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È la 'palestra dei campioni' per eccellenza e mai appellativo è stato più azzeccato. Perché il Trofeo Bonfiglio, nei suoi 63 anni di vita, ha ospitato l’eccellenza del tennis mondiale e ha tenuto a battesimo anche i campioni di Coppa Davis che, proprio dai campi di via Arimondi, hanno preso la rincorsa per conquistare l'Insalatiera d’argento
di Max Grassi | 13 maggio 2024
Che il tennis italiano stia vivendo una clamorosa età dell’oro è sotto gli occhi di tutti. Un prestigio che riempie di orgoglio e che, giustamente, è stato celebrato in più sedi. Come durante il “Trophy Tour” voluto dalla Federazione Italiana Tennis e Padel che sta portando ancora oggi, a sei mesi dal successo azzurro in Coppa Davis, la preziosa Insalatiera in tutte le sedi che hanno ospitato un incontro della competizione. Uno dei momenti più alti si è avuto – e non poteva essere diversamente – quando il trofeo, inseguito dal tennis azzurro per 47 anni dopo il primo storico successo in Cile, è approdato al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa.
Lo storico circolo milanese, che ha da poco festeggiato i 130 anni di storia, ne ha addirittura sette in più della più importante competizione mondiale a squadre, nata nel 1900. Il legame che unisce il club meneghino a questo evento è profondo e viene da lontano. Precisamente dai ventuno incontri (il bilancio è di 16 vittorie e 5 sconfitte) che il circolo di via Arimondi ha avuto l’onore di ospitare con regolarità dal 1928, quando l’Italia superò la Cecoslovacchia, fino al 1965, nel match vinto contro il Brasile grazie a Nicola Pietrangeli, Giuseppe Merlo e Giordano Maioli.
Come è possibile ammirare da alcuni filmati di repertorio, ogni incontro giocato a Milano è stato a suo modo epico. Come ad esempio quello del 1952, anno d’esordio in Davis del leggendario Fausto Gardini, che quell’anno insieme ai compagni Gianni Cucelli e Marcello del Bello portò l’Italia a vincere la selezione europea di Coppa Davis. Vedere il prestigioso 'Campo tribuna' colmo di tifosi e appassionati, emoziona e ci ricorda quanto il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa sia da sempre un concentrato di eccellenze: oggi come allora.
Il trofeo vinto a Malaga da Jannik Sinner, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli, oltre all’inestimabile valore sportivo, racchiude in sé anche un’occasione unica per sentirsi davvero partecipi di un successo che non è stato soltanto dei tennisti in questione e del loro capitano Filippo Volandri, ma di tutti gli italiani.
E non è certo un caso che quattro azzurri su cinque siano stati protagonisti, ancora giovanissimi, proprio al Trofeo Bonfiglio, un torneo unico che da sempre ha nel suo dna la capacità di scovare i campioni di domani.