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Ct Don Bosco, Friso e Lago in memoria di Roberta

Curiosa la vicenda della famiglia Lago che a Rovigo sforna giovani promesse

di | 21 agosto 2021

Memorial “Roberta Ganzarolli” al Ct Don Bosco con un torneo di terza categoria. Nel tabellone femminile ha avuto la meglio la 3.4 Irene Friso (Tc San Paolo), testa di serie numero tre, sulla numero uno Sofia Mioni (Feriole Montecchia) per 60 61 in una finale a senso unico. Adele Montagnini ed Elena Lago le due semifinaliste. Nota positiva per il circolo ospitante la buona prova delle due sue atlete di punta Silvia Merlin, arrivata bene ai quarti di finale ed Elena Lago, che dopo aver vinto in giro per il mondo alcuni campionati mondiali di pattinaggio, è tornata quest’anno all’amore di quando era bambina, dimostrando che il talento c’è, ed è passata in alcuni mesi da nc a 4.1, classifica che le va pure stretta.

Nel tabellone maschile con 75 iscritti Pietro Lago (Ct Don Bosco) si è liberato per 60 63 di Filippo Mioni (Green Garden). In semifinale Andjelic ha ceduto per 61 62 a Lago, mentre Borisov ha perso con Mioni per 63 46 12/10.

Anche qui c’è stato spazio per guadagnare un po’ di gloria per alcuni portacolori di casa, soprattutto nel tabellone di qualificazione di quarta categoria dove Lorenzo Galuppi, Giacomo Zanetti e il giovanissimo Filippo Bergamin si sono resi protagonisti di ottime prestazioni, senza ovviamente dimenticare che il portacolori locale Pietro Lago ha centrato il bersaglio grosso.

Vanno spese sicuramente due parole anche per Pietro, fratello di Elena, anche lui tornato quest’anno, causa pandemia a giocare a tennis. Pietro ha vent’anni ed è un giocatore professionista di hockey su prato, gioca con la nazionale italiana, ma la sua attività di club la svolge prevalentemente all’estero, dove da inizio pandemia tutto si è fermato o è diventato complicato, questo lo ha fatto rientrare a casa e riprendere in mano la racchetta che da anni aveva lasciato. Anche lui da 4.3 nel giro di pochi mesi è 3.1 ma la seconda categoria è alla portata.

Evidentemente c’è qualcosa di genetico nei Lago per il tennis…e pensare che il “tennista vero” in famiglia è il terzo fratello Tommaso, maestro e con miglior classifica 2.3.

L’aspetto sportivo è però quello minore quando parliamo di un evento che ha come obiettivo principale il rivivere il ricordo di una ragazzina pure lei speciale, Roberta, che con questo torneo continua a correre sui campi che sono casa sua.

“E’ un impegno che ci siamo presi - ha ricordato il presidente del Don Bosco Gianluca Nardi, commosso, durante la premiazione - quello di avere un momento per ritrovarci a salutare Roberta, tramite un evento e cercando di renderlo sempre migliore, ogni anno di più”.

Alle premiazioni è intervenuto anche il delegato provinciale Massimo Borgato.

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