora puntiamo alla top 50 mondiale”

Sono state ribattezzate le “sorelle d’Italia” e non c’è definizione migliore per Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, autentiche bandiere del padel tricolore. Non poteva che essere assegnato a loro il ‘SuperTennis Awards’ 2020 per questa disciplina che sempre più piede sta prendendo nella Penisola, da nord a sud, isole comprese.
“Alla loro terza qualificazione al tabellone principale di una tappa del World Padel Tour, a Las Rozas de Madrid, sono riuscite a centrare gli ottavi di finale. Una prima storica per una coppia italiana”: questa la motivazione della giuria per il premio che corona un anno da ricordare per le due atlete azzurre.

“Personalmente questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio – sottolinea Pappacena, 26enne romana – anche se non si tratta della prima volta. Lo considero un valore aggiunto per tutto quello che io e Giulia stiamo facendo, a maggior ragione in un 2020 in cui la pandemia ci ha tolto tante certezze e una vita normale. Ecco, ritengo che quanto abbiamo ottenuto in un contesto del genere abbia qualcosa di straordinario”.

“Anche per me essere scelte per un premio che tiene conto dei risultati di un’intera stagione è una soddisfazione non da poco - le fa eco la 28enne di Como – come un chiudere un cerchio, una sorta di ciliegina sulla torta a quel che di positivo siamo state capaci di raccogliere. Certo, due anni fa aver vissuto di persona la cerimonia di consegna è stato più emozionante che ricevere una mail con l’ufficializzazione, però di questi tempi serve prima di tutto realismo e attenzione a salute e sicurezza. Ne so qualcosa io”.

La Sussarello, infatti, è risultata positiva al Covid ad agosto, dovendo poi mettersi in isolamento e rinunciare ad una serie di appuntamenti agonistici nel periodo clou della stagione.

“La telefonata con cui mi informavano dell’esito del test è stata davvero il momento più brutto del mio 2020, ero a Riccione e ci eravamo appena confermate campionesse italiane, senza poter però a quel punto disputare la finale del misto. Un mese e mezzo di quarantena, in attesa di negativizzarmi, non è stato per nulla facile, specie considerando che ci attendevano la tappa del World Padel Tour a Cagliari e altri impegni internazionali. Però devo dire che poi mi sono rifatta con gli interessi in quanto a gioie. Sinceramente non mi sarei mai aspettata di essere subito così competitiva ad alto livello dopo quello stop forzato”.

Riguardo all’highlight da ricordare con maggior piacere Pappacena e Sussarello concordano, senza tante esitazioni: gli ottavi di finale raggiunti al ‘Cupra Open Las Rozas’ (Madrid), storica prima volta di una coppia italiana in un torneo del World Padel Tour, dominato dagli specialisti e specialiste spagnoli, argentini o comunque sudamericani in genere.
“E’ stato come realizzare un sogno, dopo che in precedenza eravamo riuscite un paio di volte, nel 2019 ad Alicante e quest’anno a Madrid, a guadagnare un posto nel Quadro – afferma la giocatrice capitolina – Siamo partite dalle pre-quali e nelle qualificazioni abbiamo sconfitto la coppia argentina Bidahorria/Tenorio, quest’ultima numero 21 del ranking mondiale, prima testa di serie della ‘previa’. Siamo entrate in campo non avendo nulla da perdere e riuscendo ad esprimere il meglio del nostro gioco, poi ci siamo qualificate al tabellone principale, arrivando fino agli ottavi di finale, dove abbiamo ceduto a Llaguno/Amatriain, numero 6 del seeding. A livello internazionale ci siamo tolte altre belle soddisfazioni, a cominciare dalla recente semifinale alle Cupra FIP Finals di Cagliari, mentre in Italia siamo rimaste imbattute, confermando lo scudetto agli Assoluti e poi conquistando il Master del circuito Slam. Alla luce di tutto ciò lo definirei un anno spettacolare dal punto di vista sportivo”.

“Approdare negli ottavi di una tappa del World Padel Tour è stato un ulteriore importante step, che ci ha consentito di centrare tutti gli obiettivi che ci eravamo ripromesse – aggiunge Sussarello, nata il 29 maggio 1992 – Dunque ci ha regalato una bellissima emozione sul momento, ma poi anche tanta consapevolezza nei nostri mezzi, un aspetto fondamentale in campo per essere entrambe in fiducia, in uno sport di coppia dove gli equilibri psico-fisici giocano un ruolo determinante”.

Un risultato che si è fatto sentire anche in termini di classifica, visto che le due punte di diamante azzurre hanno chiuso il 2020 intorno alla 70esima posizione mondiale (numero 72 del ranking WPT Chiara, numero 76 Giulia), e sono in vetta alle graduatorie FIT in vigore dall’11 gennaio.

“In Italia ormai entriamo in campo con l’obbligo di vincere e quindi con il peso di una maggior pressione sulle spalle. Un po’ tutte ci aspettano al varco e ci mettono nel mirino, quanto mai intenzionate a firmare l’impresa contro di noi, anche perché il livello delle altre coppie si sta alzando. Del resto, il movimento del padel in Italia sta crescendo in maniera esponenziale e ci inorgoglisce essere diventate il punto di riferimento e vedere che tanta gente si appassiona a questo sport anche seguendo sui media i nostri risultati”, ammettono all’unisono le due, che pur vivendo in città diverse e quindi non riuscendo ad allenarsi insieme sfoggiano un’intesa pressoché perfetta quando si tratta di affrontare le competizioni.

“Non possiamo svolgerli insieme, però non c'è giorno che non ci sentiamo prima e dopo ciascun allenamento, condividendo il lavoro quotidiano e l'affinamento del nostri colpi. Dopo tre anni che facciamo coppia ci conosciamo ormai bene in campo e c’è fra noi davvero un notevole feeling, non solo in partita – fa notare la romana Pappacena, allenata da Marcelo Capitani, Federico Scoppio e Manuel Rocafort Lores, con Simone Campioni come preparatore atletico mentre l’atleta lombarda è seguita dal messicano Mauricio Lopez Algarra -. Entrambe siamo tenaci, non molliamo mai e ci vuole tanto impegno per batterci. Non abbiamo una distinzione netta dei ruoli come molte altre coppie, perché tutte e due prediligiamo il gioco aggressivo soprattutto a rete”.

Unità di intenti che emerge anche quando si parla degli obiettivi per l’anno appena cominciato.
“Nel 2021 puntiamo a riconfermarci al vertice nel panorama nazionale, quindi campionati italiani e circuito Slam, ma soprattutto a disputare molti più tornei internazionali sia FIP che World Padel Tour, con l’ambizione di entrare tra le prime 50 del mondo e, perché no, di compiere un ulteriore salto di qualità raggiungendo i quarti in una competizione del principale circuito professionistico”, l’auspicio di Giulia.

“Ora che l’asticella si alza non sarà per nulla facile, ma stiamo affrontando sacrifici e un duro lavoro di preparazione, non solo tecnico ma anche fisico e mentale, per farci trovare pronte – spiega Chiara, nata il 14 luglio 1994 – Dopo essermi laureata in giurisprudenza il 3 aprile scorso, mi sono presa un po’ di tempo per dedicarmi full time all’attività sportiva e dunque giocare con continuità anche nel circuito internazionale, per vedere dove possiamo arrivare”.

“Anche da parte mia c’è disponibilità a programmare una stagione ricca di impegni. Da fine settembre sono istruttrice allo Starpadel Legnano, che non mi pone problemi per la partecipazione ai tornei, considerata anzi motivo di prestigio anche per il centro sportivo. E questo – conclude Sussarello – mi rende più serena e determinata in vista delle prossime sfide con la ‘pala’ in pugno”.