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Sicilia e wheelchair, binomio vincente

Passione, amore, e tanto impegno messo al servizio di “ragazzi speciali”. Sono solo alcune delle caratteristiche del nisseno Beppe Cobisi, fiduciario regionale Fit Sicilia Tennis in carrozzina

di | 25 ottobre 2020

Passione, amore, e tanto impegno messo al servizio di “ragazzi speciali”. Sono solo alcune delle caratteristiche del nisseno Beppe Cobisi, fiduciario regionale Fit Sicilia Tennis in carrozzina e direttore tecnico del Tennis La Baita Cobisi Team, una vera e propria oasi verde situata a Caltanissetta.

Da poco meno di due anni la federazione tennis Sicilia, presieduta da Gabriele Palpacelli, ha sposato un meraviglioso progetto chiamato “tennis per tutti” della cui cura e sviluppo si sta occupando oltre a Cobisi, anche il consigliere regionale Gaetano Alfano.

Numerose sono state le iniziative che hanno visto coinvolti questi meravigliosi tennisti in carrozzina, la cui dedizione e amore verso il tennis a volte è pure difficile spiegare a parole.

Un progetto che, come detto in precedenza, è partito a gennaio 2019 e i cui risultati sono, fino a questo momento, a dir poco straordinari e in parte anche inaspettati.

Un’emozione incredibile, lavoriamo col consigliere regionale Gaetano Alfano da due anni a questo progetto – spiega Beppe Cobisi – stiamo vedendo crescere progressivamente questi ragazzi con i loro rispettivi sogni e sacrifici. Siamo fieri non solo dei risultati, peraltro ottimi, ma soprattutto per la grande gioia che stiamo dando loro. Tutto ciò non ha prezzo”.

Nemmeno la pandemia legata al Covid ha smorzato gli entusiasmi dei ragazzi e dei maestri che li affiancano quotidianamente.

“Il nostro sport, si sa, è tra quelli più sicuri per il fatto di svolgersi all’aria aperta e con le dovute distanze – prosegue Cobisi – in più ho la fortuna di avere dei maestri che sono sensibili al movimento del wheelchair tennis. Il rapporto è 1-1, ogni maestro allena un atleta e questo ci dà la garanzia di un lavoro fatto bene e soprattutto con la massima sicurezza secondo le direttive anticovid”.

Sono diversi gli atleti che in tutta la regione giocano e prendono parte a tornei, e in un caso specifico anche a raduni federali.

“Non credo ci sia un ragazzo o ragazza più forte dell’altro, la bellezza di questo movimento è che non ci sono invidie e rivalità, basti pensare che nel corso dell’ultimo torneo che abbiamo organizzato a Pedara non c’è stata nemmeno una contestazione”.

“Mi piace nominarli tutti , Giacinto Geraci, il più piccolo del gruppo, Beatrice Draghici, convocata a livello nazionale in diversi raduni, Salvatore Vasta, Vincenzo D’Anna e Francesco Marino, Jessica la quale ha recuperato da un infortunio ed è tornata più grintosa del solito, Angelo Fonte che si sta progressivamente appassionando a questo sport, dopo anni di nuoto, per finire con Michele Aprile. Allenarli è facilissimo, è un privilegio, oltre che una grande fortuna, non vi è alcuna criticità. In questi due anni abbiamo formato circa 60 maestri per il tennis in carrozzina”.

I maestri che seguono i ragazzi sopra citati sono Francesco Gerardi, Carmelo Scuto, Sara Torrisi, Amedeo Roccaro, Giancarlo Giuliana, Claudia Cusimano e Alessandro Platania.

Infine Cobisi parla di obiettivi per il prossimo biennio. “Abbiamo intenzione di organizzare un torneo nazionale e uno internazionale, oltre che uno a gironi come quello svolto a Pedara recentemente. E poi in cantiere c’è la volontà di effettuare uno stage e a margine dello stesso fare l’aggiornamento di tutti i maestri del primo titolo in carrozzina”.

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