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L'istituto Superiore di Formazione "Roberto Lombardi" e la Federtennis lanciano il progetto rivolto ai bambini delle scuole tennis per non smettere di allenarsi anche in questi giorni. Video dei maestri da eseguire tra le mura domestiche
di Stefano Izzo | 11 marzo 2020
L’Italia è paralizzata, ostaggio di un nemico invisibile quanto subdolo. Stravolte le nostre abitudini, la quotidianità azzerata, crollate tante certezze. Si guarda al 3 aprile come all’alba di un possibile nuovo inizio. Data in cui, si spera, ci possa essere un graduale ritorno alla normalità. Intanto si cercano soluzioni a distanza per non arrendersi supinamente al rischio di contagio. Smart working è diventato l’antivirus per eccellenza, mentre la scuola, ove possibile, si converte all’e-learning.
Basta meno, molto meno, per tenere accesa la passione dei più piccoli per il tennis. Servono una racchetta e una pallina. “La Nazione è ferma ma il tennis non è sconfitto. I bambini delle scuole tennis possono giocare a casa” spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”. L’Istituto e la Federtennis propongono il “Tennis a casa”, progetto per mettere nelle condizioni i bambini di poter fare degli esercizi di familiarizzazione alla racchetta, continuando a stimolare determinate capacità anche tra le mura domestiche. “Prendiamo spunto da Jannick Sinner – continua Dell’Edera – che qualche tempo fa ci raccontava coma a casa si allenava contro il muro con racchetta e pallina con esercizi di precisione per provare ad accendere e spegnere la luce. L’input migliore per affrontare questo momento ce lo ha dato lui”.