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Gallo e Broccatelli: "Debutto internazionale sarà grande esperienza"

I campioni regionali di 2° categoria si raccontano alla vigilia della loro "prima volta" internazionale nel FIP Rise di Villa Pamphili

di | 24 marzo 2021

Luca Gallo e Valerio Broccatelli

Luca Gallo e Valerio Broccatelli

Dopo essere stati protagonisti nella promozione in Serie A dell’EUR Paddle Club, Luca Gallo e Valerio Broccatelli sono pronti per il debutto a livello internazionale. I due giocatori, da questa stagione tesserati al CT Eur, saranno ai nastri di partenza del torneo FIP Rise di Villa Pamphili. L’evento del Cupra FIP Tour si svolgerà nella capitale da mercoledì 24 a domenica 28 marzo, a competere saranno trecento atleti tra evento maschile e femminile. “Giochiamo insieme dall’inizio, a livello italiano probabilmente siamo una delle coppie più longeve - esordisce Broccatelli presentando la coppia -. Tolte rare occasioni abbiamo sempre giocato insieme e ci siamo tolti anche buone soddisfazioni come la vittoria dei campionati regionali di 2° categoria del Lazio e la vittoria del campionato di Serie B con l’EUR Paddle Club, anche se il circolo per il prossimo anno purtroppo non si è iscritto alla Serie A”.

Pronto e motivato per l’impegno di Villa Pamphili, Luca Gallo non si trova però all’esordio assoluto in un torneo di caratura internazionale: “In passato ho giocato una manifestazione con Alessandro Tinti, nostro amico storico che conosciamo dai tempi in cui giocavamo a tennis. Con Valerio però sarà la prima volta - conferma Luca -. Debutteremo contro dei qualificati, ma abbiamo visto i nomi del tabellone di qualificazione e sappiamo che ci saranno delle belle coppie. In caso di successo poi giocheremo contro due spagnoli, collocati alla posizione numero tre del seeding e ci aspettiamo possano essere molto forti”. I due azzurri non sono però spaventati dalla sfida, ma sono pronti a confrontarsi contro atleti di spessore, come evidenzia Valerio. “Ci confronteremo contro giocatori stranieri davanti a noi nell’approccio e nello sviluppo al gioco. Queste esperienze a prescindere dal risultato ti lasciano sempre qualcosa e per quanto riguarda il campo non abbiamo particolari aspettative, ma ragioniamo di partita in partita”. 

Nella loro avventura, Luca e Valerio si sono presto scoperti atleti complementari come si evince dai loro profili tecnici: “Sono considerato un discreto giocatore di difesa, mentre in fase d’attacco forse potrei essere più incisivo. Io e Valerio riusciamo però ad interagire a meraviglia e ognuno di noi ha ritagliato la sua funzione in campo sulla base di quello che l’altro riusciva a fare un po’ meglio”. Il pensiero di Gallo, subito seguito dalla conferma del compagno: “Mi reputo un giocatore estroso, gioco a sinistra del campo e ammetto che mi diverte anche fare la bella giocata come possono essere por 3, por 4 o la stop volley. Sul piano difensivo devo sicuramente migliorare, mentre offensivamente il mio colpo migliore è la vibora”.

“Nelle ultime stagioni i nostri risultati sono stati abbastanza soddisfacenti, abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. Ci siamo qualificati tante volte nei tabelloni di prima categoria, ma poi lì forse non siamo riusciti a vincere molto. Gallo fa il punto della situazione sulla coppia, capace in ogni modo di affermarsi ad un livello di 2° categoria alta nelle ultime stagioni. In ottica di una futura crescita si esprime anche Broccatelli che approfondisce l’analisi: “Dobbiamo salire un gradino, ma non tanto dal punto di vista tecnico dato che abbiamo battuto o portato al terzo dei prima categoria. Per lo step in più dobbiamo cambiare approccio e forse dobbiamo affrontare il padel più come una professione, questo probabilmente è richiesto per il livello al quale siamo ora”. Un passo impegnativo da fare per due atleti che allo stesso tempo svolgono attività professionali: “Sicuramente possiamo fare qualcosa in più ma compatibilmente ai nostri impegni lavorativi e di vita. Possiamo fare una programmazione più mirata ma il discorso di fondo è che in Italia il movimento sta crescendo tanto ma anche i più forti hanno ancora la necessità di abbinare la loro professione al mestiere di giocatore, anche per necessità economiche”. Conclude Valerio, con la speranza che la crescita del movimento azzurro possa proseguire spedita aumentando le prospettive di tutte le coppie italiane. Altrettanto impegnato è Luca Gallo che svolge l’attività di maestro: “Insegnando è normale perdere un po’ di smalto in campo, la reattività ne risente e ad ogni modo perdi tanto tempo perché le ore che dedichi all’insegnamento non puoi usarle per allenarti. C’è questo limite ma noi negli ultimi anni abbiamo già provato ad insidiarci in un discorso di prima categoria anche se non ci siamo andati abbastanza vicino, ma con un po’ di sforzo a livello di costanza potremmo raggiungere questo obiettivo ambizioso”.

 

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