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L'incordatore di Ortona sta sempre di più affermando la sua professionalità, sia in Italia sia nei maggiori tornei del mondo
di Paolo Sinibaldi | 30 aprile 2022
Gli addetti ai lavori del tennis lo conoscono già da tempo. Ora la sua ascesa sta diventando sempre più internazionale, quindi ad accorgersi di lui sono arrivati anche i mass media non di settore. Il quotidiano locale dell'Abruzzo "Il Centro", da cui prendiamo spunto, è tornato a intervistare, dopo che se ne era già occupato nel 2018 in occasione del Challenger di Francavilla, Marco Veri.
Non è un tennista, ma un famoso incordatore professionista originario di Ortona (Ch).
Ha sistemato le corde delle racchette e quindi collaborato attivamente in pratica con tutti i principali big del mondo, da Nadal a Sinner ad Alcaraz, da Dimitrov a Monfils, da Ruud ad Auger Aliassime, da Tsitsipas a Fognini passando per Musetti e Berrettini, ma l'elenco sarebbe lunghissimo. Fa parte del team di incordatori Tecnifibre, ruolo che lo porta a girare il mondo al seguito del circuito professionistico del tennis.
Ecco alcune sue dichiarazioni rilasciate al Centro: "È un mestiere che a questi livelli necessita di grandi competenze tecniche ma anche di estrema precisione ed equilibrio mentale. A Miami abbiamo incordato 2.498 racchette con un team di altissimo livello, formato dai migliori incordatori del mondo come Stephan Chrzanovski e Maxime Boulanger. Ho studiato conseguendo le qualifiche di Master racquet stringer alla Ersa (European racquet stringer association) e Pro stringer alla Irsa (Italian racquet stringer association). Il lavoro è molto bello perché oltre a preparare le racchette dei top player, condividiamo gli stessi spazi. È incredibile ritrovarsi nella pausa pranzo a parlare con un top 10 come se tutto fosse normale, oppure come a Montecarlo fermarsi con Sinner a parlare della nostra passione comune".
Bravo e modesto allo stesso tempo, Marco, continua così, a maggior ragione in questo periodo in cui ti attendono tanti impegni di prestigio sia su territorio italiano sia su territorio europeo nei tornei sulla terra rossa.