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Il ventinovenne palermitano al via a Buenos Aires, Rio e Santiago
di Fit Sicilia | 29 gennaio 2022
Road to Sud America. Archiviata la sconfitta al 1° turno dell’Australian Open contro il veterano tedesco Philipp Kohlschreiber, per Marco Cecchinato, numero 95 Atp, è adesso tempo di concentrarsi sui prossimi tornei in programma sulla sua tanto amata terra rossa e che lo vedranno, si spera, protagonista in Argentina, Brasile e Cile.
Il tennista palermitano, semifinalista a Parigi nel 2018, salterà il primo dei quattro tornei consecutivi tradizionalmente collocati da inizio a fine febbraio. Niente tappa a Cordoba quindi. “Ceck” sarà in gara il prossimo 7 febbraio all’Atp 250 di Buenos Aires, cui seguiranno l’Atp 500 di Rio de Janeiro e l’Atp 250 di Santiago del Cile.
E proprio a Buenos Aires nel febbraio del 2019, Marco aveva portato a casa il suo terzo titolo nel circuito maggiore, al termine di un match a dir poco perfetto al cospetto dell’idolo di casa Diego Schwartzman, sconfitto con un perentorio ed eloquente 6-1 6-2.
Cecchinato sta a poco a poco recuperando dall’infortunio al gomito (una brutta lesione) patito sul finire della scorsa stagione e che lo aveva costretto a non disputare la finale contro lo spagnolo Carlos Taberner al Challenger 80 di Losinj in Croazia, e che gli ha impedito anche di iniziare la preparazione invernale nei tempi consueti. Ha infatti dovuto rinunciare ai tornei sul cemento preparatori all’Australian Open, dove è arrivato di conseguenza a corto di partite sulle gambe. Il fatto di ritrovare il suo giardino di casa, vale a dire la terra rossa, lascia bene sperare. Max Sartori, il suo coach, è certo che il suo allievo risalirà le posizioni nella graduatoria Atp.
“Prima l’infortunio al gomito, poi il Covid – aveva dichiarato Sartori qualche settimana fa al sito della Federtennis – non è stata una preparazione semplice quella in vista del 2022, ma l’atteggiamento di Marco è quello giusto per vivere una grande stagione. Quest’anno vogliamo preparare al meglio anche i tornei sull’erba – ha aggiunto il coach di fama internazionale - sono convinto infatti che sia la superficie dove si impara di più a giocare a tennis”.
Ricordiamo che il tennista siciliano al momento, oltre alla storica semifinale raggiunta al Roland Garros nel giugno 2018, vanta anche i successi agli Atp 250 di Budapest, Umago e Buenos Aires, e due finali disputate in Italia a Santa Margherita di Pula nel 2020 e lo scorso mese di maggio a Parma, battuto in due set dal next gen statunitense Sebastian Korda.
Marco ha tutto per tornare tra i primi 50 delle classifiche mondiali e chissà che non possa riuscirci già in questa stagione.