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6 milioni di euro per Racchette in classe: “Obiettivo 400.000 ragazzi”

Lunedì 30 gennaio aprono le iscrizioni al progetto promozionale di punta della FITP, rivolto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ma anche agli affiliati che intendono adottarne uno. Di nuovo ingente l’investimento federale, per kit didattici, contributi ai club e anche borse di studio da offrire ai giovani dalle spiccate doti atletiche

28 gennaio 2023

Per la nuova edizione del progetto Racchette in Classe, nato nel 2014 e da allora diventato sempre più prezioso in ambito promozionale ma anche tecnico, la Federazione Italiana Tennis e Padel ha voluto fare le cose in grande. Per il progetto targato 2023, le cui iscrizioni saranno aperte da lunedì 30 gennaio, il consiglio federale dello scorso 21 dicembre ha deliberato la bellezza di 6 milioni di euro, fra kit didattici, contributi ai club per i tesseramenti dei ragazzini e adeguamento delle strutture, oltre a borse di studio per i giovani più portati dal punto di vista motorio.

“Come da tradizione – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” – anche in questa edizione di Racchette in Classe promuoveremo tennis, padel, beach tennis e anche tennis tavolo, grazie alla forte sinergia con la FITeT e anche con Kinder Ferrero, che sostiene il progetto di alfabetizzazione motoria chiamato Joy of Moving. L’obiettivo è di arrivare a coinvolgere 400.000 ragazzi da tutta Italia, di istituti scolastici di ogni ordine e grado”.

Già, perché dal 2022 il percorso è stato esteso anche alle scuole secondarie di secondo grado (le superiori), con la creazione di tre progettualità diverse. C’è il progetto Kids per le scuole primarie, con mini tennis, mini padel e mini tennis tavolo; il progetto Junior per le scuole secondarie di primo grado e il progetto Pro per le superiori.

Come già nelle scorse edizioni, tutti i progetti Racchette in classe prevedono tre fasi differenti. La prima da svolgere in ambito curricolare, all’interno dell’orario scolastico. Per ogni classe sono previste 8 strutture di lezione: il periodo previsto va da marzo a maggio, ma qualora non fosse possibile rispettare i termini, in un’ottica di continuità didattica è possibile completare il percorso alla ripresa dopo la pausa estiva, da settembre a novembre. È poi prevista una seconda fase extracurricolare di sette lezioni, da svolgere al club, in orari definiti in accordo fra gli insegnanti della scuola tennis riconosciuta e il dirigente scolastico, con grande flessibilità sui mesi di svolgimento.

Infine, il progetto di completerà con una festa regionale o nazionale, iniziative che hanno già riscosso un enorme successo nelle scorse edizioni. “Ancora non abbiamo individuato la prossima sede – continua Dell’Edera –, ma sicuramente ne troveremo una adeguata per coinvolgere a dovere tutte le 20 regioni d’Italia. Potrà essere al Foro Italico durante gli Internazionali d’Italia, o magari a settembre a Bologna, in occasione dei girone delle Davis Cup Finals che vedrà impegnata anche la nostra nazionale”.

“Il progetto – continua Dell’Edera – sarà approvato nei prossimi giorni dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ma a prescindere da ciò le iscrizioni aprono lunedì 29 gennaio e rimarranno aperte per l’intero mese di febbraio, fino a martedì 28”.

Le modalità di iscrizione al progetto, aperto a tutti gli affiliati FITP con una scuola riconosciuta di tennis, padel o beach tennis, sono di tre tipi. “La prima – spiega ancora il direttore dell’ISF – è per le scuole tennis che hanno già adottato un istituto scolastico. La seconda è riferita ai circoli che desiderano aderire al progetto ma non hanno trovato un istituto scolastico. Sarà il Ministero a darci una mano per capire quali sono gli istituti scolastici limitrofi agli affiliati che intendono partecipare. La terza, invece, è al contrario: qualora ci fossero istituti scolastici che una volta ricevuta l’informativa da parte del ministero intendono partecipare, ma non sono stati contattati da alcun affiliato, sarà la FITP a trovare loro un circolo nelle vicinanze o uno staff adeguato per attivare il progetto, inviando degli insegnanti”.

Come accennato, sono numerosi i benefit che la Federazione offrirà per la partecipazione al progetto. In particolare, oltre a corrispondere agli affiliati un contributo di € 16,00 per ogni bambino tesserato, metterà a completa disposizione dei kit didattici (racchette, palline, rete da mini tennis) da lasciare negli istituti, in modo da consentire la pratica sportiva anche in ambito curriculare, oltre a garantire 300 borse di studio di 500 euro ciascuna (per un investimento complessivo di 150.000 euro) per quei ragazzini che hanno spiccate qualità motorie ma non la possibilità economica di frequentare una scuola riconosciuta di tennis, padel o beach tennis.

“Un’altra peculiarità del progetto che mi piace sottolineare – dice ancora Dell’Edera – è la sua grande inclusività. Queste borse di studio, infatti, saranno a disposizione anche di ragazzini diversamente abili, in modo da dare anche a loro la possibilità di frequentare le nostre scuole tennis, che si stanno specializzando sempre più con competenze adeguate per includere fra gli allievi anche dei bimbi con disabilità. Questa attenzione, presente sin dalle origini del progetto, si è sviluppata a tal punto da portare i migliori giovani interpreti del tennis in carrozzina a partecipare ai raduni tecnici insieme ai coetanei normodotati. È la prova di come questo progetto non si rispecchi solamente nell’avviamento allo sport, ma ci ha permesso di iniziare a individuare anche ragazzi con disabilità dalle spiccate attitudini per il wheelchair tennis, e quindi coinvolgerli nelle attività del settore tecnico”.

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