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Baccino e Roggero partono in quarta, col titolo all’Open di Cuneo

La 17enne ligure e il 25enne torinese si sono imposti nei tabelloni finali dell’Open Casciola 1950, confermando il buon lavoro fatto nei mesi di preparazione invernale. Ora lei punta agli Itf Juniores, lui alla conquista dei primi punti per la classifica ATP

di | 29 gennaio 2022

Oltre 200 partecipanti, sommando gli iscritti ai diversi tabelloni, hanno contribuito al successo dell'Open Casciola 1950, organizzato presso il Country Club di Cuneo e aperto a giocatori e giocatrici dalla quarta dalla seconda categoria.

Nel femminile il “seeding” era guidato da una tennista di casa, Maddalena Giordano, giunta sino alla semifinale, mentre si sono contese il titolo Beatrice Ottone dello Sport Club Nuova Casale e Vittoria Baccino dell'Asd Break Point di Savona. Ad assicurarsi il successo è stata la diciassettenne ligure, capace prima di smaltire la fatica della semifinale mattutina contro Maria Canavese, terminata con il punteggio di 12-10 al long tie-break finale, e poi a regolare per 6-3 6-4 la rivale della finale. L'appuntamento cuneese è stato il primo impegno stagionale per la tennista ligure, che aveva chiuso il 2021 agonistico con un'altra vittoria in un torneo Open a Caramagna Piemonte, sempre in provincia di Cuneo.

L'intensa preparazione dei mesi passati – spiega la savonese – mi è servita da ogni punto di vista. Sono migliorata sotto l'aspetto atletico e tecnico, ma ho anche lavorato molto sul gioco al volo. Nel corso del torneo, poi, sono stata brava a non innervosirmi, a non farmi condizionare dagli errori e a pensare sempre al punto successivo, riuscendo anche a salvare tre match-point in semifinale”.

Vittoria Baccino dell'Asd Break Point di Savona

Sugli obiettivi da raggiungere nel breve periodo, Vittoria ha le idee molto chiare: "Nel 2022 voglio provare a migliorare la classifica italiana e mi piacerebbe anche prendere parte a più tornei juniores del circuito internazionale ITF. Lo scorso anno ho ottenuto il mio miglior risultato proprio al Country Club di Cuneo, raggiungendo la semifinale in un evento di Grado 5”.

Il tabellone finale maschile ha visto arrivare a contendersi il titolo le prime due teste di serie: Alessandro Ceppellini del Park Tennis Cub Genova e Tommaso Roggero, tesserato per il Tc Sale. Il titolo è andato al piemontese, che si è imposto con il punteggio di 7-5 6-3. “L’open di Cuneo – esordisce Roggero, che si allena presso la Torino Tennis Academy con Alberto Giraudo e Alfredo Centamo – mi ha permesso di iniziare bene l’anno, giocando qualche partita a un buon livello, nonostante il carico di lavoro di questi mesi dedicati alla preparazione. Sono soddisfatto perché mi sono sentito meglio durante il torneo rispetto agli allenamenti dei giorni precedenti”.

Un buon avvio che Roggero si augura possa essere il preludio al raggiungimento di un traguardo inseguito da tempo. “Nel 2022 mi aspetto di conquistare ranking a livello internazionale – spiega il torinese - Sono due o tre anni che ci provo, ho preso parte a una ventina di main draw nei tornei da 15mila e 25mila dollari di montepremi, ho avuto anche match point a favore, ma non sono mai riuscito a ottenere quella vittoria che mi avrebbe dato punti Atp”.

Ora ho più consapevolezza dei miei mezzi – prosegue il 25enne – e anche di fronte a un avversario ostico non ho paura di giocarmela. Durante la preparazione, sotto l’aspetto tecnico ho lavorato molto sul mio punto forte e su quello più debole, cercando di rendere più preciso il servizio e più solido il rovescio, mentre per quanto riguarda il diritto mi sono concentrato maggiormente sulle variazioni di rotazione e sulle palle veloci”.

Tommaso Roggero, classe 1996

In merito alle motivazioni che lo spingono a inseguire con determinazione i propri obiettivi tennistici, Roggero aggiunge: “Arrivati a una certa età non pensi più di diventare numero 1 al mondo, capisci quali sono i tuoi limiti, però puoi impegnarti per raggiungerli ed esprimere tutto il tuo potenziale. Io ritengo che il mio possa equivalere a raggiungere una posizione tra la 600 e la 800 della classifica mondiale. Appena terminata la preparazione inizierò a girare per raccogliere punti: andrò in Tunisia per giocare qualche Futures e poi mi iscriverò ai tornei di pre-qualificazione per gli Internazionali d’Italia. Ho già partecipato due volte: l’idea di poter lottare per un posto nel Master 1000 di Roma è troppo allettante”.

Tommaso Roggero in azione sui campi del Foro Italico, nel 2018 (foto Sposito)

A un tennista torinese della metà degli anni ‘90 impossibile non chiedere un commento sul quasi coetaneo Sonego, di un anno più grande. “Con Lorenzo ci siamo incrociati solo un paio di volte sui campi da tennis, da più piccoli. Ora abbiamo modo di confrontarci più che altro a pallacanestro, perché a livello tennistico lui fa un altro sport. Però per noi che siamo cresciuti con lui, allenandoci come lui e facendo le cose che faceva lui, vedere quanta strada ha fatto è un motivo di orgoglio, oltre che un elemento motivazionale forte. Era difficile immaginare che arrivasse così in alto – prosegue –, però ero certo che qualcosa di importante sarebbe riuscito a farlo. Si vedeva che rispetto a tutti noi Lorenzo aveva qualcosa in più”.

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