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Il giovane tennista capitolino, cresciuto al Club Nomentano di Roma, è volato a Manacor per vivere una nuova avventura
di Lorenzo Ercoli | 01 ottobre 2020
Più che un treno, un aereo da non perdere. Jacopo Vasamì, mancino classe 2007 cresciuto al Club Nomentano, ha risposto alla chiamata della Rafa Nadal Academy. L’allievo di Fabrizio Zeppieri e Federico Lucchetti approda alle Baleari dove nelle prossime stagioni coltiverà il suo sogno più grande, diventare un tennista. “Ogni anno passerò dieci mesi sull’isola, in estate tornerò in Italia dove mi continuerà a seguire Fabrizio - spiega Jacopo che davanti a un’occasione di questo calibro è stato incoraggiato dal maestro stesso - Tutto è iniziato quando sono stato invitato a Firenze per un clinic, lì era presente Joel Figueras numero due dell’accademia che mi ha invitato a Manacor per una settimana. In quei sette giorni mi sono sottoposto ad allenamenti duri, erano interessati a vedere come avrei retto. Nel mentre ho fatto anche colloqui conoscitivi con il preside della scuola e con lo psicologo, alla fine tutti hanno dato un parere positivo per la mia ammissione”. Il resoconto della fase di reclutamento che ha visto Vasamì allenarsi con Toni Nadal in persona.
Salutata la capitale, Jacopo è subito entrato a pieno regime e come spiega le sue giornate si dividono principalmente tra scuola e campi: “Ogni giorno è molto impegnativo. La mattina frequento la scuola di matrice americana dalle 8.30 alle 13.00; sono in classe con ragazzi da tutto il mondo, usiamo solo i tablet e si parla esclusivamente inglese - racconta il 13enne, sottolineando come se la stia cavando positivamente anche con lo spagnolo - Dopo le lezioni andiamo a pranzo e fino alle 15.30 siamo liberi. A questo punto iniziano gli allenamenti, dedichiamo la prima ora e mezza all’atletica, poi dalle 17.00 alle 20.00 giochiamo a tennis. La giornata si conclude naturalmente con la cena e alle 22.00 quelli della mia età devono rientrare in camera”. Questa la routine del giovane tennista romano.
Il primo anno i coach dell’accademia iberica si focalizzeranno sull’aspetto tecnico, ragione per cui Vasamì non girerà moltissimo: “Al momento sono iscritto a degli eventi Tennis Europe, due in Portogallo e uno vicino Manacor. Però nel primo anno non viaggerò moltissimo, vuoi per il covid, vuoi perché lavoreremo tanto sulla tecnica”. Analizza Jacopo che nel corso dell’anno prenderà parte anche ai tornei interni organizzati dalla Rafa Nadal Academy. Per la famiglia, lasciar andare un ragazzo di tredici anni non è certamente facile, ma la chance è unica e Jacopo è consapevole di poter trarre benefici anche a livello umano: “Naturalmente mi aspetto di diventare un tennista, ma spero di crescere anche a livello personale. Nel modulo di ammissione vengono evidenziate tante regole comportamentali e nella settimana di prova i tecnici hanno prestato attenzione al mio atteggiamento. In questi anni inoltre apprenderò perfettamente spagnolo ed inglese, due lingue che nel futuro mi saranno utili indipendentemente dal tennis”.