
Chiudi
Da domani i prima e seconda categoria di tennis, padel e beach tennis si possono allenare, seguendo le disposizioni di sicurezza, su tutto il territorio nazionale. In base all'Ordinanza del 2 maggio della Regione Sardegna possono giocare tutti i tesserati e riaprire i circoli
03 maggio 2020
E’ ormai noto che, in ottemperanza a quanto indicato dal DPCM dello scorso 26 aprile, da lunedì 4 maggio su tutto il territorio nazionale potranno tornare ad allenarsi tutti i giocatori tesserati presso la Federazione Italiana Tennis che abbiano una classifica di prima e seconda categoria nelle tre discipline del Tennis, del Padel e del Beach Tennis.
Il permesso sarà esteso ai tennisti Under 16, 14 e 12 di interesse nazionale convocati nei CPA (Centri Periferici d’Allenamento) della FIT e ai più forti atleti italiani che praticano il Tennis in Carrozzina.
Tutti saranno tenuti ad osservare scrupolosamente, sia fuori sia dentro al campo di gioco, le disposizioni emesse dalle Pubbliche Autorità per contrastare la pandemia da coronavirus, e a rispettare durante gli allenamenti comportamenti e pratiche che - nonostante il Tennis figuri al primo posto nell’elenco degli sport più sicuri stilato dal Politecnico di Torino su incarico del Coni - eliminino del tutto il rischio di contagio.
Ci sono però ci sono però Ordinanze Regionali che hanno ampliato a livello locale le possibilità di giocare a tennis e di far ripartire l’attività dei centri sportivi.
E’ il caso della Regione autonoma della Sardegna che, con l’ordinanza n.20 del 2 maggio 2002, firmata dal Presidente Christian Solinas, consente “sul territorio regionale gli sport individuali all’aria aperta (golf, tiro al piattello, atletica, equitazione, tiro a segno, vela, tennis e simili) nell’ambito dei rispettivi centri sportivi, che dovranno garantire il rispetto di turnazioni tali da impedire il contemporaneo accesso di atleti alle strutture, il loro contatto o la fruizione promiscua di spogliatoi, bagni, docce o spazi comuni al chiuso”.
Centri sportivi che dunque potranno riprendere la loro attività ovviamente nel rispetto di una serie di norme: “I centri sportivi per sport individuali all’aria aperta, in caso di apertura, dovranno garantire altresì la costante igienizzazione e sanificazione degli ambienti al chiuso ed in particolare di spogliatoi, bagni e docce dopo ciascun utilizzo. È fatto divieto assoluto di somministrare alimenti e bevande all’interno di tali centri sportivi”.
Il testo completo dell'Ordinanza della Regione autonoma della Sardegna del 2 maggio 2020