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Deborah Chiesa, Angelica Moratelli e Melania Delai restano le nostre prime donne, crescono i seconda categoria
di Luca Avancini | 30 dicembre 2019
La Federazione ha svelato nel fine settimane le nuove classifiche nazionali per il 2020. Le graduatorie sono come sempre provvisorie, soggette a ricorsi e revisioni. Osservati da vicino, almeno a livello numerico i movimenti in campo maschile e femminile appaiono sicuramente più rilevanti rispetto a un anno fa. Cominciamo dall’alto e da Deborah Chiesa, l’ultima non è stata di certo una stagione positiva per la 23enne di Trento, che resta in ogni caso la nostra giocatrice di punta, pur essendo scivolata fuori dalla prima categoria, adesso è 2.1, e avendo perso terreno nel ranking mondiale; nel luglio del 2018 aveva raggiunto il numero 143, ora è caduta a 403. Risale invece Angelica Moratelli (foto a lato) che nel 2019 ha ritrovato fiducia e continuità di rendimento, la 25enne di Lavis si rafforza al vertice della seconda categoria rialzandosi al numero 465 delle graduatorie Wta. In ascesa anche la 17enne Melania Delai, che ha ribadito la classifica di 2.3. dopo essersi lasciata alle spalle una stagione ricca di soddisfazioni che l’ha vista toccare il numero 808 al mondo nello scorso novembre. Si abbassa di un altro gradino invece Riccardo Bellotti, il rivano-viennese dell’Ata è sceso 2.2, raggiunto dal 22enne roveretano Giovanni Oradini, spinto dai successi negli Open di inizio anno. Stabile a 2.4 il fratello Giacomo che con il Tc Lecco ha sfiorato solo qualche settimana fa la promozione in A1. Si conferma 2.3 Monica Cappelletti: la 20enne dell’Argentario aveva sfiorato nello scorso maggio il tabellone di qualificazione agli Internazionali d’Italia, battuta dalla Ferrando nel turno decisivo delle pre quali, poi è rimasta in ombra nella seconda parte di stagione, in chiaro scuro anche il 2019 del 17enne talento dell’Ata Mattia Bernardi, che ha rialzato la testa in A1 puntellando la sua classifica di 2.4. Non scende nemmeno la roveretana Elisa Visentin, vittoriosa a settembre nel torneo internazionale di Limone, rimasta pure lei 2.4. Infine una curiosità, c’è chi torna su a 39 anni e dopo aver abbandonato da tempo il tennis che conta, è Andrea Stoppini, all’ex pro rivano, già numero 161 al mondo, sono bastate poche partite nel campionato di serie B per issarsi da 2.6 a 2.5.
CHI SALE – Pur senza toccare punte vertiginose stavolta è il movimento maschile a dimostrarsi particolarmente vivace e stimolante. Si alzano a 2.4 Davide Ferrarolli e Stefano D’Agostino, il primo aveva iniziato l’anno da 2.6, un gradino più su rispetto a gennaio ritroviamo anche il levicense Tommaso Pederzolli e l’arcense Giacomo Fratton, entrambi passati 2.5. Eugenio Candioli del Ct Trento e Simone Versini, salgono a 2.6, passo in avanti pure per il roveretano Elia Barozzi, diventato 2.7, mentre vanno cerchiati con la matita rossa i robusti salti in lungo di un altro arcense, Alessio Bresciani, volato a 2.6, a maggio da 3.1 si era aggiudicato sulla terra rossa del Foro Italico il Master di Terza categoria BNL, e del mestrino dell’At Levico Marco Boffo, dominatore del Grand Prix di Terza, balzato a 2.7 dopo aver iniziato la stagione da 3.3. Da rimarcare anche i sensibili progressi compiuti da Alessia Passerini (foto in alto), 20enne del Tc Brentonico, semifinalista agli assoluti di terza, arrampicatasi a 2.6, di Martina Schmid dell’Ata e dalla ledrense del Ct Rovereto Carlotta Vivaldelli, queste due cresciute da 2.8 a 2.6. Sale a 2.7 l’arcense Alessandra Versini e irrompe in seconda anche l’atina Noemi Maines, 2.8; doppio salto significativo per altri due giovani dell’Ata, Edoardo Cestarollo e Davide Carrara, spintisi da 3.1 a 2.7. Si ingrossano le file della seconda con tanti ritorni eccellenti, a cominciare da quello di Samuele Carraro, era 3.3, di Francesco Dorigoni, del maestro del Ct Borgo Antoan Georginov, di Gianmarco Giua e di Angelo Bianchi, tutti promossi a 2.8. Raggiungono il vertice della terza nel frattempo ragazzi interessanti come Davide Covi del Calisio, Cristian Cauzzi del Ct Arco, Nicola Grassi dell’At Darzo e Stefan Vedovelli dell’Ata, ma pure giovanissime da seguire con un occhio di riguardo quali l’arcense Vittoria Segattini, la roveretana Greta Slomp e l’atina Lisa Tomasi, e qualche giocatore più navigato, è il caso di Simone Ziglio. Promettenti gli spunti di Simona Corso, Margherita Miaroma, Sara Salgoughi e dell’atina Rebecca Moik, tutte passate 3.2, la Moik dopo aver cominciato il 2019 da 4.5. Buon braccio non mente, se parliamo di capriole in avanti vanno sicuramente sottolineate quelle di Martina Taddei, risalita a 3.4, e dell’ex promessa rivana Michael Segrer, issatosi a 3.3, pensare che tutti e due avevano iniziato la stagione da non classificati. Importanti anche i salti dalla quarta categoria compiuti dei 14enni Calogero Di Dio, 3.3, e Franco Boscheri, 3.4, da menzionare i passaggi a 3.2 di Andrea Colorio, Leonardo Lattisi, Francesco Modaffari, Lorenzo Corradini, David Simoncelli, Aaron Tomasi e Tommaso Saia, nonché le piroette di ex quarta più stagionati, ma sempre in confidenza come Stefano Ravelli, salito a sua volta a 3.2, di Carlo Ballardini, Francesco Giovanelli, Andrea Maistri e Lorenzo Romani, ora 3.3. Salto triplo per il 18enne di Darzo Marco Cadamuro, da 4.2 a 3.4. Classifica raggiunta anche dalla roveretana Giada Zeni.
CHI RESTA – Conferme su valori d’eccellenza per Sveva Bernardi, salda a 2.5, e per Lucrezia Maffei del Ct Trento e Caterina Odorizzi dell’Argentario, rimaste entrambe 2.6. Stabili a 2.4 Pietro Pecoraro e il roveretano Nicola Vidal, non perdono terreno Michelangelo Endrizzi, 2.5, Giulio Tranquillini e il levicense Alvise Zarantonello, entrambi 2.6. Davide Santuari e Nicola Carollo si attestano a 2.7, l’atina Beatrice Zanlucchi, il rivano Bernardo Bernardinelli e Tommaso Girardi delle Cinque Contrade, mantengono la seconda categoria, fermi a 2.8. In cima alla terza categoria ritroviamo Anita Pantezzi, Giuseppe Ghezzer, Matteo Fondriest, Alessandro Maronato e Claudio Pietravalli.
CHI SCENDE - Penalizzato inevitabilmente chi per un motivo o per un altro ha giocato meno; è il caso di Gianluca Pecoraro che si dedica ormai stabilmente all’insegnamento a Pergine, il valsuganotto è sceso ancora, adesso è 2.6. Stesso discorso va fatto per Marlon Sterni, calato a 2.8 (il fratello Devid, ora alla Canottieri Padova, invece è risalito a 2.6) e Matteo Gotti, maestro a Levico uscito dalla seconda categoria per sbarcare in terza, in buona compagnia perché lo hanno seguito Andrea Labrocca e i roveretani Giulio Tranquillini e Alberto Tengattini. Perdono un posto, da 2.4 a 2.5, anche Viola Cioffi, Mattia Lotti e Lorenzo Schmid, si abbassano a 2.7 Giulia Maistrelli, gli atini Ludovico Cestarollo e Nicolò Zampoli, mentre retrocedono a 2.8 Shaka Cristellotti, Mattia Menapace e Nicholas Segarizzi. Le prestazioni positive in A2 con il Ct Trento non sono bastate al bolzanino del Ct Trento Patrick Prader per evitare il declassamento a 2.3. Giù da 3.1 a 3.2 Alessandro Duca, Lorenzo Loro, Claudio Rosini, e Max Riccardi.