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Settimana super per Cinà a Monastir

A soli 16 anni, “Pallino” raggiunge l’ultimo atto di una prova da 15.000 dollari. Vince il croato Dodig ma la strada intrapresa è quella giusta

di | 26 febbraio 2024

Federico Cinà

Che Federico Cinà fosse molto precoce questo lo si sapeva già, magari però non al tal punto da giungere ad appena 16 anni a una finale Itf con montepremi 15.000 dollari.

Il classe 2007 palermitano, che da quest’anno è tesserato per il Country Time Club dove si allena insieme al papà coach Francesco, domenica 25 febbraio a Monastir, sul suo amato cemento outdoor, ha giocato contro il 18enne croato Matej Dodig (n. 483 al mondo) l’ultimo atto che ha però sorriso a quest’ultimo dopo oltre 2 ore di contesa con lo score di 3-6 6-3 6-0.

Questo di Monastir per “Pallino” era soltanto il sesto appuntamento del circuito “pro” dove fino a questa settimana aveva raccolto 2 punti: ad Aprilia nel 2022 e sempre sui campi tunisini lo scorso settembre.

Cinà, con i punti incamerati in Tunisia dove era accompagnato dal maestro Camillo Lucchese, avvicinerà sensibilmente la top 1000 del ranking Atp, anche se in questa primissima fase del percorso contano anche altri aspetti e non solo la classifica. Tra gli avversari sconfitti prima di giungere in finale, lo svizzero 24enne Jacub Paul, 555 al mondo, e il transalpino Adrien Gobat numero 553 del ranking.

Da segnalare che Federico era arrivato alla sfida con Dodig senza cedere neppure un set. E proprio contro il tennista croato la sequenza era proseguita dato che Federico si era portato avanti 6-3 prima di cedere alla distanza. Queste le sue considerazioni.

“Finale inaspettata? Si e no - racconta il 16enne figlio d’arte - perché comunque avevo buone sensazioni essendomi sempre allenato brillantemente in questi giorni qui a Monastir e anche lo scorso torneo avevo giocato bene pur perdendo in avvio proprio contro Matej. Sono felicissimo perché la finale è un risultato frutto di partite disputate contro avversari di buon livello. Oggi (domenica n.d.r) nel 1° set ho giocato meglio di lui, ero aggressivo e spingevo molto. Nel 3° set però ho perso un pizzico di brillantezza, mi mancava l’intensità che avevo nel primo parziale e in parte del secondo. Peccato per non aver completato l’opera conquistando il torneo ma sono comunque molto felice. Adesso – prosegue l’attuale numero 7 delle classifiche under 18 - testa al terzo e ultimo impegno a Monastir. Subito dopo deciderò la sede dei prossimi Itf per poi provare a giocare anche gli appuntamenti challenger in quanto avrò a disposizione ben 8 wild card in main draw avendo terminato il 2023 in top 10 mondiale under 18”.

Un altro exploit, seppur di ben altra caratura, in questa stessa settimana lo ha compiuto il brasiliano Joao Fonseca, 17 anni, che allo scorso Us Open juniores ha sconfitto in semifinale proprio Federico in tre tiratissimi set e che sui campi in rosso di Rio de Janeiro, Atp 500, si è spinto fino ai quarti. Cinà però non è rimasto sorpreso più di tanto da questa performance del giovanissimo giocatore carioca.

“Joao lo conosco molto bene, gioca un ottimo tennis e certamente nel contesto di casa quale quello molto “infuocato” di Rio si sarà esaltato ancora di più. I quarti di finale per lui, colti in un Atp 500, sono davvero tanta roba ma per chi come me, conosce il suo enorme potenziale, è una sorpresa - conclude - ma solo fino a un certo punto”.

Tornando a “Pallino” spicca un dato. È il secondo giocatore nato nel 2007 ad aver raggiunto la finale in un torneo del circuito professionistico. Il primo a tagliare questo traguardo è stato l'olandese Mees Rottgering il quale l’ha disputata in Egitto a Sharm el Sheikh.

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