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Marcora ci ha ripensato: da Milano una nuova partenza

A meno di quattro mesi dall’annuncio del ritiro dall’attività professionistica, il 32enne di Busto Arsizio ha cambiato idea decidendo di darsi un’altra chance. Si allena al Tc Milano con Uros Vico ed è ripartito dalle qualificazioni di Wimbledon. “Mi è tornata la voglia di competere: curioso di vedere cosa succederà”

28 giugno 2022

Roberto Marcora

Roberto Marcora è sempre stato uno specialista nello spiazzare tutti. L’ha fatto durante la sua carriera da professionista, iniziata piuttosto tardi ma capace di regalargli soddisfazioni che in pochi avrebbero immaginato. L’ha fatto lo scorso 19 febbraio, quando a sorpresa ha annunciato l’addio al tennis giocato. E l’ha fatto di nuovo qualche settimana fa, quando si è reso conto che la racchetta la preferiva in mano piuttosto che appesa al chiodo, scegliendo di tornare sui propri passi.

Questa volta niente annunci, ma solo un clic col mouse per iscriversi alle qualificazioni di Wimbledon, dove la sua carriera è ripartita. Sui prati londinesi ha perso subito, ma dopo quattro mesi di inattività sarebbe stato strano il contrario. Ciò che conta è aver fissato un nuovo inizio, che questa settimana prosegue al Challenger di Malaga e la prossima transiterà da quello di Porto.

La scelta di dire basta del 32enne di Busto Arsizio era stata ragionata, ma comunque un po’ affrettata dopo che un periodo di stop dovuto alla positiva al Covid-19 l’aveva svuotato di tante energie mentali. “Mi sono reso conto – ha spiegato Roberto in un’intervista al quotidiano Il Giorno – che si trattava di una decisione un po’ drastica. Mi è tornata la voglia di competere ancora: sono curioso di vedere cosa succede e quanto allenamento devo recuperare”.

Per uno col suo fisico massiccio ritrovare il ritmo dopo uno stop non è affatto facile. Ma sono passati quattro mesi, non quattro anni, quindi tutto è possibile. Per ripartire, Roberto ha deciso di lasciare Roma (dove si allenava con Francesco Aldi) e avvicinarsi a casa, scegliendo il Tennis Club Milano. Una decisione non banale: in passato era stato proprio il periodo trascorso al “Bonacossa” a dargli i risultati migliori, e non è tutto visto che Roberto ha voluto provare a ricomporre anche lo stesso team di lavoro di allora, con coach Uros Vico nel ruolo di traghettatore del progetto.

Marcora è uno dei tennisti lombardi più forti di sempre, con 11 titoli a livello Itf e un best ranking da numero 150 della classifica mondiale. È lì che proverà a tornare, col sogno di riuscire finalmente a sfatare il tabù dei tornei Challenger: ha perso tutte le cinque finali giocate in carriera e sembrava fosse finita lì, invece ha deciso di darsi una nuova chance. Non sarà semplice, perché in quattro mesi ha smarrito tantissime posizioni scivolando fuori dai primi 400, ma più di una volta – quando in passato gli infortuni gli avevano messo i bastoni fra le ruote – ha mostrato di conoscere la ricetta per tornare in alto.

“Almeno nel primo periodo – ha detto ancora – la classifica non mi deve interessare più di tanto. L’importante è riuscire a ritrovare quella fluidità che mi aveva permesso di arrivare nei primi 150 giocatori del mondo”.

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