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Binaghi alla 'Stampa': "Il rientro di Sinner una dolce complicazione"

In una lunga intervista di Paolo Brusorio su La Stampa il presidente della FITP parla del "piano" per il ritorno in campo del numero uno del mondo ma anche di Musetti top ten e di Roma quinto Slam

02 maggio 2025

Presentazione IBI25 -  Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (foto Sposito/FITP)

Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (foto Sposito/FITP)

Il rientro di Sinner ma non solo. In una lunga intervista di Paolo Brusorio su La Stampa il presidente della FITP Angelo Binaghi parla del gransissimo momento che sta vivendo - oramai da parecchio - il tennis tricolore. A cominciare dal ritorno in campo proprio agli Internazionali BNl d'Italia del numero uno del mondo, che lo scorso anno era stato costretto a dare forfait. "Nel 2024 fu tutto complicato, quest’anno anche, ma almeno è una dolce complicazione. Per noi e per Jannik sarà una bella sfida, lui dovrà gestire anche l’aspetto emozionale ma per come lo conosco saprà come fare" - ha detto Binaghi -. "Ci sentiamo solo quando ci sono problemi. E porca miseria se ne abbiamo avuti nell’ultimo anno, se vedo il suo numero sul cellulare mi vengono i brividi ripensando alle sue ultime chiamate. Invece nessuna nuova, buona nuova. E poi volete mettere, un sardo e un altoatesino non sono proprio il massimo per la comunicazione".

Impatto di palla con il rovescio bimane per Jannik Sinner (Foto Getty Images)

Impatto di palla con il rovescio bimane per Jannik Sinner (Foto Getty Images)

Gestire il ritorno con annesso bagno di folla non sarà semplicissimo. "Premessa: sarà Jannik a scegliere la migliore soluzione per lui e il suo staff, ovviamente. Noi abbiamo solo cercato di garantirgli una soluzione con un minimo di tranquillità e di protezione per poter rendere al meglio in campo - ha precisato il presidente della FITP -. Inimmaginabile vederlo passeggiare per i viali del Foro Italico, vi ricordate l’anno scorso quello che accadde con Nadal quando si affacciò dalla passerella? Off limits per questioni di ordine pubblico. Ho appena visto la nuova players lounge, tra giocatori e i loro staff sarà frequentata da circa mille persone. Io non riuscirei a vivere e forse nemmeno lui. Quindi abbiamo adottato la soluzione studiata con Djokovc, allora numero uno, su richiesta di Marco Panichi che ora è nello staff di Jannik. Cioè, siamo pronti ad ospitarlo nella nostra lounge, dove abbiamo trasformato il mio ufficio nella sua zona relax e gli abbiamo creato una zona riservata per poter pranzare con tutto il suo staff. In questa zona potrà anche accedere con le auto da un ingresso riservato. Per vederlo c’è il campo. Attenzione, non è nulla di speciale, era tutto pronto per lui anche nella passata edizione. E poi, ripeto, se vuole Jannik fa la vita di tutti gli altri tennisti. E io mi ripendo il mio ufficio".

 

 

Sono stati lunghi tre mesi senza Sinner: "L’interesse per il tennis resta altissimo, ma se Jannik non gioca l’entusiasmo diminuisce. Si vede e si sente. Capitò la stessa cosa l’anno scorso quando comunicò il forfait a Roma. Intendiamoci, abbiamo uno squadrone. Musetti, Berrettini, Paolini, Arnaldi che sta tornando. Ma lui è il campione del mondo, il primo nella storia del tennis azzurro. E poi è anche particolare, ha un carattere atipico per un italiano e per questo è ancora più personaggio".

"Jannik ha concesso tre mesi ad Alcaraz e Zverev per poter recuperare, ma si sono complicati la vita. A livello italiano c’era lo spazio perché Musetti e gli altri giovani esplodessero e Berrettini tornasse ad altissimi livelli. E’ andata bene, soprattutto con Musetti che è entrato nella top ten. Berrettini, la Paolini, Cobolli e Darderi sono stati bravi, ma il problema è che siamo stati abituati troppo bene e quindi adesso ci aspettiamo sempre risultati stratosferici".

Un site sempre più grande e affascinante: l'obiettivo è sempre Roma quinto Slam. "Come Sinner, nemmeno noi ci poniamo limiti, ma c’è un monopolio di quattro tornei che dura da 120 anni molto difficile da scalfire - ha sottolineato Binaghi -. Abbiamo risorse, credibilità e entusiasmo per cercare di prendere tutto ciò che è disponibile, per la verità molto poco". 

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