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Sonego, un cuore Toro alle finali di Davis

27 anni dopo Cristiano Caratti, il Piemonte torna in Coppa Davis con Lorenzo Sonego, convocato da capitan Barazzutti per le Finals di Madrid grazie al suo splendido 2019. In attesa che le ATP Finals rendano Torino una delle capitali del tennis mondiale, sarà lui per primo a portare la Mole in mezzo ai giganti.

30 ottobre 2019

Lorenzo Sonego

Lorenzo Sonego

«Un onore e un grande motivo d’orgoglio. Non c’è nulla di più emozionante che difendere i colori del proprio Paese». Così parlava Lorenzo Sonego a settembre, sognando quella possibile convocazione per la nuova Coppa Davis che è diventata realtà la scorsa settimana, quando capitan Barazzutti ha diramato le convocazioni per il maxi evento di Madrid, costruendo – parole del “Ct” – la Nazionale che ha sempre sognato. La ragione è presto trovata: si tratta di un’Italia dal potenziale enorme, dato dal mix fra l’esperienza di giocatori come Fognini, Seppi e Bolelli, e la freschezza dei giovani, Berrettini e Sonego.

Per il torinese allievo di “Gipo” Arbino è il coronamento di un percorso iniziato da ragazzino, quando ha lasciato le giovanili del Torino - squadra per cui fa ancora il tifo - per dedicarsi al tennis, prendendo le prime lezioni al Master Club Fioccardo, transitando poi al Circolo della Stampa Sporting e diventando un giocatore vero al Green Park di Rivoli, da anni la sua seconda casa.

È lì che l’hanno visto maturare e muovere i primi passi nel professionismo, fino a crescere sempre di più e regalarsi un 2019 con i quarti di finale a Monte-Carlo, il primo titolo ATP ad Antalya e l’ingresso fra i primi 50 del mondo. Tutto questo gli è valso il ruolo di numero 3 d’Italia e quella maglia azzurra che è pronto a onorare dalla prima all’ultima palla, in campo o in panchina a sostenere i compagni.

Sonego è il quarto piemontese convocato in Coppa Davis nell’Era Open, ventisette anni dopo Cristiano Caratti (gli altri due sono stati Vittorio Crotta e Gianni Ocleppo), e in attesa che dal 2021 siano i big della racchetta ad arrivare a Torino per le ATP Finals, quest’anno sarà lui a portare la Mole nel grande tennis. L’appuntamento è da lunedì 18 a domenica 24 novembre alla Caja Magica, dove l’Italia se la vedrà prima col Canada e poi con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di approdare ai quarti di finale e il sogno di fare molta più strada. L’importante è crederci sempre e mettercela tutta, leitmotiv della carriera di Lorenzo. Lui che a 18 anni era un “2.3 come tanti”, mentre a 24 è pronto a prendersi il posto in nazionale. Un vero cuore... Toro.
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