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Cinà, quarti in doppio e una promessa: “Durante l’anno si vedranno tutti i miei miglioramenti”

Il siciliano gioca al fianco del giapponese Sakamoto: “E’ un bravissimo ragazzo, di poche parole… ci divertiamo molto insieme”

di | 23 gennaio 2024

Federico Cinà (foto Getty Images)

Federico Cinà (foto Getty Images)

La promessa del tennis italiano + la promessa del tennis giapponese = il futuro del tennis mondiale.  Palli e Saka si muovono rapidi sotto il sole di Melbourne, si lamentano, qualcosa oggi non funziona, ma alla fine con tutto il talento e la pazienza dei predestinati si sono assicurati il posto tra i migliori otto agli Australian Open junior

Federico Cinà e Rei Sakamoto, coppia numero 1 del seeding, giocano insieme da circa un anno, parlano poco, si capiscono al volo e soprattutto si divertono: “Io e Saka ci conosciamo molto bene – racconta Federico – , è un bravissimo ragazzo, di poche parole…. anche io non parlo molto... diciamo che in generale sul nostro campo si parla poco!”, aggiunge con un sorriso.  

Hanno staccato il pass per i quarti di finale del torneo aussie: “Oggi è stata molto dura – racconta Pallino - , siamo i numero 1 e la partita poteva risultare semplice, ma siamo scesi in campo un po’ spenti, abbiamo preso subito un break e abbiamo perso il set. Da quel momento però siamo stati bravissimi a non buttarci giù e a rimanere attaccati a tutti i punti”. 

La sua seconda partecipazione (da giocatore) agli Australian Open era iniziata in salita, sconfitto -da numero 1 del seeding- nel primo turno del tabellone di singolare: “C’erano tante aspettative – ammette – e molte e me le sono messe anche da solo. Avevo fatto un’ottima preparazione e non vedevo l’ora di venire qui a giocare. Mi spiace, non è andata come volevo, ma sono certo che durante l’anno si vedranno tutti i miei miglioramenti”. 

Federico Cinà e Rei Sakamoto in azione

Classe 2007, numero 5 del ranking ITF junior, Cinà da piccolissimo aveva avuto l’opportunità di vivere l’esperienza australiana con papà Francesco, all’epoca allenatore di Roberta Vinci: “Ricordo molto bene quella prima volta – ricorda –  , ci portarono a far vedere tutti gli animali, koala, canguri, serpenti… è bellissimo essere di nuovo qui, ovviamente ora viverla da giocatore è un’esperienza del tutto diversa”. 

Cinà è la ‘punta di diamante’ di un numeroso e promettente gruppo azzurro che in questo AO si è presentato con un totale di quattro ragazzi e tre ragazze nei main draw di singolare: “E’ un bel gruppo – dice - , siamo molto uniti, ci divertiamo e ci sosteniamo. La sera passiamo un po’ di tempo insieme, cenbiamo tutti insieme e nella players lounge ci sfidiamo ai videogame, ci sono quelli con le macchine da corsa. Chi vince? Di solito io”.  

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