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Maestrelli vince a Verona ed ora punta agli US Open

Il 19enne pisano vince il suo primo torneo Atp, inizia bene a Trieste e mette nel mirino le qualificazioni allo Slam statunitense: quello che fino a qualche mese fa era semplicemente un sogno ora invece può diventare realtà

di | 19 luglio 2022

Maestrelli

Maestrelli con i nonni e la sorella

Lo abbiamo visto quando iniziava a giocare sui campi di tutta la Toscana. Ora il gigante Francesco Maestrelli (196 cm) toscano doc da Pisa, classe 2002, ha conquistato a Verona il suo primo "vero" torneo, il Challenger di Verona, partendo dalle qualificazioni. Il tennista pisano si sta mettendo sempre più in mostra nel panorama italiano e pensare che ad un certo punto la scelta se vestire la casacca nerazzurra del Pisa o di giocare sui campi rossi ha visto prevalere il tennis anche perchè c'è una tradizione familiare.

"Tutto è iniziato perché volevo dimostrare di essere più bravo di mia sorella Valentina - svela Maestrelli - Ero un bambino, avevo 4 anni. Ho iniziato a giocare a tennis perché ci giocava anche mia sorella più grande. La rivalità a quell’età non perdona. Poi però non ho più smesso". Poi hai dovuto scegliere tra il calcio e il tennis?"Si proprio così, a calcio me la cavavo anche piuttosto bene, fra i 6 e i 12 anni ho vestito la maglia del Pisa, militavo nelle giovanili poi ho scelto il tennis anche se resto un grandissimo tifoso dei nerazzurri perchè mi piace vincere o perdere da solo. Mi dà una soddisfazione diversa rispetto ad un gioco di squadra. Anche se poi, in realtà, anche il tennis è uno sport individuale che richiede un team alle spalle".

L’azzurro è riuscito a vincere ben sette partite di fila (l’ultima contro l’argentino Pedro Cachin, attuale n.90 al mondo) e a conquistare dunque un magnifico titolo. Grazie a questo trionfo ha guadagnato ben 100 posizioni nel ranking ATP, salendo fino al 237° posto ed ora è in gara a Trieste per poi andare a San Benedetto del Tronto e cercare di entrare alle quali degli Us Open. "Ancora non ci credo. È stato bellissimo poter condividere con tutta la mia famiglia questa piccola grande vittoria. E pensare che non dovevo neanche giocare questo torneo ma in certi casi la sorte ti dà una chance e io sono stato bravo a sfruttarla - dice Maestrelli - sono convinto che solo giocando tante partite posso migliorare e trovare quella consapevolezza nei momenti decisivi. Fino all'anno scorso non prediligevo la terra rossa perchè dovevo resistere alla fatica. Ora invece sentendomi bene fisicamente, e avendo migliorato in tutti i miei fondamentali, credo in me stesso e più si allunga la partita più mi piace, più mi diverto e più sento di avere chance”.

Gli ultimi mesi sono stati davvero incredibili con la finale a Francavilla al Mare, i quarti a Todi e la vittoria a Verona?"La fiducia è l'arma in più - continua Maestrelli - riuscire ad essere lucido nei momenti decisivi per conquistare il punto che poi diventa fondamentale per vincere fa la differenza. Ho lavorato molto anche dal lato mentale e prima della finale di Verona avevo dolori dappertutto ma grazie a degli esercizi di scarico con il preparatore atletico e con dei massaggi sono riuscito ad entrare in campo e ho potuto esprimere il mio miglior tennis. Mi sentivo bene".

Hai un giocatore di riferimento? "Fino a poco tempo fa mi ispiravo a Medvedev perché mi ci ritrovavo come modo di giocare e caratteristiche fisiche e tecniche - spiega il tennista toscano - ma ora mi sento abbastanza cambiato e mi ispiro maggiormente a Garin. Sinceramente grazie allo staff che mi segue ho cambiato modo di giocare e quindi associarmi ad un altro giocatore è difficile, spero soltanto di migliorare e di crescere per sfidare i miei idoli".

Seguire le orme di un altro toscano come Paolo Lorenzi può essere un obiettivo? "Ne sarei onorato perchè Lorenzi per noi è sempre stato un esempio da seguire e un giocatore che è cresciuto e migliorato costantemente - dice Francesco - tra l'altro ho la fortuna di essere seguito dai tecnici del Centro di Tirrenia come Gabrio Castrichella, Mosé Navarra e dal maestro Claudio Galoppini che è stato anche maestro di Paolo. Il fatto di avere numerosi tornei in Italia per noi giovani è davvero fondamentale e l'esempio più valido è proprio la vittoria di Verona. Mi hanno chiamato all'ultimo e alla fine ho guadagnato 100 posizioni della classifica Atp". Ora qual'è il prossimo obiettivo? "Fare bene a Trieste e a San Benedetto del Tronto - conclude Maestrelli - per arrivare a giocare le qualificazioni agli US Open. Fino a qualche mese fa era semplicemente un sogno ed invece ora può diventare realtà. I risultati danno fiducia e le vittorie ancora di più. Sono convinto che giocare a certi livelli ti fa migliorare e crescere ed ora che sto bene fisicamente mi sento pronto".

Francesco abbraccia il padre

Esultanza di Francesco

 

Maestrelli si emoziona

Francesco incredulo

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