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Il tennista romano, reduce da un'intensa preparazione invernale, è il nuovo re di Antalya: dopo una settimana da urlo, ecco i titoli in singolare e in doppio
di Lorenzo Andreoli | 23 gennaio 2021
Una doppietta, per inaugurare al meglio la stagione e programmare con il giusto slancio l’anno che verrà. Dopo una lunga preparazione invernale, Daniele Minighini mette le mani sui primi trofei dell’anno. Sulla terra rossa di Antalya (Grado 3), in Turchia, il tennista capitolino ha superato in rimonta il palermitano Gabriele Piraino con il punteggio di 1-6 7-5 6-4, dopo aver condiviso con lui la gioia per il trionfo in doppio.
“Sono felicissimo che questa settimana si sia conclusa nel migliore dei modi – le parole di un raggiante Minighini – ma la mia testa è già proiettata al futuro. Sette giorni lunghi, intensi, al termine dei quali onestamente non pensavo di poter alzare al cielo ben due trofei. Ci credevo, ci credo sempre. Poi, però, occorre che diversi fattori si incastrino al meglio per potersi tradurre in un risultato importante. Nei tornei Grado 3 il livello dei partecipanti inizia ad essere alto e sapevo che avrei dovuto affrontare sfide particolarmente complesse. Erano molte settimane che non giocavo match “ufficiali” e penso di essere stato bravo nello sfruttare al meglio i primi turni per adattarmi alla superficie e alle condizioni atmosferiche. Giorno dopo giorno, match dopo match, ho iniziato a sentirmi sempre più carico. Entrare in partita è la chiave per affrontare al meglio tutte le competizioni. Ho lottato contro il vento e contro me stesso, senza mai perdere la calma e la concentrazione. Gran parte della mia soddisfazione deriva proprio da questi aspetti”. Un torneo in cui il destino del giovane tennista romano si è incrociato a 360° con quello dell’amico e rivale Gabriele Piraino. “Con Gabriele ci conosciamo da tanti anni, non è stato facile tenere a bada le emozioni. É un bravissimo ragazzo e soprattutto gioca molto bene a tennis. Come si evince dal risultato è partito meglio di me, poi per fortuna sono riuscito a riprendermi e a mettere in campo tutto il mio tennis. Il titolo in doppio ce lo ricorderemo a lungo, era la prima volta che giocavamo insieme”.
“Dopo tre mesi di allenamento abbiamo deciso di giocare il torneo di Antalya – commenta Cristiano Minighini, papà e coach di Daniele – tornando all’estero con tutte le paure e le preoccupazioni del caso. Questa settimana è stata importante per testare la bontà del lavoro svolto nell’ultimo periodo. Daniele è cresciuto partita dopo partita. Ciò che mi ha positivamente sorpreso non sono tanto i picchi, quanto la continuità di rendimento che ha mantenuto nelle ultime tre sfide. Ha gestito le situazioni complicate giocando un tennis propositivo, senza paura. Era un aspetto sul quale ci eravamo concentrati molto durante la preparazione invernale. Non pensavamo di vincere ma è evidente che abbiamo preso la direzione giusta”.