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Ad Andaloro manca solo la ciliegina in Portogallo

Il 22enne messinese ha giocato la sua prima finale a livello “pro” al 25.000 dollari di Castelo Branco. “Dedico questo risultato al mio primo maestro Roberto Branca”

di | 23 luglio 2023

Fabrizio Andaloro

Fabrizio Andaloro

Una settimana “quasi” da incorniciare per il messinese classe 2001 Fabrizio Andaloro capace di spingersi fino all’ultimo atto dell’Itf da 25.000 dollari di montepremi sul veloce di Castelo Branco in Portogallo. Domenica 23 luglio, il 22enne peloritano ha infatti disputato la sua prima finale a livello “pro” in singolare perdendo in due parziali la sfida contro il padrone di casa mancino Goncalo Oliveira al suo settimo sigillo Itf del 2023 (tra questi successi anche quello colto a Roma nel mese di giugno in finale su Luca Potenza).

Andaloro (n. 732 Atp ma dal 31 luglio sarà al gradino 620 circa con i punti colti in Portogallo) che vive e si allena in Puglia presso il circolo Outline di Lecce, seguito dal tecnico nazionale Francesco Està, nel corso del torneo ha sconfitto l’iberico Gonzalez Fernandez, il portoghese Torres, lo statunitense Van Emburgh e in semifinale un altro tennista portoghese vale a dire Jaime Faria al gradino 538 Atp.

In questa stagione, il tennista siciliano aveva colto ben due semifinali e nello specifico al 25.000 dollari di Alaminos – Lanarca a Cipro e al 15.000 dollari di Monastir dove ha sconfitto, tra gli altri, anche il comasco Lorenzo Rottoli.

Risultati che certificano una crescita costante se si considera anche il finale di stagione del 2022 con le buone performance in quel di Santa Margherita di Pula e Antalya.

Fabrizio finalmente quest’anno sta giocando con continuità dopo che nel marzo 2022 è stato operato al ginocchio (un altro brutto ko lo aveva subito nel 2019 alla mano con conseguente operazione).

“È stata una settimana faticosa ma allo stesso tempo emozionante – spiega dal Portogallo Andaloro –. Indubbiamente all’inizio del torneo non pensavo di giungere fino alla finale, ma, partita dopo partita, sono stato bravo ad uscire da situazioni non semplici e pian piano ho trovato una migliore condizione che mi ha consentito di arrivare a giocarmi la vittoria del torneo contro un ottimo giocatore come Oliveira. Dopo 4 semifinali perse ho finalmente raggiunto una finale che speravo andasse diversamente, ma sono comunque contento soprattutto per il fatto che da gennaio ad oggi sto giocando con costanza dopo i tanti stop che mi hanno purtroppo frenato”.

Il 22enne messinese, proprio come i fratelli Fausto e Giorgio Tabacco, cresciuto da ragazzino sui campi del Circoletto dei Laghi, da maggio a luglio, ha alternato l’attività individuale con la disputa con il suo circolo (Outline Lecce) del campionato di serie B1 che ha regalato ai salentini, anche grazie al suo prezioso contributo, il salto in serie A2.

La promozione è stata certamente una grande gioia – prosegue Fabrizio – adesso però mi devo concentrare, sulla scia dell’entusiasmo per questa brillante settimana a Castelo Branco, sui prossimi appuntamenti che saranno a Porto e a Bolzano, entrambi Itf da 25.000 dollari, per poi provare a disputare le qualificazioni di qualche torneo challenger”.

L’ultimo torneo del circuito Challenger l’ha giocato lo scorso novembre sul veloce di Andria in Puglia nel quale si è fermato ad un passo dall’approdo nel tabellone principale, non prima di aver sconfitto però il top 300 Atp kazako Denis Yevseyv.

Andaloro è solo uno dei tantissimi ragazzi siciliani che stanno scalando le classifiche mondiali dando lustro alla loro regione: dai fratelli Tabacco, al mancino palermitano Piraino fino a Luca Potenza.

Con tutti loro c’è un rapporto di amicizia che va oltre il tennis, sono davvero ottimi giocatori e credo che il fatto che la Sicilia ne abbia così tanti di giovani di valore non possa che essere un buon viatico per il futuro”.

Infine, ma certamente non per importanza, Andaloro ha una dedica per la finale colta in Portogallo.

Ovviamente questa finale ha una dedica speciale per il mio primo maestro ovvero Roberto Branca (ha svolto con passione, competenza e impegno il ruolo di delegato provinciale Fitp a Messina n.d.r) che purtroppo è venuto a mancare pochi giorni fa. Sono sicuro - conclude Andaloro - che anche oggi da lassù avrà fatto il tifo per me come sempre”.

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