-

Bergamo rilancia il suo Challenger, 616 giorni dopo

Scatta domenica la sedicesima edizione degli Internazionali di Bergamo, che nel febbraio del 2020 restarono senza finale a causa dello stop governativo agli eventi sportivi. La voglia di ripartire è tanta e la scelta di una nuova data ha pagato, garantendo un’entry list di alto livello con due Next Gen come stelle

27 ottobre 2021

Il Pala Agnelli di Bergamo, sede del Campo Centrale del Challenger, in scena dal 31 ottobre al 7 novembre con l'edizione n.16 (foto Antonio Milesi)

Fin dalla prima edizione datata 2006, gli Internazionali di Bergamo / Trofeo Faip-Perrel sono sempre stati l’evento inaugurale del calendario degli appuntamenti di spicco del tennis lombardo, mentre stavolta si collocano al termine della stagione. Non come ultimo torneo in assoluto, ma meglio ancora come antipasto alle Next Gen ATP Finals dell’Allianz Cloud di Milano, che col Challenger bergamasco (dotato di 44.280 euro di montepremi) condividono due delle loro possibili star. Si tratta dello statunitense Brandon Nakashima, numero 70 del mondo, e del danese Holger Rune, numero 121, entrambi attesi a caccia di punti Pala Agnelli prima di tuffarsi nel Master dei migliori under 21 del mondo.

La conferenza stampa di presentazione degli Internazionali di Bergamo / Trofeo Faip-Perrel (foto Antonio Milesi)

Saranno proprio i due Next Gen gli osservati speciali di una sedicesima edizione che, grazie alla mossa degli organizzatori di traslocare da febbraio ai primi di novembre (il main draw scatta lunedì 1, con la conclusione fissata per domenica 7), ha garantito continuità a un evento sfortunatissimo nel 2020, quando rimase senza vincitore perché alla vigilia della finale fra Illya Marchenko ed Enzo Couacaud arrivò il primissimo blocco governativo a tutti gli eventi sportivi, a causa del diffondersi della pandemia.

A 616 giorni da quella domenica tristemente nota, il tennis ATP torna a Bergamo con un’entry list di primissimo piano. Basti pensare che saranno in gara ben 11 giocatori dal ranking migliore rispetto alla prima testa di serie dell’edizione scorsa, e nel gruppetto figurano tanti giocatori capaci negli anni recenti di arrivare fra i primi 50 del mondo, come Berankis, Albot, Dzumhur e Kukushkin solo per citarne alcuni. A questi si aggiungeranno numerosi azzurri, con Federico Gaio e Roberto Marcora (finalista nel 2019) in pole position, e chiamati a dare continuità a una tradizione che come ultimi due vincitori vanta niente meno che Matteo Berrettini e Jannik Sinner, decollati da Bergamo verso la storia del tennis italiano.

Jannik Sinner, ultimo vincitore del Challenger di Bergamo, nel 2019 (foto Antonio Milesi)

L’ipotesi di rinunciare a un’edizione degli Internazionali c’è stata, ma poi la passione della Olme Sport ha preso il sopravvento. “Ci abbiamo pensato – ha rivelato il direttore del torneo Marco Fermi durante la conferenza stampa di presentazione –, ma abbiamo fortemente voluto mantenere la continuità di una storia iniziata nel 2006, e che quest'anno festeggerà la 16esima edizione. Una volta ottenuta la copertura finanziaria, abbiamo scelto di partire, sfidando tante difficoltà”.

Le hanno sconfitte tutte, e ora sono pronti a regalare di nuovo a Bergamo e ai suoi (tantissimi) appassionati un evento in linea con quelli degli anni scorsi. E con la novità che, per la prima volta in sedici edizioni, il Challenger si giocherà interamente all’interno del territorio cittadino. Il campo secondario sarà infatti allestito alla Palestra Italcementi, non troppo distante dal Palasport di via Tiraboschi, per concentrare nel raggio di meno di tre chilometri uno spettacolo imperdibile. E totalmente gratuito.

Roberto Marcora, classe 1989 da Busto Arsizio, è stato l'unico lombardo capace di arrivare in finale (foto Antonio Milesi)

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti