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Jacopo Berrettini: "Il confronto è la chiave di tutto"

La famiglia Berrettini di nuovo insieme per un grande 2021. Jacopo, fratello minore di Matteo, lascia coach Simone Ercoli per tornare nel team del numero 10 ATP. “I miei nuovi allenatori sono Marco Gulisano e Vincenzo Santopadre”

di | 16 dicembre 2020

Jacopo Berrettini - Foto Fioriti

Jacopo Berrettini - Foto Fioriti

“Volevo ritrovare entusiasmo e voglia di sentirmi bene con me stesso. Nell’ultimo anno mi sono sentito giù e so che i risultati passano in primis dalla serenità”. La famiglia Berrettini si riunisce per un grande 2021. Jacopo, fratello minore di Matteo, ha deciso di lasciare coach Simone Ercoli per rientrare nel team del numero 10 ATP. Con loro Vincenzo Santopadre e Marco Gulisano. “So come lavorano le persone accanto a mio fratello – le parole dell’attuale numero 490 del ranking ATP – non potevo fare una scelta migliore”.

Una preparazione dura, dal punto di vista atletico e del lavoro sul campo. “Stiamo vivendo giornate intense – racconta Jacopo – cercando di porre la giusta attenzione soprattutto ai dettagli. Devo tornare a mangiare la palla, come piace dire a me. Prendere il tempo all’avversario, fluidità e ricerca della rete. Nulla è lasciato al caso. E poi energia, tanta energia. In ogni cosa. Mi piace il fatto che si parli molto, che si cerchi sempre il confronto. La chiave di tutto sta nel darsi obiettivi legati anche alla singola sessione di allenamento. Ai grandi traguardi ci si arriva sempre tramite tappe intermedie”.

Se c’è un rapporto che si sta solidificando sempre di più è quello tra il tennista romano ed il giovane coach Marco Gulisano, storico amico d’infanzia di Matteo. “Marco sarà una figura fondamentale del team. Girerò con lui nell’anno che verrà. Il rapporto tra noi è molto buono, ci conosciamo da tanti anni ormai. È da oltre un mese che lavoriamo insieme, mi ha seguito negli ultimi due tornei che ho disputato in Grecia e le cose sono andate bene. Siamo alla quarta settimana di preparazione e sono felice di ciò che mi sta trasmettendo. Marco è competente e ricco di entusiasmo. Passare tanto tempo accanto a Vincenzo Santopadre lo ha fatto migliorare molto. Una figura come la sua non può che portare cose positive, dentro e fuori dal campo. Sento che io e Marco possiamo crescere insieme. Tornare ad allenarmi con Matteo è una cosa stupenda sotto tanti punti di vista. Anzitutto da quello tecnico, giocare spesso con chi è più forte di te spinge inevitabilmente al miglioramento. Poi, ma non meno importante, quello umano. Con lui sto bene, mi sento sereno. Sento che farà bene anche a lui”.

 

Un passo dopo l’altro, senza porsi limiti e senza dimenticare il passato. “Voglio ringraziare anche le persone con le quali ho collaborato in passato. Il lavoro di un anno e mozzo svolto con Flavio Cipolla mi ha dato molto. Ci siamo separati per motivi logistici, non per divergenze caratteriali. Con lui ho imparato a gestire diversi aspetti, sento di essere maturato molto prima come uomo che come tennista. Anche la collaborazione con Simone Ercoli è stata importante. Nell’ultimo anno mi sono mancate molte cose, soprattutto energia ed entusiasmo. Ho voluto cambiare anche per ritrovare il prima possibile tutto questo”.

Idee chiare per presente e futuro. “Obiettivi? Vogliamo finire l’anno con delle buone sensazioni personali di entusiasmo e di voglia di lavorare. Devo concentrarmi sul fare le cose con coerenza e con un filo logico. Bisogna capire bene quale sarà nuovo il calendario prima di pensare alla programmazione. Gli obiettivi che mi sono posto sono ‘personali’ più che legati al campo. Vorrei sentirmi bene nel fare ciò che faccio, un aspetto che nell’ultimo periodo mi è decisamente mancato. Non è retorica, ma davvero non penso alla classifica in questo mondo. È un problema che verrà dopo. Anche il mio team la vede così, siamo sulla stessa lunghezza d’onda”.

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