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Cinà insieme ai top player ad Abu Dhabi

Per il giovane tennista palermitano una grande esperienza durata una settimana come sparring partner al torneo esibizione Mubadala World Tennis Championship

di | 22 dicembre 2022

Era tra i coloro i quali avrebbero dovuto ricevere un premio alla Festa delle Racchette Siciliane (nello specifico per la convocazione in nazionale under 16) ma ha dovuto marcare visita all’evento svolto al Teatro Garibaldi di Enna per un qualcosa di veramente prestigioso e importante.

Dal 12 al 18 dicembre il quindicenne palermitano Federico Cinà, figlio d’arte e giovane promessa del tennis italiano ha vissuto un’esperienza da sogno in quel di Abu Dhabi come sparring partner nel corso della consueta esibizione di fine anno “Mubadala World Tennis Championships” cui hanno presso parte, tra gli altri, autentici campioni e campionesse del calibro di Carlos Alcaraz, Stefanos Tsitsipas, Cameron Norrie, Casper Ruud, Andrej Rublev, Emma Raducanu e Ons Jabeur. Con tutti loro ha avuto modo di cimentarsi Federico, cresciuto a pane e tennis, con all’attivo già un punto Atp colto a luglio al 15.000 dollari di Aprilia. Un qualcosa di molto simile a quanto capitato lo scorso mese di novembre al 19enne Gabriele Piraino nel corso delle Nitto Atp Finals.

Cinà, tesserato da due anni per il Ct Vela Messina, e che si allena al Country Time Club è tornato a Palermo giusto in tempo per trascorrere le festività natalizie e il capodanno, prima di partire per l’Australia dove giocherà la prova itf juniores di Traralgon e subito dopo lo slam in programma a Melbourne, evento che si è meritamente conquistato grazie alle eccellenti performance a livello under 18. Con l’uscita dei 2004 dal 1° gennaio 2023 guadagnerà ulteriori posizioni. Oggi si colloca al gradino 91 del ranking.

Ecco, tramite le sue parole, il racconto dei giorni trascorsi ad Abu Dhabi. Con lui erano presenti anche papà Francesco, storico coach di Roberta Vinci, mamma Susanna e la sorella Giulia.

Ho vissuto cinque giorni davvero incredibili ad Abu Dhabi – racconta Federico – sapevo che qualcosa bolliva in pentola perché il mio manager dell’Img mi aveva preannunciato qualche giorno prima questa opportunità che chiaramente non potevo per nessuna ragione al mondo farmi sfuggire dato che per un giovane come me stare a contatto con autentici campioni aiuta a capire tante cose fuori e dentro il campo. E’ davvero incredibile vedere con quanta meticolosità curano ogni dettaglio negli allenamenti, così come in palestra. Ho provato delle sensazioni stupende nel momento in cui ho giocato con loro. Al termine della sessione con Rublev ci siamo fermati a scambiare qualche parola e mi ha detto di godermi fino in fondo il mio percorso da juniores e soprattutto di divertirmi. E proprio il tennista russo è quello che mi ha colpito maggiormente per quanto colpisce forte la pallina”.

Un 2022 che ha visto Federico, incamerare a Sousse in Tunisia il suo secondo titolo juniores e collezionare altri bei risultati frutto di un talento indiscusso e per molti addetti ai lavori con un avvenire da predestinato. Di notevole rilievo anche la medaglia di bronzo con l’Italia alla Junior Davis Cup Finals (in squadra anche Lorenzo Angelini e Lorenzo Carboni).

Ma adesso per Federico testa al 2023. “La pre season sta andando abbastanza bene tra Palermo e Tirrenia con il bellissimo intermezzo di Abu Dhabi. Nella prossima stagione, oltre agli Itf juniores, proverò a giocare i tornei “pro” con l’auspicio di essere competitivo ed acquisire sempre più esperienza. Il primo step del nuovo anno è l’Australia dove andrò dal 5 gennaio insieme a mio padre con l’obiettivo di iniziare il 2023 nel migliore dei modi.  Non vedo l’ora di disputare il mio primo slam juniores”.

Ricordiamo che a Melbourne quest’anno ci sono state due presenze siciliane in ambito femminile, vale a dire Virginia Ferrara e Giorgia Pedone.

 

 

 

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