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Sciahbasi, De Marchi e Mondazzi dominano a Reggio Emilia sulle altre rappresentative estere, anche senza Cinà. Urbinati: “2007 annata molto fortunata, siamo forti e i ragazzi si comportano benissimo”
di Edoardo Frati | 07 febbraio 2023
Sì è chiuso con il successo dell’Italia sulla Croazia il tabellone di Zona B delle Tennis Europe Winter Cups by Dunlop, la più prestigiosa manifestazione per rappresentative nazionali giovanili.
Al CERE di Reggio Emilia, nella fattispecie, si sono sfidati gli Under 16 maschili di Italia, Andorra, Croazia, Monaco, Polonia, Portogallo, Serbia e Svizzera, in un girone a eliminazione diretta per strappare un pass per le finalissime che si svolgeranno a Marcq-en-Baroeul, in Francia, dal 17 al 19 febbraio.
L’Italia, rappresentata da Matteo Sciahbasi, Andrea De Marchi e Alessandro Mondazzi e già numero uno del seed, ha giocato una tre giorni senza errori e senza macchie, non lasciando un punto alle avversarie incontrate tra Polonia, Portogallo e Croazia.
Soddisfatto, il tecnico nazionale e responsabile del settore Under16, Omar Urbinati, ha commentato la settimana di lavoro e le ambizioni in vista delle finalissime: “è andata molto bene, abbiamo rispetto la nostra testa di serie. È chiaro che nell’arco di tre giorni di gara ci possono essere delle difficoltà ma i ragazzi hanno saputo superarle. Noi, in realtà siamo partiti a lavorare già lunedì con un raduno tecnico grazie all’accoglienza del CERE, e questo ci ha permesso di allenarci a dovere fino alle gare, e questo secondo me ha fatto la differenza.
Come migliorarci? Qui abbiamo avuto la fortuna e la bravura di vincere sempre ai singoli, ma nella fase finale saranno sicuramente decisivi i doppi, specialità nella quale non abbiamo potuto allenarci competitivamente in gara, quindi questo è sicuramente un aspetto da tenere d’occhio.
La favorita? Non saprei dire, ci sono 3-4 nazioni che si qualificano sono molto forti. Noi abbiamo una squadra 2007 molto competitiva: in questo torneo ci mancava addirittura il più alto nel ranking, Federico Cinà, ma devo dire che chi ha giocato in questa competizione si è comportato davvero bene, in campo e fuori. Se in finale avremo anche sia lui che un altro talento che si allena in Spagna - ora infortunato -, Jacopo Vasamì, potremo fare certi tipi di discorso. Ma anche così siamo forti, i 2007 sono una generazione talentosa”.