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L’indiano classe 1997 è il campione della ventisettesima edizione dell’ATP Challenger ‘Roma Garden Open’. . Superato l’olandese de Jong 6-3 6-2
di Pietro Corso | 30 aprile 2023
Sumit Nagal è il nuovo campione del ‘Roma Garden Open’. La prestigiosa kermesse capitolina, giunta quest’anno alla ventisettesima edizione, è stata ufficialmente consegnata agli archivi con la vittoria del venticinquenne indiano sull’olandese Jesper de Jong per 6-3 6-2. Nagal si è dimostrato subito in grande sintonia con i campi in terra rossa del Tennis Club Garden, giungendo all’ultimo atto partendo dalle qualificazioni e lasciando per strada solo due set in tutto il torneo; Viktor Durasovic, gli italiani Francesco Maestrelli e Fausto Tabacco (wild card della FITP), Max Houkes, Joris De Loore ed infine de Jong per sigillare il terzo Challenger della sua carriera.
“Non vincevo un torneo dal 2019, questa vittoria per me significa molto – ha raccontato il tennista indiano, che scalerà più di 80 posizione nel ranking ATP per tornare nella top 300 –. Quando stai bene e vinci le partite acquisisci un atteggiamento positivo, pensi che nulla possa andarti storto”. Dopo alcuni mesi negativi a causa di un’operazione e diversi infortuni, Nagal sta ritrovando il suo tennis. Qui a Roma ci sono state le condizioni giuste per un cammino che vale ben più di un trofeo: “Non ho davvero nulla di cui lamentarmi. È stata una bellissima settimana e ho sentito il calore del tantissimo pubblico che è venuto a vedermi sin dai primi turni. Ho iniziato la stagione vicino allo slot numero 500 della classifica mondiale; adesso passo dopo passo mi sto avvicinando alla top 250, ma voglio continuare a spingere al massimo perché se sto bene posso ricavarmi delle possibilità per salire ancora”.
Sumit Nagal colpisce di dritto (Foto Pietro Corso)
Soddisfatta ma mai sazia la macchina organizzativa guidata dal direttore del torneo Ezio ‘Pancho’ Di Matteo, capace anche quest’anno di portare a compimento un’altra settimana di grande tennis: “In totale abbiamo contato tra le 6.000 e le 7.000 persone durante tutto il torneo, ma oltre alla gente siamo stati testimoni di grandi partite sin dalle qualificazioni. Faccio i complimenti ai tanti tennisti italiani che hanno partecipato, con alcuni di loro come Flavio Cobolli che sono stati molto vicini alle fasi finali. Siamo arrivati a ventisette edizioni, ma credo che ci sia sempre margine per migliorare; nel 2023 abbiamo ampliato le tribune per permettere a tutti di guardare le partite con comodità, ma magari il prossimo anno potremmo allargarci ancora o, perché no, organizzare un torneo più importante dal punto di vista dei punti e del montepremi. Siamo molto contenti di quanto fatto e vedremo in futuro quello che succederà”.