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Riecco Gian Marco Moroni, campione ad Hammamet

Il tennista romano ha vinto l’ITF 25.000 dollari in Tunisia, il terzo titolo della carriera. “Ero pronto a smettere, contento di stare bene in campo”

di | 05 febbraio 2024

Gian Marco Moroni

Gian Marco Moroni con il titolo a Hammamet

Dal Challenger di Milano del 2021 a Hammamet, Gian Marco Moroni torna a sollevare un titolo 952 giorni dopo l’ultima volta. La gioia non è però quella di chi ritrova la vittoria senza perdere nemmeno un set nell’ITF da 25.000 dollari tunisino (sconfitto in finale Corentin Denolly per 6-3 6-0) ma di chi riesce nuovamente a giocare a tennis sereno e senza problemi fisici.

È stata una buona settimana – ha raccontato Moroni dopo la vittoria –, proprio perché sono riuscito a mettere in campo quanto preparato con il mio team. Da dicembre del 2023 mi sono spostato allo Sporting Club Sassuolo, dove lavoro con Francesco De Laurentiis, Federico Buffagni, Stefano Ramponi, Martina Poggi, il coordinatore Alessio Bazzani e il mio manager Lorenzo Fasola Bologna Loro mi hanno letteralmente ricostruito, non era rimasto più nulla del tennista che ero prima”. 

Un autentico calvario quello vissuto dal tennista romano, che dal Roland Garros 2022, quando occupava la posizione numero 165 ATP (sei posizioni indietro rispetto al best ranking), ha dovuto affrontare numerosi guai fisici che gli hanno impedito di giocare lo sport che ama: “Dall’esperienza francese di due anni fa ne sono uscito con la schiena completamente bloccata. Il primo pensiero nelle settimane successive è stato di continuare a giocare, specialmente perché non volevo perdere punti, ma ovviamente non sono riuscito a farlo come volevo. Dalla schiena sono poi passato ad un infortunio alla spalla, con il quale ho convissuto fino a fine 2022. Nel primo torneo del 2023 ho subito un guaio al ginocchio, poi nuovamente la schiena; da lì ho cominciato a pensare alla fine del mio percorso, credevo che gli infortuni non mi avrebbero impedito di continuare e non mi divertivo più”. 

È durante l’ATP Masters 1000 di Montecarlo 2023 che Moroni, in veste di spettatore del torneo, si ritrova a disputare alcuni allenamenti con Lorenzo Sonego e Diego Schwartzman: “Forse è stato un po’ il destino, ma quegli allenamenti mi hanno fatto capire che smettere sarebbe stato un peccato. Non giocavo da mesi; eppure, in campo mi sentivo bene e sostenevo il loro ritmo. Da lì ho provato a rimettermi in carreggiata, nonostante stessi valutando alternative oltre il tennis, ma nel finale della stagione non ero in condizioni fisiche o mentali per competere ad alti livelli. Ho sofferto molto questa situazione e se adesso sono ancora qui a giocare lo devo alla mia famiglia, i miei amici e il mio manager e i miei amici che mi hanno aiutato nei momenti più complicati”. 

Dalla paura di entrare in campo con il rischio di farsi male, a tornare a godersi le tante esperienze che prescindono dalla vittoria o dalla sconfitta: “La cosa più importante per me adesso è concludere un torneo rimanendo sano fisicamente, e sono molto contento di esserci riuscito in Tunisia. Non ha senso guardare le classifiche in questo momento né cercare un obiettivo in particolare. So di avere un livello tecnico alto, magari anche oltre la Top 100, ma non penso al ranking. Ho intenzione di godermi al meglio il mio rientro e spero di continuare su questa strada”.

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