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Nello scorso fine settimana una delegazione di tecnici dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi” ha tenuto vari interventi nella Coaches Conference di Jeddah, primo simposio internazionale della penisola araba. L’ennesima conferma di come il sistema italiano sia il più apprezzato. Ad applaudirlo anche Rafa: “L’Italia – ha detto – ha conquistato il mondo”
24 dicembre 2024
I successi del tennis italiano fanno invidia all’intero mondo della racchetta, e il Sistema Italia continua a fare scuola. Un percorso di successo che si è arricchito di una nuova tappa importante nello scorso fine settimana, in occasione della Saudi Tennis Federation Coaches Conference di Jeddah (Arabia Saudita), primo simposio internazionale della penisola araba, tenuto in occasione delle Next Gen ATP Finals.
Una delegazione dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, rappresentato dal direttore Michelangelo Dell’Edera e da quattro docenti di diverse aree educative come Rocco Marinuzzi, Simone Bertino, Aldo Russo e Donato Campagnoli, ha tenuto quattro interventi nell’arco dei due giorni di evento, chiuso da niente meno che Rafael Nadal. Ogni “masterclass” del gruppo italiano ha analizzato una tematica specifica: l’organizzazione del Sistema Italia e il cambio di metodologia di insegnamento, la relazione tra i principi didattici e le capacità coordinative speciali, lo sviluppo tattico dal minitennis all’alto livello e infine lo sviluppo della tecnica degli spostamenti durante il percorso formativo. Le presentazioni hanno riscosso un grande successo tra i partecipanti, provenienti da moltissimi paesi, e colpito particolarmente Arij Mutabagani, presidente della Saudi Tennis Federation, la quale ha anticipato l’intenzione di avviare una collaborazione formativa con la FITP, per lo sviluppo del movimento nazionale saudita.
“Questo Simposio – dice Michelangelo Dell’Edera – è nato sulla scia della partecipazione della Federazione araba al nostro Simposio del 2023, al Foro Italico. Prendendo spunto da quanto visto a Roma, e approfittando delle Next Gen ATP Finals, hanno proposto un evento sulla falsariga del nostro, sia dal punto di vista organizzativo sia nel sistema metodologico, decidendo di coinvolgerci direttamente. La nostra Federazione è stata presa come faro di riferimento in tutto il mondo per quanto riguarda l’organizzazione all’avanguardia e la formazione degli insegnanti in continuo aggiornamento. La condivisione di metodologie e obiettivi con le altre federazioni e allenatori è uno dei pilastri fondamentali dell’Istituto, che continua ad aggiornarsi per poter fornire a tutti gli insegnanti italiani nuovi approcci didattici”.
Nelle due giornate della Coaches Conference si sono confrontate la scuola francese, quella britannica e la nostra, con anche altri interventi da parte di docenti del Sudamerica. “Aldo Russo – continua Dell’Edera – ha tenuto un grande intervento sul tema dell’area motoria, così come è stato straordinario quello di Rocco Marinuzzi e Simone Bertino, sull’area strategica e tattica, con il supporto di video analisi e match analysis. Donato Campagnoli ha parlato invece della tecnica degli spostamenti, e poi insieme al sottoscritto anche del percorso didattico formativo proposto sia dall’Istituto sia dal nostro settore tecnico, evidenziando i principi cardine alla base di tutte queste progettualità. Abbiamo anche colto l’occasione per invitare tutti al settimo Simposio Internazionale, a Roma durante l’edizione 2025 degli Internazionali BNL d’Italia”.
In chiusura di Simposio, come detto, l’intervento di Rafael Nadal, diventato a inizio 2024 ambasciatore dello sport saudita. “Nel suo discorso – spiega ancora Dell’Edera – Nadal ha trasmesso a tutti i partecipanti valori e concetti straordinari. E ha esaltato pubblicamente il nostro sistema, dicendo che l’Italia ha conquistato il mondo dal punto di vista sportivo, metodologico e didattico, come dimostrano sia i risultati sportivi, frutto di un duro lavoro lungo 15 anni, sia i contenuti da noi esposti nel corso del Simposio”.
“È stato un piacere ritrovarlo, ricordando con lui il suo primo titolo Challenger vinto nel 2003 a Barletta e anche i dieci trionfi agli Internazionali d’Italia. Rafa resta molto legato a Roma e all’Italia, e noi lo siamo a lui. Gli ho riferito che il nostro presidente Angelo Binaghi lo porta sempre come esempio in ambito sportivo e professionale, per l’evoluzione che ha avuto nel corso della sua carriera, dovuta a una dedizione estrema. Le belle parole di Nadal rappresentano il modo migliore per chiudere una stagione di successi: ne approfitto per augurare buone feste tutti gli insegnanti italiani, e tanta salute per un 2025 che ci vedrà ancora al lavoro per continuare a essere protagonisti”.