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I CTP diventano CTPE, per una formazione ancora più ricca e mirata

Inaugurata una nuovissima progettualità federale nel settore tecnico under 16: arrivano settimane di sostegno ai ragazzi talentuosi e agli insegnanti che li allenano. “Quando ne hanno bisogno – dice Dell’Edera – la Federazione c’è”. L’esordio del progetto, in occasione del Torneo Avvenire, è stato un successone

19 giugno 2023

Sono esattamente dieci anni che l’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” si occupa anche del settore tecnico under 16. Fra 2010 e 2012 si era preoccupato solamente dell’attività dall’under 14 in giù, mentre dall’anno seguente ha allargato gli orizzonti anche alla fascia d’età superiore, ed è proprio quello uno dei segreti del grande successo del nostro movimento. “All’epoca – dice Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’ISF – per prima cosa decidemmo di fare una analisi di quelle che erano le nostre potenzialità a livello internazionale, per poter poi lavorare allo sviluppo”.

Uno sviluppo diventato enorme, come tangibile nei dati statistici. Nel 2013 gli atleti italiani con ranking ITF under 18, dato che rappresenta lo stato di salute di un movimento, erano 17 a livello maschile, solamente tre dei quali nei primi 500, con Andrea Pellegrino in vetta al gruppo da numero 166 al mondo. Fra le ragazze, invece, le giocatrici con ranking erano 16, 5 delle quali nelle prime 500, con Verena Hofer al comando (138). Oggi, invece, a fine maggio gli italiani nel ranking under 18 erano 115, con 26 top-500 e la 15esima posizione di Federico Bondioli come record. Risultato simile nelle donne: 111 atlete con ranking, 23 nelle prime 500 e Federica Urgesi da top-10.

Dalle analisi fatte nel 2013 – continua Dell’Edera – sono nate sul territorio diverse progettualità, con l’unico obiettivo di avere dei centri tecnici in periferia che fossero di supporto all’attività dei circoli e degli insegnanti con allievi talentuosi. Lo sviluppo di queste progettualità ha aumentato notevolmente la quantità di atleti presenti nei ranking, e poi aumentando la quantità è automaticamente migliorata anche la qualità. I risultati del nostro tennis di vertice ne sono la prova”.

In questi dieci anni, oltre alla nascita dei CAP (centri di aggregazione provinciale, per gli under 10) e dei CPA (acronimo di centri periferici di allenamento: raduni sistematici per under 12-14-16), sono nati anche altri due progetti. “Il primo – spiega Dell’Edera – sono i CTP (centri tecnici periferici, ndr) invernali, inaugurati nel 2016, che hanno dato un impulso straordinario ai numeri analizzati in precedenza. Tuttavia, col passare tempo ci siamo sempre più resi conto che i centri tecnici cosiddetti residenziali stavano diventando anacronistici per diverse ragioni. Pertanto, abbiamo voluto trasformare i CTP in CTPE, centri tecnici periferici estivi: sono settimane tecniche di sostegno ai nostri insegnanti che allenano ragazzi talentuosi, i quali durante il periodo estivo, a causa del notevole aumento dell’attività, possono trovarsi in difficoltà a curare i propri allievi per numerose settimane”.

Pertanto, sulla piattaforma del settore tecnico è stata inserita l’opportunità di offrire a tutti i ragazzi partecipanti ai CPA, 178 in Italia, di scegliere le settimane nelle quali desiderano l’assistenza del settore tecnico FITP, dal 5 giugno al 17 settembre. “Sono proprio loro a deciderlo – precisa Dell’Edera – sulle basi delle loro esigenze. Quando ne hanno bisogno, la Federazione c’è, in qualsiasi momento. Anche la settimana di Ferragosto: tutta l’Italia si ferma, noi no”.

Un altro aspetto da sottolineare è che alcune delle settimane dei CTPE coincidono con i tornei internazionali in programma in Italia. Per esempio, la prima settimana in assoluto ha portato ad avere il CTPE a Milano durante il Torneo Avvenire, uno degli eventi più prestigiosi al mondo per under 14 e 16. Sotto la regia del tecnico e fiduciario Luca Ronzoni, le ragazze sono arrivare domenica al club, hanno usufruito dell’ospitalità del torneo e di un supporto sia tecnico (con lo stesso Ronzoni), sia atletico (con un preparatore fisico) durante l’intero arco della settimana.

In sostanza – dice Ronzoni – abbiamo inserito una settimana di allenamento all’interno di un torneo, naturalmente facendola combaciare con le dinamiche del torneo stesso. Ricordiamoci sempre che il torneo è un mezzo di crescita, non il fine ultimo, quindi vogliamo strutturare un percorso che le ragazze possano portare avanti anche nelle settimane nelle quali non sarà previsto il nostro intervento. Un percorso che riguarda la pianificazione precisa delle giornate, finalizzata al miglioramento. Si parte al mattino, con parte formativa, attivazione, riscaldamento e posture, così da iniziare la giornata in maniera corretta dal punto di vista fisico. Quindi seguono allenamento e incontro, naturalmente preparato a dovere la sera precedente”.

Il valore del progetto è stato subito molto apprezzato e di successo, tanto che due delle ragazze coinvolte sono arrivate in fondo al Torneo Avvenire under 16: Ilary Pistola in finale e Sveva Pieroni in semifinale. In più, era italiana anche una delle altre due semifinaliste (Carla Giambelli), oltre al vincitore maschile Michele Mecarelli e al semifinalista Vito Darderi. Data l’importanza dell’evento è un grande risultato.

All’inizio della settimana i tecnici Luca Ronzoni e Luca Sbrascini hanno convocato in riunione tutti i tecnici italiani presenti a Milano, per ribadire l’importanza del concetto di formazione. “In più – continua Ronzoni – abbiamo scambiato opinioni sul percorso che stiamo proponendo e ci siamo soffermati sulla pianificazione dell’attività di gara annuale. Questa è la fascia d’età nella quale si costruiscono stile di gioco e strategie”.

Un 25% - dice ancora – degli incontri che a questa età si dovrebbero disputare ogni anno, ossia un’ottantina di match di singolare e una quarantina di match di doppio, andrebbero giocati sotto livello, così da provare la responsabilità di dover fare bene. Un altro 50% degli incontri andrebbero giocati a pari livello, per migliorare il proprio gioco, e infine solo un 25% sopra livello. Ogni trimestre un allenatore dovrebbe verificare queste percentuali, ed eventualmente spostare il range. Si tende invece a giocare troppo spesso sopra livello, quindi deresponsabilizzandosi. Sarebbe invece cosa corretta creare i presupposti per vivere certe emozioni, utili alla crescita”.

“Ci teniamo a sottolineare – aggiungono Ronzoni e Germano Di Mauro coordinatore del settore under 16 femminile – che il servizio è stato offerto a tutte le ragazze italiane presenti all’Avvenire. Stiamo cercando di ridare lustro al movimento, e abbiamo trovato da parte degli insegnanti grande disponibilità alla collaborazione col settore tecnico. L’interazione è fondamentale per ottenere risultati sempre più importanti”.

Oltre alla guida tecnica e fisica, all’interno dei CTPE avranno un ruolo fondamentale anche i preparatori mentali. “In più – aggiunge Dell’Edera – quando ce ne sarà la necessità prevediamo di coinvolgere consulenti di altre aree, così da strutturare un processo in grado di aiutare i ragazzi a 360 gradi”. La costruzione dei CTPE vede l’intervento del settore tecnico giovanile e dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” per un totale di 42 settimane tecniche a disposizione dei ragazzi e ragazze under 12-14-16".

L’obiettivo – chiude il direttore dell’ISF – è sempre lo stesso: costruire giocatori universali proponendo formazione sotto tutti gli aspetti: tecnico, tattico, fisico, mentale, medico-sportivo e via dicendo. Ci attende un’attività molto intesa, ma abbiamo la struttura per fare grandi cose”.

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