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Le medaglie del tennis a Notti Olimpiche su Rai2

In collegamento da Parigi con Simona Rolandi da Casa Italia ospiti la nuotatrice Simona Quadarella, Paolo Canè e i tre medagliati del tennis: Sara Errani, Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti

04 agosto 2024

Un bottino storico per il tennis tricolore quello ai Giochi di Parigi 2024: un oro ed un bronzo ad esattamente cento anni di distanza dalla prima medaglia italiana del tennis (Uberto de Morpurgo, bronzo a Parigi 1924). E a “Notti Olimpiche” in collegamento da Parigi con Simona Rolandi da Casa Italia insieme alla nuotatrice Simona Quadarella e a Paolo, sono intervenuti i tre medagliati del tennis: Sara Errani, Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti

La prima medaglia dopo 100 anni è stata il bronzo conquistato sabato da Musetti: “Con Auger-Aliassime è stato un match difficile soprattutto perché ho dovuto resettare la sconfitta contro Nole - racconta -. E’ qualcosa che ho fatto fatica a fare perché si sentiva la stanchezza arretrata e non ero così lucido mentalmente. Non sono riuscito a mantenere la calma in certi momenti, è affiorato il mio nervosismo che è un po’ il mio limite. Però devo dire che ieri specialmente al terzo ho scavato al fondo per trovare le energie per farcela”.

Come resistere ad un selfie sul podio Olimpico? Non si può! E Musetti (bronzo) immortala Djokovic (oro) e Alcaraz (argento) - (foto Getty Images)

“Un’emozione grandissima riportare alle Olimpiadi il tennis maschile a questi livelli - aggiunge -: credo di non essere stato mai così emozionato come oggi. Stare sopra quel podio accanto a …due ‘alieni’ li definirei, come Djokovic ed Alcaraz: scherzando con il presidente Binaghi ho detto ‘ho vinto l’oro degli esseri umani’ perché si è visto il livello che sono stati capaci di esprimere loro in questa finale. Però questo mi dà molta fiducia per il resto della stagione e per il prosieguo della mia carriera: per cercare di avvicinarmi il più possibile a loro livello”.

Se sabato Sara e Jasmine erano in tribuna a tifare per il carrarino oggi i ruoli si sono invertiti: “Ero un po’ più tranquillo perché sapevo che andavo solo a ritirare la medaglia. Ho avuto il piacere e l’onore di tifare per loro e di supportarle fin dal primo momento. Vederle vincere l’oro è stato qualcosa di davvero importante. Sono veramente felice per loro”.

Già, le ragazze d’oro: Sara Errani e Jasmine Paolini. “Grazie ‘Muso’: ieri sei stato pazzesco, quindi bravo anche tu – esordisce Sara -. Noi siamo felicissime: per me è il sogno di una vita. Vincere questa medaglia è stato qualcosa di indescrivibile, non potrei essere più felice”.

“Io provo tanta gioia non solo per me ma anche per loro - aggiunge Jasmine -. E’ stata una settimana pazzesca: per il tennis italiano sono arrivate tre medaglie in un Olimpiade ed è una cosa fantastica. Sono davvero contenta”.

Il podio del doppio femminile ai Giochi di Parigi 2024 (foto Getty Images)

Un primo set da incubo e poi la svolta: “Sicuramente abbiamo cambiato un pochino la tattica - racconta Errani -. Nel primo gioco del secondo set io ho cercato di rimanere a fondo e di non andare subito a rete. Comunque però finito il primo set ci siamo dette al cambio campo di cercare di godercela un pochino, di rilassarci ed anche di divertirci perché c’era davvero tanta tensione e non riuscivamo tanto ad esprimerci. Quindi ho cercato di fare questo discorso, di tranquillizzarci e infatti qualche punto dopo abbiamo anche riso un paio di volte. E questo ci ha aiutato un po’ a smorzare la tensione”.

Errani ha dimostrato tutte le sue doti di regina del doppio, con alcune giocate davvero incredibili: “C’era bisogno di un cambio di fare qualcosa di diverso - dice -. Alla fine le abbiamo fatte un po’ pensare ed è girata la partita. Anche tatticamente era importante cambiare qualcosa”. Un sodalizio, vincente, iniziato quattordici mesi fa: “Proprio l’anno scorso qui a Parigi dopo il torneo le ho chiesto se volevamo provarci a qualificarci per queste Olimpiadi - racconta ancora Sara -. Mi ha detto di sì e da lì abbiamo iniziato a giocare insieme il più possibile, per tante settimane e siamo migliorate torneo dopo torneo. Abbiamo avuto tante soddisfazioni ed un po’ alla volta abbiamo trovato i nostri meccanismi, i nostri schemi per giocare ed eccoci qua con questa medaglia al collo”.

“E’ stato un anno veramente molto buono per me - sottolinea Jas, finalista al Roland Garros e a Wimbledon - ma questa medaglia ha un sapore un pochino diverso. Perché credo che per ogni atleta avere la medaglia olimpica al collo sia l’aspirazione più grande. Ed esserci riuscita oggi qua è qualcosa di pazzesco: quindi sono veramente, veramente contenta. Sentire l’inno sul podio abbracciate è stato un momento incredibile come vedere cantare tutto il team. Credo le lo ricorderemo per sempre”.

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