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Marco Veri incorda le racchette dei big

L'incordatore di Ortona sta sempre di più affermando la sua professionalità, sia in Italia sia nei maggiori tornei del mondo

di | 30 aprile 2022

Marco Veri

Nella foto, Marco Veri è insieme a Jannik Sinner, uno dei tennisti con i quali ha stretto un ottimo rapporto di fiducia

Gli addetti ai lavori del tennis lo conoscono già da tempo. Ora la sua ascesa sta diventando sempre più internazionale, quindi ad accorgersi di lui sono arrivati anche i mass media non di settore. Il quotidiano locale dell'Abruzzo "Il Centro", da cui prendiamo spunto, è tornato a intervistare, dopo che se ne era già occupato nel 2018 in occasione del Challenger di Francavilla, Marco Veri.

Non è un tennista, ma un famoso incordatore professionista originario di Ortona (Ch).

Ha sistemato le corde delle racchette e quindi collaborato attivamente in pratica con tutti i principali big del mondo, da Nadal a Sinner ad Alcaraz, da Dimitrov a Monfils, da Ruud ad Auger Aliassime, da Tsitsipas a Fognini passando per Musetti e Berrettini, ma l'elenco sarebbe lunghissimo. Fa parte del team di incordatori Tecnifibre, ruolo che lo porta a girare il mondo al seguito del circuito professionistico del tennis.

Ecco alcune sue dichiarazioni rilasciate al Centro: "È un mestiere che a questi livelli necessita di grandi competenze tecniche ma anche di estrema precisione ed equilibrio mentale. A Miami abbiamo incordato 2.498 racchette con un team di altissimo livello, formato dai migliori incordatori del mondo come Stephan Chrzanovski e Maxime Boulanger. Ho studiato conseguendo le qualifiche di Master racquet stringer alla Ersa (European racquet stringer association) e Pro stringer alla Irsa (Italian racquet stringer association). Il lavoro è molto bello perché oltre a preparare le racchette dei top player, condividiamo gli stessi spazi. È incredibile ritrovarsi nella pausa pranzo a parlare con un top 10 come se tutto fosse normale, oppure come a Montecarlo fermarsi con Sinner a parlare della nostra passione comune".

Bravo e modesto allo stesso tempo, Marco, continua così, a maggior ragione in questo periodo in cui ti attendono tanti impegni di prestigio sia su territorio italiano sia su territorio europeo nei tornei sulla terra rossa.

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