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Nella stessa settimana, alla New Country Tennis Academy di Bari si sono svolti un raduno nazionale under 10, il torneo Tennis Europe under 12, il corso straordinario per maestro nazionale FITP e anche la visita di una delegazione di Tennis Australia, nel Belpaese per due settimane a studiare il Sistema Italia. L’ennesima prova della capacità (vincente) dell’ISF di unire sinergie e progetti, per una formazione continua
15 settembre 2025
Trasformare ogni occasione in un’opportunità di formazione, condivisione e apprendimento a 360 gradi, per tutti. È da anni una delle mission della Federazione Italiana Tennis e Padel, con innumerevoli dimostrazioni sul campo. L’ultima arriva dalla New Country Tennis Academy di Bari, che in questi giorni ha ospitato la bellezza di quattro eventi differenti, tutti concentrati nella stessa settimana. Una mossa che ha permesso di unire progetti e sinergie, sotto il “tetto” dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”.
Da lunedì a mercoledì, sui campi dell’Academy pugliese si è svolto per la seconda volta nel 2025 un raduno tecnico nazionale di monitoraggio dei migliori ragazzini italiani della categoria under 10, con 16 atleti e 16 atlete impegnati, e con la supervisione del direttore dell’ISF Michelangelo Dell’Edera, oltre che di Luca Sbrascini e Germano Di Mauro, rispettivamente coordinatori del settore under 16 maschile e femminile. Con loro, anche l’altro tecnico Nicola Fantone, oltre ai tecnici del settore under 10 Massimo Valeri, Massimo Nicolini e Maurizio Calcagno, e quelli del settore under 12 Andrea Dalla Giovanna e Pierpaolo Vidiri.
“All’interno del raduno – dice Di Mauro – abbiamo trattato diversi temi interessanti: questi ragazzi sono l’espressione del tennis del futuro e con loro cerchiamo di passare dalla teoria alla pratica, portando in campo tutti i concetti che esprimiamo durante convegni e congressi. Il raduno è stata una preziosa occasione per far passare dei messaggi importanti, e ci ha confermato che siamo sulla strada giusta. I ragazzini e i loro maestri, presenti insieme ai giovani, stanno assorbendo e facendo propri tutti i concetti che andiamo proponendo da tempo, in particolare per quanto riguarda i colpi di inizio gioco come servizio e risposta, ma anche altri temi che svilupperemo sempre di più”.
Oltre ai responsabili del settore tecnico giovanile FITP, il raduno ha messo ragazzini e insegnanti in contatto anche con i consulenti dell’ISF per le varie aree formative: Vito Solazzo per l’area motoria, Gabriele Medri per l’area della fisica e tecnica degli attrezzi, Tommaso Iozzo e Sara Bordo per l’area mentale e della respirazione, Simone Bertino e Massimiliano Brocchi per l’area di acquisizione immagini e video analisi, Roberto Buccoliero per l’area visuo-motoria e Donato Campagnoli per l’area tecnica degli spostamenti, oltre al consulente internazionale dell’area mentale, Lorenzo Beltrame. Più i docenti dell’ISF Rocco Marinuzzi e Gerardo Brescia. “Abbiamo posto grande attenzione a ogni singola area – dice ancora Di Mauro –, creando in tre giorni un percorso formativo molto importante, con un attenzione particolare alla crescita e al miglioramento di ragazzi e maestri”.
Il raduno è stato organizzato alla New Country Tennis Academy negli stessi giorni dell’ormai tradizionale torneo internazionale under 12 del circuito Tennis Europe, che ha visto la partecipazione di atleti da una dozzina di paesi differenti, compresi Australia e Stati Uniti. “Abbiamo voluto legare questi due eventi – spiega Luca Sbrascini – per fare in modo che il torneo desse l’occasione, ai ragazzi partecipanti al raduno, di toccare con mano uno degli obiettivi che devono porsi per il prossimo anno, ossia quello di giocare anche a livello internazionale nel circuito Tennis Europe. Ma non solo: il torneo ha rappresentato anche un’occasione per tutti noi, tecnici coordinatori, responsabili delle varie categorie e consulenti dell’ISF, per incontrare gli insegnanti e i genitori dei ragazzi, e instaurare un dialogo formativo”.
“In più, i genitori dei ragazzi sono stati invitati a un incontro con Lorenzo Beltrame, consulente internazionale dell’area mentale e della performance, che ha analizzato insieme a loro sia gli aspetti positivi sia le eventuali criticità che i genitori possono trovarsi a dover affrontare all’interno del percorso dei propri figli. Dopotutto, il filo conduttore sono sempre gli stessi obiettivi formativi, indipendentemente dal risultato. A noi preme la crescita e il miglioramento nelle varie aree formative, da parte dei ragazzi ma soprattutto dei loro maestri. Puntiamo a fare in modo che da questi incontri si portino a casa un bagaglio d’esperienza che possa diventare loro utile nell’attività di tutti i giorni, nei rispettivi circoli”.
Sempre nella settimana barese è stato organizzato anche un altro evento dell’ISF, un modulo del corso straordinario per la qualifica di maestro nazionale FITP: una sorta di percorso accelerato rivolto a quegli ex giocatori capaci in carriera di raggiungere i primi 600 del mondo in singolare e/o i primi 300 in doppio del ranking ATP, oppure le prime 500 in singolare e/o le prime 200 in doppio del ranking WTA. Un corso che ha coinvolto una ventina di nomi noti del nostro movimento, come l’ex top-100 Salvatore Caruso, Federico Gaio, Martina Di Giuseppe, Cristiana Ferrando e tanti altri.
“Sono stati presenti a Bari – dice ancora Di Mauro – in una duplice veste: sia quella formativa, naturalmente rivolta ad aspetti legati all’insegnamento e al tennis giovanile, sia nel ruolo attivo di tirocinanti. In occasione del raduno hanno collaborato con i tecnici, in campo, mentre nel torneo Tennis Europe sono stati impegnati con un lavoro sulla match analysis. In sostanza, hanno svolto una full immersion specifica sul mondo del tennis under, sia in aula sia in campo, valutando vari aspetti del gioco dei dodicenni”.
A completare il tutto, la presenza a Bari di una nutrita delegazione di Tennis Australia, formata da ben diciotto (!) figure di spessore della federazione oceanica arrivate in Italia per studiare da vicino il successo del nostro sistema tennis. “Ci sono tecnici, preparatori atletici, il responsabile della formazione e quello delle competizioni, ma anche manager, organizzatori, responsabili di match e video analisi e non solo. Hanno voluto incontrare il direttore dell’ISF Michelangelo Dell’Edera, che si è confrontato con loro in maniera costante, ma anche osservare il nostro lavoro sul piano pratico, in campo, durante il raduno e il torneo Tennis Europe”.
“A detta loro, ma anche nostra, si è trattata di una esperienza altamente formativa. Sia nel lavoro in campo, sia in quello svolto in aula, si sono resi conto di come ogni aspetto del Sistema Italia vada a poggiare su basi scientifiche importanti, alla radice dei risultati incredibili che il nostro movimento sta ottenendo. Il fatto che una federazione come Tennis Australia, che vanta una storia importante nella formazione di giocatori e tecnici, così come nell’organizzazione di eventi, abbia deciso di venire a cercare un confronto con noi, ci rende orgogliosi ed è la prova di quanta strada abbiamo fatto”.
E non è finita qua. “Dopo l’esperienza a Bari – dice Sbrascini – il team di Tennis Australia si è trasferito al Napoli Tennis Center di Aldo Russo, per studiare la fase didattica del mini tennis e del perfezionamento. Poi si sposteranno per un paio di giorni al Tennis Team Vianello di Roma, dove abbiamo organizzato per loro un’attività specifica su alto livello e specializzazione. Complessivamente, svolgeranno un percorso completo di due settimane, condividendo con noi tanti aspetti del nostro lavoro”.
A completare il tutto una visita in Vaticano, prima del rientro in Australia con un bagaglio di conoscenze ed esperienze molto più ampio, grazie alla condivisione con quel Sistema Italia che fa sempre più scuola in tutto il mondo. “Se tutti gli eventi in programma a Bari sono andati alla perfezione – chiudono Sbrascini e Di Mauro –, il merito è di un’organizzazione perfetta e della grande collaborazione di tutto lo staff della New Country Tennis Academy: Giovanni Dell’Edera, Giusi Zigrino, Domenico Altomare, Benny Maglio, Roberto Buono e Giuseppe Stano. Ci hanno accolto con estrema cordialità e in una location meravigliosa, messa a nostra completa disposizione. Li ringraziamo di cuore”.