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"Grande dispiacere per aver dovuto cancellare la diciottesima edizione del nostro torneo, ma abbiamo voluto far prevalere la ragionevolezza sull'ostinazione. L'ATP ha comunque confermato la data per il 2021"
di Enrico Casareto | 02 maggio 2020
La notizia che l'AON Challenger Memorial Giorgio Messina non sarebbe stato disputato quest'anno ha sicuramente lasciato l'amaro in bocca a tutti gli appassionati di tennis, liguri e non: un altro motivo di tristezza per tutti gli sportivi, anche se purtroppo l'emergenza coronavirus ci ha abituati a convivere con quotidiani bollettini davvero tragici. Ma assieme alla delusione e alla preoccupazione, si intravede già la luce in fondo al tunnel.
"Con la morte nel cuore abbiamo deciso di annullare il torneo quando abbiamo capito che a settembre la situazione potrebbe essere ancora delicata - afferma Mauro Iguera, presidente del Comitato organizzatore e autentica anima del Challenger genovese-, preso atto della cancellazione dei tornei di tennis di luglio, dell’eventualità che gli US Open si giochino a porte chiuse, della cancellazione delle Olimpiadi, delle decisioni prese per il Tour de France, abbiamo contattato la ATP manifestando la nostra determinazione a non disputare il torneo per una molteplice serie di ragioni, prime fra tutte l'impossibilità di garantire la consueta vicinanza pubblico giocatori che ha sempre contraddistinto il torneo di Valletta Cambiato, l'impossibilità di organizzare le tradizionali manifestazioni collaterali e il rispetto per i nostri sponsor che in questo momento si trovano a dover impegnare tutte le loro attenzioni nei confronti di problematiche di assoluta urgenza e importanza. Incassata la condivisione della ATP siamo entrati in contatto con i ns sponsor che hanno apprezzato la sensibilità dimostrata nell’anticipare una decisione che, forse, sarebbe diventata inevitabile tra qualche tempo, ma a quel punto letta come subita anziché ragionata. Abbiamo giocato dopo il terremoto di Amatrice, dopo il crollo del Ponte Morandi, per aiutare Genova e l’Italia a risalire la china ma , nel caso della pandemia, si tratterebbe di un’inutile forzatura che squalificherebbe la manifestazione vedendo prevalere l’ostinazione sulla ragionevolezza. L'ATP ha compreso le nostre ragioni e parallelamente ci ha garantito il mantenimento della data nel calendario del 2021".
Una nuova prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che l'AON Challenger è considerato dall'ATP come uno dei migliori, se non il primo, e come tale già premiato nel 2014, torneo della categoria in ambito mondiale. Oltre al punto da cui ripartire.
"Ma il principale attestato di stima che abbiamo ricevuto -continua Iguera- è stata la delusione dei tanti volontari che rendono possibile la manifestazione che non hanno esitato a condividere la decisione, ma che hanno voluto far sapere al Comitato Organizzatore che il Torneo è ormai parte di loro e che settembre a Genova senza questo appuntamento sarà profondamente diverso".
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LA RIPARTENZA E LE PROSPETTIVE FUTURE.
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Mauro Iguera è un dirigente appassionato e competente in molti ambiti, oltre a quello legato all'organizzazione del Challenger di Valletta Cambiato, ed è nota la sua determinazione. Con simili presupposti la diciottesima edizione dell'AON nel 2012 non appare certamente come una chimera anzi.
In generale, nell'ambito del Circuito, anche la prossima sarà una stagione non facile, per le problematiche non banali di tutti i tipi che dovranno essere risolte per favorire la ripartenza dell'attività agonistica internazionale. Come valuta il futuro panorama, saltando di livello anche nell'ottica della ripresa dell'attività di base, il numero uno del Challenger genovese?
"Circa il calendario professionistico 2021 mi auguro di poter tornare alla normalità, anche se ritengo che la crisi economica che si sta prospettando potrebbe ridimensionare il numero dei Tornei Challenger che si disputano in Italia e questo potrebbe generare non pochi disagi ai giocatori con classifica oltre il 100. Amo profondamente lo sport, lo ritengo fondamentale per la formazione dei giovani e quindi più in generale, nel rispetto della salute, vorrei che si potesse ricominciare quanto prima nell’interesse dei più piccoli e degli istruttori a vario titolo che traggono la loro tranquillità economica dall’esercizio della professione di Maestro o di Preparatore Atletico. Sono invece contrario alle forzature dell’ambiente degli atleti professionisti. Nel mondo, in questo momento, ci sono ben altre priorità e credo che sia nostro dovere censurare tutte quelle decisioni all’insegna del “the show must go on” anche se ci toccano da vicino e vanno a minare un qualcosa che per anni ha fatto parte delle nostre vite. In ogni caso spero di poter presto chiacchierare diffusamente sull’edizione 2021 dell'AON Challenger Memorial Messina".
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