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"Tennis a casa": l'antivirus da usare in quarantena

L'istituto Superiore di Formazione "Roberto Lombardi" e la Federtennis lanciano il progetto rivolto ai bambini delle scuole tennis per non smettere di allenarsi anche in questi giorni. Video dei maestri da eseguire tra le mura domestiche

di | 11 marzo 2020

Premiazione

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L’Italia è paralizzata, ostaggio di un nemico invisibile quanto subdolo. Stravolte le nostre abitudini, la quotidianità azzerata, crollate tante certezze. Si guarda al 3 aprile come all’alba di un possibile nuovo inizio. Data in cui, si spera, ci possa essere un graduale ritorno alla normalità. Intanto si cercano soluzioni a distanza per non arrendersi supinamente al rischio di contagio. Smart working è diventato l’antivirus per eccellenza, mentre la scuola, ove possibile, si converte all’e-learning.

Basta meno, molto meno, per tenere accesa la passione dei più piccoli per il tennis. Servono una racchetta e una pallina. “La Nazione è ferma ma il tennis non è sconfitto. I bambini delle scuole tennis possono giocare a casa” spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”. L’Istituto e la Federtennis propongono il “Tennis a casa”, progetto per mettere nelle condizioni i bambini di poter fare degli esercizi di familiarizzazione alla racchetta, continuando a stimolare determinate capacità anche tra le mura domestiche. “Prendiamo spunto da Jannick Sinner – continua Dell’Edera – che qualche tempo fa ci raccontava coma a casa si allenava contro il muro con racchetta e pallina con esercizi di precisione per provare ad accendere e spegnere la luce. L’input migliore per affrontare questo momento ce lo ha dato lui”.


PASSAPORTO DIDATTICO "I LOVE TENNIS"

L’invito della Federtennis per i bambini neofiti, ma anche per quelli che hanno già sviluppato buone qualità è utilizzare muro, racchetta e pallina per continuare a non perdere quelle capacità che sono determinanti. Una sorta di scuola tennis a casa, con l’invito a tutti gli insegnanti di produrre dei video da condividere anche su whatsapp o nei gruppi dei genitori, organizzati per livelli crescenti, fino ad arrivare a trip challenge video per agonisti. L’idea è di proporre esercizi settimanali tramite video per poter continuare ad allenarsi. Questo l’input che l’Istituto dà alle 2000 scuole tennis italiane e ai 140 mila tesserati under del movimento per far sì che il tennis non esca sconfitto da questo momento. Sul passaporto didattico “I Love Tennis” già figurano 10 esercizi da fare a casa per i bambini delle scuole tennis. 
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IL MURO COME MAESTRO

“Così come sul campo nei momenti di difficoltà i giocatori tirano fuori il meglio di sé, questo è il momento in cui tutti gli insegnanti e l’intero movimento non deve fermarsi, deve continuare a giocare a tennis a casa. Non vediamo l’ora di poter tornare sui campi da tennis, al Foro Italico, ai centri federali estivi, tornare nelle scuole tennis. Queste 2-3 settimane vanno affrontate con positività, così come il tennis insegna“ è l’esortazione di Dell’Edera. Quel legame forte tra i circoli, gli insegnanti e i ragazzi deve continuare a vivere. L’imperativo è abbattere quella barriera virtuale che le norme attuali stanno imponendo a 360 gradi per venire fuori dall’emergenza sanitaria. “Il muro è il miglior insegnante, perché rimanda indietro la pallina sempre allo stesso modo” si è sempre detto. E allora diamoci dentro.
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