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Il gigante pisano Maestrelli riparte dall'Australia

Francesco Maestrelli vola in Australia per consolidare e migliorare la stagione 2022, che lo ha visto alzare il primo titolo Challenger della carriera ed entrare nel tabellone di qualificazioni di uno Slam per la prima volta

di | 26 dicembre 2022

Maestrelli

Maestrelli con Berrettini

Il gigante (196 cm) Francesco Maestrelli 20 anni da Pisa, numero 200 al mondo, è in partenza: destinazione Australia e Nuova Zelanda per conquistare ambiziosi traguardi. Il tennista pisano che lo scorso anno ha iniziato l'anno intorno alla 750esima posizione ha fatto una stagione davvero incredibile con la vittoria del primo torneo Challenger, a Verona, la prima presenza in un tabellone di qualificazioni per uno Slam, agli US Open, perdendo all’ultimo turno contro Nuno Borges, l’ingresso, per la prima volta, tra i primi 200 al mondo, l’esordio in un torneo ATP, nel 250 di Firenze e ciliegina sulla torta la convocazione in Davis Cup da parte di capitan Filippo Volandri, come sparring partner per gli azzurri a Bologna.

Si chiude una porta e ora si apre un portone perchè l'asticella si alza? “Si è proprio così perchè l'obiettivo è quello di avvicinarmi ai primi 100 al mondo e in questi mesi ho lavorato tanto con i miei tecnici a Tirrenia per consolidare il livello raggiunto quest’anno - dice Maestrelli - ma sono fiducioso e ho tanta energia. Se ripenso che ad inizio anno non sapevo se potevo giocare i Futures e a ottobre ho giocato un ATP 250 a Firenze nella mia regione vuol dire che i sogni si realizzano. Parto da queste esperienze come la vittoria a Verona anche in quel caso non dovevo nemmero giocare e poi ho conquistato il titolo".

La soddisfazione dell'anno? "Essere stato parte della squadra di Davis Cup - dice Maestrelli - forse noi toscani siamo molto legati alle competuzioni a squadre ma essere parte della squadra di Davis è qualcosa di unico perché ho visto l’atmosfera e sono rimasto estasiato dall’aria che si respira". Un obiettivo del 2023 ? "Giocare agli Internazionali d'Italia ma si torna li bisogna avvicinarsi alle prime 100 posizioni e quindi dovrò fare un altro salto importante soprattutto durante i mesi estivi - dice il Drago di Pisa questo il suo soprannome - e poi riuscire a entrare in uno Slam. Aver perso contro Nuno Borges agli Us Open all'ultimo turno mi ha segnato. Era la mia prima partecipazione a un torneo così importante e non mi rendevo neanche tanto conto di quello che stavo facendo: vinto il primo set nell’ultimo turno di qualificazione mi sono un po’ bloccato. Poi, complici le tante interruzioni causa pioggia mi sono ritrovato a rientrare in campo ad un tie-break da un tabellone di uno Slam, che ho sempre visto in televisione e basta, e sono rimasto con l’amaro in bocca per come è finita ma ho anche un ricordo di molta soddisfazione perché ho dato il massimo, il 100% di quello che potevo dare, e questo mi rende fiero”.

La Next Generation è stato il valore aggiunto del tennis italiano? “Quest’anno, nati nel 2002 e 2003, abbiamo vissuto la miglior stagione della nostra carriera, perché siamo amici e ci sproniamo a vicenda. La cosa bella è che non c’è nessun tipo di influenza negativa tra noi, anzi ogni impresa che uno compie è fonte di motivazione per gli altri, per poter fare bene alla stessa maniera, o anzi meglio. Questo è stato un elemento aggiuntivo quest’anno tra di noi. Io ho un grande rapporto con Luca Nardi perché ci conosciamo da quando eravamo veramente piccoli e la prima volta che abbiamo giocato insieme avevamo undici anni ma devo essere sincero con tutti c’è un bel legame e il fatto che ci alleniamo e ci confrontiamo a Tirrenia con i tecnici Claudio Galoppini, Mosè Navarra e Gabrio Castrichella. Grazie al costante lavoro che facciamo riusciamo a migliorarci e ho avuto la chance di potermi allenare anche con Matteo Berrettini che mi ha dato anche diversi consigli".

Nel veder giocare Francesco, servizio e rovescio sono i colpi che impressionano maggiormente. Il rovescio è il tuo colpo naturale dove devi migliorare? "In questi mesi abbiamo continuato a migliorare il diritto, un colpo con il quale devi fare la differenza - conclude Maestrelli - L’altezza, senza dubbio,mi aiuta molto con il servizio ma devo sviluppare una seconda più precisa ed efficace". Destinazione Australia, per conquistare un posto al sole

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