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L’ideatrice del circuito Kinder e del tour del wheelchair annucia: “A novembre due master internazionali a casa Nadal”
di Maria Grazia Ciotola | 16 giugno 2021
Rita Grande nella sua Napoli per lanciare la prima tappa del tour nazionale dedicato agli junior del Wheelchair Tennis Trophy Fit #kinderjoyofmoving, giunto alla terza edizione e ripartito, come del resto tutto il Circuito giovanile Tennis Trophy, nel 2021 dopo le difficoltà del 2020 e della pandemia. E non solo, per Rita Grande, la più forte tennista napoletana di tutti i tempi, è stata l’occasione di ritrovare le persone che hanno rappresentato tanto nella sua vita di campionessa.
“In primis fatemi dire che la risposta di partecipazione della Campania alle tappe del nostro Tennis Trophy è stata entusiasmante. Sul progetto internazionale di responsabilità sociale Kinder Joy of moving stiamo puntando molto. Il progetto si impegna ad incentivare la predisposizione naturale dei bambini a muoversi e giocare, nella convinzione che un’attitudine positiva nei confronti del movimento e dello sport possa rendere i bambini di oggi adulti migliori domani. Come il concetto di inclusività, del resto, che con il nostro tour del wheelchair vogliamo far crescere sempre di più nello sport. E poi c’è premio fair play che è il nostro fiore all’occhiello”.
Una giornata napoletana con Rita Grande, ideatrice del circuito Tennis Trophy di Kinder e Fit che dura da 16 anni e che mai come nel 2021 ha dato un contributo fortissimo per la ripartenza dei settori giovanili agonistici in tutta Italia. Premiazioni e strette di mano virtuali all’Accademia Tennis Napoli, che da qualche mese ha iniziato la sua attività sui gloriosi campi dell’ex centro tecnico campano, dove anche Rita Grande si è formata, come altri big del calibro di Diego Nargiso, Massimo Cierro, Potito Starace.
“Emozionante questo luogo del tennis. Bello ritrovare anche tanti personaggi importanti della mia vita, come il maestro Gigino Chiaiese, a cui devo tantissimo nella mia crescita tennistica, come l’ex presidente del Tennis Napoli Raffaele Vanoli che mi tesserò nel 1998 per la serie A e che ho ripagato vincendo gli scudetti 1999 e 2002. Ma più di tutto mi ha colpito l’attività enorme della struttura. Mentre si disputavano i tornei Kinder e di wheelchair, su altri campi c’erano raduni campani di Coppa Belardinelli e il CPA della Campania. Un grande tuffo nel tennis campano”.
Cosa ti ha colpito di più?
“Intanto, è stato bello incontrare un presidente di Comitato campano donna, Virginia Di Caterino, che è stata anche un’ottima tennista. Ed è proprio sul settore femminile che vorrei soffermarmi. Ho visto tante under nei raduni e nel Cpa. E’ stato bello perché il tennis femminile è importante e non può essere messo da parte, anche se oggi i risultati tecnici agonistici arrivano soprattutto nel settore maschile. Ho sempre creduto nel “tennis in rosa” e sono fiduciosa nella nostra crescita, anche al Sud, dove è indubbio che le iscritte nei tornei giovanili sono in numero nettamente inferiore rispetto alle regioni italiane del Nord. Io sono una ragazza del Sud, chi meglio di me conosce le difficoltà culturali di proseguire l’attività sportiva che ha una adolescente, dopo i 14-15 anni. SI possono superare, si supereranno certamente ma ci vuole impegno e idee”.
Per esempio, la nascita del circuito Super Next Gen voluto dalla Federtennis per gli under 16 e gli under 18.
“Una splendida idea, che va a colmare un vuoto e che permetterà già da quest’anno di far giocare e di fare attività agonistica a categorie, soprattutto nel femminile, che hanno bisogno di essere supportate. Il tennis è bellissimo anche a livello under 16, under 18 e se i nostri tesserati hanno maggiori possibilità di misurarsi con i coetanei, ne beneficerà tutto il nostro movimento”.
Il circuito Kinder è da anni il suo gioiellino organizzativo. Ad agosto c’è il Master nazionale a Roma, ma poi a novembre ci sono addirittura due Master internazionali, in Spagna.
“E mica in un luogo qualunque, a casa di Rafa Nadal, a Manacor, Maiorca, alle Baleari. I nostri ragazzi sono già eccitatissimi e chiedono in continuazione se poi incontreranno anche il mitico Rafa. Difficile dirlo ora, ma un allenamento a Manacor Nadal lo riesce sempre a programmare in quel periodo. Hai visto mai… Comunque, organizzeremo dall’1 al 4 il Master 2020 che era saltato per il Covid, poi dal 6 al 9 novembre il Master internazionale 2021. Sarà una festa del tennis”.