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Roberto Marchegiani: “Alla Belardinelli abbiamo confermato la competitività delle nuove leve tennistiche piemontesi”
di Raffaele Viglione | 21 giugno 2023
Meglio dell’anno scorso, leggermente peggio dell’edizione precedente. Ma al di là della posizione precisa, quel che conta è che – ormai da anni – nella ‘Coppa Belardinelli’ il Piemonte arriva sempre nelle posizioni che contano. La 24esima edizione della coppa riservata ai migliori under 11 e 12 italiani ha visto il Piemonte raggiungere il gradino più basso del podio, superando i portacolori della Liguria nello spareggio tra le squadre che si sono fermate in semifinale.
A guidare la compagine regionale c’era il tecnico nazionale Roberto Marchegiani, da anni in prima linea con la ‘next gen’ del tennis piemontese. “Il risultato più significativo ottenuto in questa ‘Belardinelli’ è l’aver confermato di essere competitivi nelle varie annate – commenta Marchegiani –. Due anni fa siamo arrivati a giocarci il titolo, l’anno scorso il Covid ci ha privati degli atleti più rappresentativi, ma abbiamo comunque chiuso al quinto posto; quest’anno ci siamo assestati al terzo: siamo in linea con le migliori rappresentative giovanili d’Italia ormai da anni, segno che il movimento è in salute”.
Sulla semifinale giocata e persa contro la rappresentativa siciliana, il capitano piemontese ammette: “Loro avevano qualcosina in più di noi, come si è visto anche nella finale contro la Lombardia, che ha avuto la meglio soltanto al tie-break dell’ultimo doppio in programma. Personalmente ritengo che la differenza stia nel fatto che Lombardia e Sicilia siano un poco più avanti sotto il profilo caratteriale, con giocatori e giocatrici più abituati ad attività di alto livello e quindi più preparati dal punto di vista psicologico”.
“Nella settimana trascorsa insieme si è creato un bellissimo spirito di squadra – conclude il tecnico –: io e Yari Intimo abbiamo lavorato bene con i ragazzi e le ragazze convocati. È stata un’esperienza formativa importante e vissuta nel segno della serenità, nonostante le 10 precipitazioni piovose in 7 giorni abbiano costretto noi, come i nostri avversari, a cambiare i programmi più volte nel corso della stessa giornata, rendendo ancora più impegnativa la gestione emotiva dei match”.