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A Grugliasco si è disputato l’Open Plenitude, con ben 27 giocatori di prima categoria. Nel maschile acuto di Marcelo Capitani e Andres Britos, due dei pilastri della nostra nazionale. Mentre nel femminile la coppia formata da Emily Stellato e Carolina Petrelli ha confermato di essere in stato di grazia
di Raffaele Viglione | 03 marzo 2022
Un torneo prestigioso, con un montepremi complessivo importante pari a 10.000 euro, ma soprattutto un vero e proprio spot per lo sport del padel. È questa la (piacevole) sensazione che ha lasciato la prima edizione dell’Open Plenitude disputato presso il Monviso Sporting Club di Grugliasco. Notevole, infatti, è stato lo spettacolo che i migliori padelisti d’Italia (e non solo) hanno saputo regalare a un pubblico numeroso ed entusiasmato dalle giocate che si sono viste nel corso di tutto il torneo.
Nel tabellone maschile, la vittoria è andata a Marcelo Capitani e Andres Britos. La coppia di italo-argentini, protagonisti lo scorso novembre del quinto posto mondiale dell’Italia a Doha, ha confermato di avere un ottimo feeling oltre che riflessi prontissimi, grazie ai quali è riuscita a scompaginare le gerarchie del ranking, imponendosi in finale sui primi favoriti del seeding, ovvero il duo formato da German Tamame e Cristian Calneggia, superati con un perentorio 6-1 6-2.
“Questo torneo – commenta Capitani, campione d’Italia in carica – è stato un successo da ogni punto di vista, con una grande quantità di coppie di qualità. Noi siamo particolarmente felici di non aver solo partecipato, ma di essere riusciti anche a vincere. Abbiamo visto un livello di gioco molto alto per l’Italia e questo non può che stimolare anche i giovani ad alzare ancora di più i loro standard. C’è ancora un gap significativo rispetto alle nazioni in cui il padel è più diffuso, come Spagna e Argentina, ma siamo sulla strada giusta e sono convinto che tra 5 anni il divario sarà molto ridotto. In tal senso sono molto importanti le iniziative della Fit in merito ai giovanissimi: l’aver dato il via a un circuito under contribuirà a una crescita esponenziale del movimento nel futuro prossimo”.
Si è invece fermata anzitempo la corsa dei secondi favoriti del torneo, la coppia formata da Simone Cremona e Marco Cassetta, eliminati per mano di Facundo Dominguez e Matias Baez. Così il torinese Cassetta commenta il torneo di casa: “Qui il livello è molto alto e ogni partita è difficile; in questo inizio di 2022 abbiamo giocato poco, privilegiando l’allenamento. In ogni caso sono molto contento che in Italia e, in particolar modo nella mia città, ci siano occasioni come questa per mettersi alla prova, giocando contro campioni di livello davvero alto. Per noi questo torneo è stato comunque importante per fare esperienza e sarà di certo utile per la stagione appena iniziata”.
Riguardo al suo compagno di pala, Cassetta aggiunge: “Con Simone mi trovo molto bene, siamo molto simili nell’approccio al padel e a tutto ciò che gli ruota intorno. Dall’anno scorso abbiamo iniziato a giocare in coppia i tornei internazionali e da quest’anno lo faremo anche in Italia. Abbiamo in programma tanti appuntamenti, che affronteremo con la voglia di migliorare e di affinare sempre di più la nostra intesa in campo”.
Nel femminile Emily Stellato e Carolina Petrelli hanno concesso il bis a una settimana di distanza dal successo di Legnano. Anche in questo caso, in finale dall’altra parte della rete c’era Martina Parmigiani, per l’occasione in coppia con Francesca Campigotto. Al duo lombardo-piemontese, accreditato della quarta testa di serie, non è riuscita la doppia impresa. Dopo aver superato le prime favorite del tabellone, Erika Zanchetta e Valentina Tommasi, in finale Campigotto e Parmigiani non sono riuscite a opporre particolare resistenza, cedendo in due set (6-2 6-2).
Stefano Ponzano, amministratore delegato del Monviso Sporting Club tira le somme della manifestazione padelistica senza nascondere la legittima soddisfazione: “Se non è un record, sia per numero che per livello dei giocatori e delle giocatrici iscritti, poco ci manca. In tabellone avevamo 20 uomini con classifica 1.1 e 7 donne nel femminile. Credo che qui a Torino sia la prima volta che si parta dagli ottavi di finale nel femminile, dopo aver già giocato un tabellone di qualificazione e la cosa non può che farci piacere”.
“Un ultimo dato significativo – ha detto ancora – è legato ai quarta categoria: ci siamo accorti che il livello del loro tabellone è salito moltissimo e continuerà a crescere ancora, segno che anche la base del movimento padelistico si sta allenando bene, nell’ottica di migliorarsi. È stata una settimana faticosa ma bella, che ci ha ripagato degli sforzi fatti nell’organizzazione”.