Beatrice Lombardo: "Felice della vittoria, avevo voglia di fare bene"

Sui campi dello storico Circolo Canottieri Roma si sono svolti i Campionati Assoluti Regionali. Nel femminile bottino pieno per la romana Beatrice Lomabrdo, classe 1996, che ha conquistato i titoli di singolare e doppio.

“Il 2020 è stato un anno particolare – racconta Beatrice – in cui tutti siamo stati costretti a fermarci e riflettere su tante cose. Abbiamo capito ciò che conta davvero, siamo maturati e ci siamo preparati ad affrontare la vita con tutto un altro spirito. Il tennis, come più o meno ogni ambito della nostra quotidianità, ne ha risentito molto anche se gradualmente ogni tassello del puzzle sembrerebbe essersi rimesso al proprio posto. Personalmente non ho giocato molto, ho scelto di concentrarmi sulle competizioni a squadre come Bundesliga e Serie A, senza mai farmi mancare tornei open per mantenere il ritmo e non perdere mai il gusto della competizione”.

Capitolina DOC, Beatrice è cresciuta tennisticamente al Tennis Club Parioli ma si allena ormai da maggio sui campi del Due Ponti Sporting Club. “Mi sono trasferita da alcuni mesi al Due Ponti, dove lavoro con Potito Starace, e le cose stanno andando abbastanza bene. Spesso mi cimento nel ruolo di sparring partner, altra occasione per crescere e provare nuove soluzioni”. Mesi intensi, dunque, utili anche per preparare un appuntamento come i Campionati Assoluti Regionali. “Nel 2019 persi in finale con Lisa Sabino – ricorda Lombardo – ecco perché questa volta ci tenevo a fare bene. I primi due match sono stati piuttosto agevoli, mentre in finale contro Giorgia Pinto so di non essermi espressa al meglio nonostante la vittoria finale in rimonta. Il doppio? In teoria non avrei dovuto giocarlo ma Marianna (Natali ndr) è una grande amica e non potevo dirle di no. Sono felicissima di aver vinto anche lì, è stata una bellissima esperienza”.

Il punto sul futuro. “Sono sincera, preferisco non pormi troppe domande al momento. Ora devo pensare a dare il massimo in Serie A con la maglia del Parioli, la mia famiglia. Poi si vedrà”.