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Chiara Catini: "Temevo di smettere. Il tennis è tutto ciò che voglio"

Dopo due difficili operazioni alla caviglia la tennista romana ha conquistato a Sozopol ($15.000) il suo primo titolo ITF

di | 22 settembre 2021

Coach Massimo Vianello insieme a Chiara Catini

Coach Massimo Vianello insieme a Chiara Catini

Romana, classe 1999, Chiara Catini ha vinto sul veloce outdoor di Sozopol ($15.000) il suo primo titolo ITF. Due operazioni alla caviglia hanno costretto la tennista capitolina a rallentare il percorso, sviluppando al contempo un carattere fuori dal comune. Oggi è numero 854 del mondo e ha ancora diversi sogni nel cassetto.

“Il tennis è entrato presto a far parte della mia vita – racconta Chiara – e in tutto questo la mia famiglia ha avuto un ruolo fondamentale. Mamma e papà giocavano a tennis, i miei fratelli anche, e in un attimo mi sono ritrovata a seguire le loro orme, vivendo la quotidianità di circoli e centri sporti quando ancora frequentavo le scuole elementari”. Da passione a qualcosa di più, l’evoluzione delle cose è stata il più naturale possibile. “Più mi allenavo, più mi piaceva. Gli addetti ai lavori mi ripetevano che avevo talento e ho scelto di crederci fino in fondo. Ho iniziato sui campi del Circolo Tennis EUR, girando spesso come una trottola, passando per il ‘Piccari & Knapp Tennis Team’ di Anzio fino al TT Vianello, la mia casa ormai da circa due anni. Il rapporto con Massimo Vianello, i ragazzi e tutto lo staff è qualcosa di speciale. È anche merito loro se credo di essermi lasciata alle spalle un brutto momento”.

Nelle fasi finali del 2017 il primo infortunio alla caviglia costringe Chiara a restare fuori dalle competizioni per oltre un anno. Prima la dura riabilitazione, poi il ritorno in campo nel 2018 con il titolo di campionessa regionale di singolare e doppio. Qualche mese più tardi il problema torna a fare capolino. Il dolore cresce e con lui le paure. Tutte. A marzo del 2019 la seconda operazione. Chiara lotta ancora, più forte di prima, e dopo essersi asciugata le lacrime torna a scagliare di nuovo dritti e rovesci. Gli infortuni mi hanno fatto capire che giocare a tennis era tutto ciò che volevo davvero. Sono diventata più forte dal punto di vista mentale e ciò che succede in campo me ne dà ogni giorno la dimostrazione. La vittoria in Bulgaria? Il primo titolo ITF non si scorda mai, è stata una settimana incredibile. Avevo voglia di fare bene e migliorare i risultati delle ultime settimane ma non credevo di poter arrivare a tanto. Non ero mai andata oltre i quarti di finale e chissà che una volta superato questo scoglio non riesca finalmente a sentirmi più serena”.

Immancabile una dedica speciale. “Ora testa alla Serie A2 che disputato con la maglia della Lumezzane. Tra una sfida e l’altra vorrei riuscire ad incastrare qualche torneo ITF, magari anche dei $25.000, perché quando si è in fiducia fermarsi è la peggior cosa da fare. Non vedo l’ora di uscire nuovamente dal campo e telefonare a nonna per condividere con lei la mia felicità. Non è una grande esperta di tennis ma ha la parola giusta per ogni situazione”.

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