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Gian Marco Ortenzi racconta la sua qualificazione alla vigilia delle Prequalificazioni degli Internazionali BNL d'Italia
di Lorenzo Ercoli | 30 aprile 2022
Gian Marco Ortenzi si prepara all’esordio assoluto sui campi del Foro Italico. Il romano, esordirà in casa contro l’ottimo Gianmarco Ferrari nelle Prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia. Il 22enne, campione laziale in carica, si è aggiudicato in tre set la finale dell’Open BNL di Catania giocata contro il siracusano Antonio Massara. “Non ero mai stato a Catania, ma il mio maestro è di Augusta e mi ha convinto ad andare - racconta Ortenzi -. Mi aspettavo un livello un pochino più basso invece c’erano Massara, Campo, Sorrentino, tutti ragazzi bravi. Io però mi stavo allenando bene, mi sentivo bene e la settimana è andata alla grande. Partivo dagli ottavi e dopo aver vinto all’esordio ho pensato di essere quello che stava giocando meglio ed è stato così, ho giocato un tennis di grande intensità”. L’allievo di Dario Vadacca si divide da anni tra i campi del Play Pisana e le aule universitarie, anche se una svolta è vicina: “Questo gennaio ho fatto una sessione tostissima e ho dato una svolta alla mia laurea in ingegneria meccanica, in estate dovrei laurearmi. Quando sarò un ex universitario potrò fare una stagione vera. È solo da settembre che mi alleno mattina e pomeriggio come i miei coetanei fanno da quando erano piccoli.”.
L’attitudine al tennis di Ortenzi è stata plasmata proprio dal suo background, che ha compensato ciò che magari ha perso in campo: “Magari ho colpito meno palline, ma ho sempre goduto della leggerezza dell’avere un piano B: questo mi ha sempre fatto bene. Io sento di poter giocare bene a livello alto e non vedo l’ora di dedicarmi di più al tennis e di poter fare cose carine in questo mondo. Quando non mi sentirò più a livello smetterò di provarci”. Pronto alla prima apparizione sui campi del Foro Italico, Gian Marco non sta più nella pelle: “Quando sono tornato a Roma ho appeso la targa con scritto IBI 22 ed ero davvero emozionato, sarà un piccolo sogno che si avvera. Poi è vero, uno sogna il Masters 1000 e non le prequali, ma è ad ogni modo un grande traguardo”.