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La FIT Marche abbraccia Camila, illustre concittadina, dopo l'impresa di Montreal

Il Presidente Guzzo riccorda gli inizi della maceratese

di | 17 agosto 2021

L’impresa di Camila Giorgi a Montreal non ha lasciato indifferenti gli abitanti della sua regione di origine, le Marche e tutto il movimento tennistico del territorio.

Il Presidente della Federtennis Emiliano Guzzo , a nome di tutto il comitato ha rilasciato queste interessanti dichiarazioni: ”ci tengo a fare i complimenti a Camila per questo straordinario successo che ci rende orgogliosi. Ha preso per la prima volta la racchetta in mano  all’ AT Macerata all'età di 5 anni" . I suoi fratelli si allenavano lì con Giovanni Torresi, Antonio Di Paolo e Luca Sbrascini. " Papà Sergio un giorno portò anche Camila, venne notata dallo staff  di Torresi e Di Paolo che subito la fecero provare e fu amore a prima vista con il tennis. Suo padre l’aveva indirizzata sulla strada della ginnastica artistica. Cambiò immediatamente idea.. E da lì si trasferì con la famiglia a Pesaro dove ha continuato a giocare al CT Baia insieme ai suoi fratelli con il maestro Iftimie. La passione per questo sport le è stata trasmessa qui, nella sua terra di origine.

Nelle Marche abbiamo iniziata a conoscerla da quattordicenne, quando la Gazzetta dello Sport le dedicò un titolone etichettandola come la grande promessa del tennis italiano dopo averla ammirata al torneo Avvenire. Esordì giocando sul centrale e già in quella partita mostrò a tutti ciò che era in grado di fare, pur uscendo sconfitta. Giocava sempre al massimo spingendo sempre la pallina al 100% sia nel servizio che nel dritto e rovescio .

Già a quei tempi dimostrava un grandissimo temperamento dando l'idea di una giocatrice d'attacco, gran timing, sempre a cercare il punto, mai ad aspettarlo. Oggi Camila quando gioca è uno spettacolo e per chi è un amante del tennis è un piacere ammirarla. Sono sicuro che nei prossimi 2 anni, se continuerà a giocare così, riuscirà ad entrare nella Top 10 WTA.

Onore e merito a Sergio che nonostante le pochissime disponibilità economiche e finanziarie è riuscito a portarla ai vertici del tennis mondiale.”

Giovanni Torresi insieme a Ca

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