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Torna in campo Deborah Chiesa, poco meno di un mese dopo il torneo in terra turca (lo scorso 26 ottobre), quando aveva dovuto alzare bandiera bianca contro l'argentina Julia Riera, concedendole la vittoria a tavolino.
Situazione diversa ora in Portogallo, con l'atleta trentina che ha battuto nelle qualificazioni la svizzera Sebastianna Scilipoti (numero 568 al mondo) con un netto 62, 60. Nessun problema infatti nell'ora e undici minuti di incontro, con solo un piccolo momento di sbandamento iniziale (2 a 2), prima di aggiudicarsi tutti gli altri game nel primo set.
Senza storia invece il secondo, in cui l'azzurra ha letteralmente travolto l'avversaria, strappando il pass per i sedicesimi di finale.
Dopo l'ottimo esordio, la Chiesa ha superato anche Ines Murta, l'atleta di casa, dopo un incontro difficile durante ben un'ora e 47 minuti. Sotto 3 a 2 nel primo set, Deborah ha reagito con forza portandosi sul 64 finale, ma la vera prova di tenacia è arrivata nel secondo set: sul 5 4 per la Murta infatti (quest'ultima un po' imprecisa, autrice di tre doppi falli), la trentina ha conquistato il pareggio in un game durante il quale non ha concesso nemmeno un punto all'avversaria, per poi allungare fino al 75 decisivo.
Il cammino della trentina è andato avanti anche negli ottavi di finale, dove Chiesa ha superato la lituana Justina Mikulskyte, con un doppio 62. Match sempre in controllo per la nostra, che ha messo a referto anche tre aces in suo favore.
Il torneo tuttavia si è interrotto nei quarti di finale, contro la connazionale Martina Trevisan: punteggio 6 2 | 6 2 in favore di quest'ultima, con Chiesa mai veramente in partita se non all'inizio del secondo set, quando sotto 2 a 0 ha recuperato 2 a 2, prima di cedere il passo alla Trevisan.