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Tra i seconda categoria, la vittoria è andata a Edoardo Giurlanda del Circolo della Stampa Sporting di Torino, a segno in finale sul primo favorito del seeding, Matteo Maggipinto del Verde Lauro Fiorito. Il tabellone di terza è andato a Dario Vogogna del Villaforte Tennis, mentre tra i quarta ha trionfato Cesare Ciccotti del Circolo della Stampa Sporting
di Raffaele Viglione | 05 marzo 2021
Il circuito “Hard Court 2021” ha preso il via dal circolo De Coubertin di Torino. La prima tappa ha visto quasi 200 partecipanti dare vita a tabelloni dalla quarta alla seconda categoria per il maschile e di terza e quarta nel femminile. Tra i seconda categoria, la vittoria è andata a Edoardo Giurlanda del Circolo della Stampa Sporting di Torino, sempre presente ai tornei organizzati dal circolo di via Terraneo, che da testa di serie numero 2 ha avuto la meglio in finale sul primo favorito del seeding, Matteo Maggipinto del Verde Lauro Fiorito, con il risultato di 6-3 4-6 10-7. Il tabellone di terza è stato appannaggio di Dario Vogogna del Villaforte Tennis, mentre tra i quarta ha trionfato Cesare Ciccotti del Circolo della Stampa Sporting.
Nel femminile, il tabellone di terza ha visto sorridere la giovanissima Matilde Lampiano Garbarini del Circolo della Stampa Sporting su Elisa Casella dello Sporting Borgaro, di poco più grande di lei. In quarta categoria, invece, si è imposta Viola Paganotto del Verde Lauro Fiorito. “Non mi capita spesso di giocare tornei sul duro, come in questo caso” spiega Edoardo Giurlanda. “Penso che la superficie non abbia inciso molto sulla mia prestazione, anche se per il mio gioco, più difensivo e non di spinta, non è la condizione più favorevole, almeno sulla carta. Invece proprio sul duro ho vinto il primo torneo dell'anno. E dire che era iniziato in salita: al primo turno mi sono salvato per miracolo, visto che ero sotto 6-3, 5-2, mentre nel secondo incontro ho vinto giocando con i crampi. Due segnali che hanno iniziato a farmi capire che poteva essere una settimana buona per prendersi delle soddisfazioni... In finale era avanti 6-4, 4-2 e mi sono fatto rimontare, ma nel terzo sono riuscito a tornare al comando e a vincere. Non ho tante accelerazioni o colpi vincenti, per cui la solidità fisica e mentale e la regolarità sono le armi migliori su cui posso contare per vincere”, aggiunge il 18enne torinese, che dall'anno scorso fa parte della squadra del Circolo della Stampa Sporting di Serie C.
Ugo Veglia, direttore sportivo del De Coubertin, aggiunge qualche elemento in merito al circuito “Hard court”, partito nel 2018. “Recependo le indicazioni della Federazione in merito alla volontà di implementare il gioco sui campi in duro, abbiamo deciso di provare a promuovere iniziative che potessero stimolare i tennisti a giocare su questi campi. Sulla falsariga di quanto fatto anni fa con il circuito invernale che confluiva poi in un Master finale con i migliori giocatori della manifestazione, si è pensato di sfruttare la presenza presso il circolo di 8 campi in resina, cercando di coinvolgere altri impianti, anche di altre province piemontesi per creare una serie di tornei collegati. Come per i tornei invernali, i numeri iniziali sono stati piccoli, ma sono aumentati di edizione in edizione. La prima tappa è andata piuttosto bene. Abbiamo messo regole abbastanza stringenti, per non eccedere con il numero di iscritti e poter gestire bene il torneo”. Conclude Veglia: “Ciò nonostante le adesioni sono state alte. Per quanto riguarda il resto del circuito, qualche data è già stabilita, mentre altre verranno aggiunte. Di certo c'è che allargheremo la base dei giocatori partecipanti al Master, dando la possibilità a chi ha vinto di concorrere per finale”.