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Da lunedì 15 maggio la 28enne tennista taorminese, seguita dai maestri Alessio Di Mauro e Fabio Rizzo, entrerà nelle top 600 del ranking Wta
di Fitp Sicilia | 11 maggio 2023
Bilancio estremamente positivo per la 28enne taorminese Miriana Tona che nelle due settimane di tornei tra Antalya 15.000 dollari e Alaminos – Lanarca 25.000 dollari ha collezionato due vittorie in doppio, una finale e una semifinale nel singolare. Queste due ultime performance le garantiranno da lunedì 15 maggio il nuovo best ranking. Infatti la tennista che vive e si allena a Catania tra Cus e Mediterraneo Sporting Club raggiungerà la posizione 590 delle graduatorie Wta.
In Turchia, Tona ha perso la finale contro la russa Diana Demidova e vinto il doppio insieme all’olandese Merel Hoedt, mentre a Cipro, sempre nel doppio, si è aggiudicata il successo in coppia con la tedesca Meyer auf der Heide, e ceduto in semifinale nel singolare, dopo 3 ore e 30 minuti di lotta serrata, alla giocatrice cipriota top 200 del ranking Raluca Serban. Un vero peccato in quanto la 28enne tennista di punta del team di serie A2 femminile del Cus Catania è andata ad un passo dall’approdo in finale che le avrebbe permesso di andare a caccia del 2° titolo Itf dopo quello conseguito nel 2021 in Brasile a Piracicaba.
Miriana, da oltre 10 anni, ha lasciato la sua splendida città natale, Taormina, storica sede dei campionati siciliani assoluti di cui è campionessa in carica, per andare a vivere a Catania dove è seguita dai maestri Alessio Di Mauro, Fabio Rizzo, dai preparatori Angelo Leonardi, Nello Bianchi e dal mental coach Sara Bordo con la quale ha iniziato la collaborazione a gennaio.
Queste le sue impressioni subito dopo la parentesi turco - cipriota.
“Direi che è stato una trasferta molto positiva a livello di risultati e di numero di partite disputate – racconta Tona – anche se per quanto riguarda il gioco espresso, se devo essere sincera, prima di partire per Antalya non avevo bellissime sensazioni e nello specifico in Turchia ritengo di non aver giocato benissimo. Al tempo stesso penso che questo tennis non brillante mi abbia poi aiutata a non dare nessun turno o, meglio ancora, nessun punto per scontato e a mantenere sempre alta la soglia dell’attenzione durante i match disputati e a restare concentrata. A Cipro - prosegue la tennista siciliana - il fatto di aver dovuto affrontare alcune partite ben più impegnative mi ha sicuramente portata ad alzare il livello. In finale contro Serban sono riuscita a giocare alla pari per più di 3 ore e mezza ma alla fine per pochi punti chiave non sono riuscita a far girare la partita a mio favore, e mi è rimasto un grande rammarico. A prescindere dal livello espresso, sono molto contenta di come sono stata dentro al campo e di non aver avuto cali di nessun tipo”.
Come già scritto, da inizio anno allo staff che la segue al Mediterraneo e al Cus si è aggiunta la figura, ormai sempre più presente tra i giocatori, del mental coach.
“Sara Bordo in questi primi 5 mesi del 2023 mi ha dato una grossa mano – ha raccontato Miriana – aiutandomi tantissimo nel capire come gestire pensieri ed emozioni, cosa per me fondamentale”.
Quasi sempre la 28enne taorminese va in giro per i tornei da sola: “Per una serie di circostanze non è stato possibile girare con il coach ma dai prossimi mesi dovrebbe seguirmi per qualche settimana Alessio Di Mauro” (best ranking Atp 68 n.d.r).
Prossimo impegno per la tennista, a pochi giorni dall’approdo nella top 600 Wta, il 100.000 dollari sul rosso di Madrid, nel quale è entrata nel tabellone cadetto. L’appuntamento, di scena a partire dal 14 maggio, sarà il suo primo Itf a livello 100.000 dollari.
Infine un cenno al positivo momento che stanno vivendo anche le sue colleghe siciliane.
“Ad oggi penso che il movimento siciliano femminile stia vivendo una fase di crescita forse senza precedenti. Sia io ma anche Spiteri, Bilardo e le più giovani Pedone, Ferrara e Abbagnato stiamo trovando una certa costanza e proprio contemporaneamente quasi tutte ci stiamo avvicinando al best ranking. Tutto questo non può che essere motivo di orgoglio non solo per noi ma per tutto il movimento in generale”.