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Il BNL Italy Major Premier Padel è molto più che uno dei quattro eventi di punta del mondo del padel: è il collettore di una serie di attività promosse dal settore tecnico e dall’ISF, rivolte ai più giovani ma anche agli insegnanti, agli amatori e non solo. Così l’evento diventa un’occasione di crescita per l’intero movimento
12 giugno 2025
Al Foro Italico il BNL Italy Major Premier Padel non è solo il torneo dei campioni. Perché proprio come avviene per gli Internazionali BNL d’Italia di tennis, anche nello sport della pala l’evento di punta del panorama nazionale è diventato il collettore di tutta una serie di attività: tecniche, agonistiche, promozionali, formative, di reclutamento e chi più ne ha, più ne metta. Una sorta di festa del padel proposta sin dalla prima edizione e allargata anno dopo anno, verso il grande obiettivo di rendere il padel sempre più popolare, sviluppato e praticato. A tutti i livelli. Grazie alla collaborazione fra il settore tecnico e l’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”, l’attenzione principale è per il mondo dei giovani, bacino sempre più ampio dal quale attingere per costruire i giocatori italiani del futuro.
Passeggiando per Viale delle Olimpiadi, le prime attività che balzano all’occhio sono quelle del Kids Village, con – per la prima volta – tre campi l’uno in fila all’altro, popolati da ragazzini da mattina a sera, con la supervisione dei tecnici federali. “È il frutto – dice Paolo Girella, coordinatore del Sistema Padel per l’ISF – della volontà federale di coinvolgere le scuole padel del territorio, attraverso promozioni dedicate ai loro allievi, così come gli istituti scolastici del Lazio. Malgrado l’anno sia terminato, dunque non è stato possibile invitare le intere classi, molti ragazzini sono comunque venuti a livello individuale, sfruttando l’opportunità di assistere al torneo e di giocare a padel sui campi messi a loro disposizione. Stiamo cercando di attivare sempre di più i vivai e portare il padel verso i più piccoli. I dati ci danno ragione, come dimostra la costante crescita del numero di scuole padel riconosciute: oggi ne abbiamo circa 670, a fronte delle 480 dello scorso anno. Cifre di spessore se pensiamo che una manciata d’anni fa erano 34. Segno che il territorio ha compreso l’importanza di lavorare sui vivai”.
Sempre per i più piccoli (fino a 8 anni) è stata ideata anche la prima edizione degli internazionali di mini padel: si svolgerà nella giornata dedicata alle semifinali del Major, su un campo da dimensioni ridotte che ha attirato la curiosità di tutti. “In più – continua Girella – per gli under 10 abbiamo costruito un torneo-raduno di carattere nazionale, con coppie da tutta Italia e regole sperimentali, come l’utilizzo di palline depressurizzate o racchette dal formato più piccolo o dal peso ridotto. Stiamo sperimentando quelle che diventeranno le regole della nuova categoria under 10 del circuito regionale giovanile, che lanceremo il prossimo anno”.
A proposito di circuito regionale: nella settimana del BNL Italy Major Premier Padel il Foro Italico ha accolto anche la Tappa de oro, l’unica di carattere nazionale, con punteggi doppi e quasi 300 iscritti da tutta Italia, fra under 12, 14, 16 e 18. Ma c’è stato ancora una volta spazio anche per l’attività internazionale, grazie al circuito FIP Promises. “Sono numerose le tappe che si giocano in Italia nel corso della stagione – spiega invece Ludovico Pisani, coordinatore del settore tecnico nazionale giovanile –, e questa è la più importante. Sono in arrivo ragazzi da Egitto, Paesi Bassi, Spagna e Argentina, oltre naturalmente a tutti i giovani dai 12 ai 18 anni osservati dalla FITP, invitati a partecipare. Si tratta di ragazzi promettenti che dalla Federazione ricevono contributi per allenamenti e tornei, e praticano il padel a livello agonistico partecipando a vari tornei internazionali giovanili in giro per il mondo. La nostra è una lista aperta, aggiornata ogni tre mesi col costante inserimento di nuovi nomi, per allargare la base”.
Sempre per i giovani, al Foro Italico è stato organizzato anche un raduno under 12 che ha coinvolto sedici ragazzi in tutto: 10 maschi e 6 femmine. “È la prima volta – dice ancora Pisani – che apriamo a un raduno nazionale della categoria, il tutto per provare ad abbassare l’età media, come dimostrano anche le iniziative per under 8 e under 10. Visto che a livello internazionale l’attività juniores parte dall’under 14, stiamo provando a partire in anticipo, in modo da compensare più velocemente lo svantaggio che abbiamo nei confronti di nazioni come Spagna e Argentina, nelle quali si gioca da molto più tempo che in Italia. Per 4 giorni, i 16 ragazzi sono stati invitati a Foro Italico, ma non da soli, bensì coi loro tecnici. È un modo per formare e aggiornare anche loro, che poi seguono i ragazzini nella quotidianità”.
Proprio la formazione è un altro dei punti cardine per i quali la settimana del Major riveste un ruolo molto importante. Infatti, una cinquantina di tirocinanti del corso da istruttore di secondo livello hanno svolto il tirocinio proprio all’interno del Kids Village, e sempre al Foro si è svolto anche il terzo modulo del corso da maestro nazionale, sviluppato dai docenti dell’ISF (Martin Pereyra in particolare) ma con la presenza di figure di spicco di carattere internazionale, come Cristian Jensen e Javier Sánchez Pozanco.
“L’obiettivo – spiega ancora Girella – è continuare su questa strada, avvalendoci, nelle fasi della formazione dirette verso l’alto livello, di altre figure importanti del mondo del padel. Il tutto sotto suggerimento e supervisione di Marcela Ferrari, che oltre a essere la selezionatrice delle nazionali azzurre si occupa anche di tracciare le linee guida del nostro settore giovanile. Il suo impegno insieme a noi diventa sempre più importante: Marcela è una professionista straordinaria e per noi rappresenta una risorsa sempre più preziosa”.
Nel corso della settimana, la presenza all’interno dei site dei tirocinanti viene utilizzata anche come mezzo per acquisire sempre più informazioni, attraverso delle schede realizzate ad hoc dai consulenti dell’Istituto. Agli aspiranti istruttori viene affidato il compito di registrare dati di ciascuna partita, da quelle dei pro a quelle dei tornei giovanili, così che i numeri possano fornire una comparazione statistica che diventa fondamentale per studiare le successive metodologie didattiche. “Si tratta di un lavoro enorme – prosegue Ludovico Pisani –, ma fondamentale. Sia durante questa settimana sia in altri eventi, come gli incontri di Serie A, la Coppa delle Regioni e non solo, riusciamo a immagazzinare una grandissima mole di dati, che cambiano di anno in anno seguendo la costante evoluzione del padel. Queste statistiche ci aiutano a capire se con i giovani stiamo lavorando nella maniera corretta per avvicinarli all’alto livello”.
L’edizione 2025 del BNL Italy Major Premier Padel è stata anche quella del 3° Simposio internazionale del padel, con circa 500 insegnanti provenienti da tutta Italia, per la prima volta ospitati sul Centrale del Foro Italico. “Abbiamo creato un evento straordinario – analizza Girella –, perché non solo abbiamo proposto interventi da parte di nomi di rilievo del panorama internazionale, ma abbiamo creato un collegamento fra tutte le aree, avvalendoci dello staff che lavora con Ari Sanchez, numero uno del mondo. Hanno parlato il suo preparatore atletico, il suo allenatore e anche lei stessa. Senza dimenticare Marcela Ferrari e anche Josè Luis Garcia, direttore del dipartimento arbitrale dell’International Padel Federation”. Garcia, supervisor del BNL Italy Major Premier Padel, ha raccontato il cambiamento delle regole del padel nel corso degli anni e analizzato quelle che potrebbero essere le novità per il futuro. “Un passaggio – dice ancora Girella – molto importante: il padel sta diventando un gioco sempre più veloce e questo dovrà necessariamente condizionare anche le nostre scelte a livello didattico e di metodologia di lavoro con gli insegnanti. Nel padel, visto che c’è margine per farlo, è importante provare a essere precursori, cercando di anticipare certe necessità”.
Sempre all’interno del Simposio c’è stata anche una parentesi dedicata al wheelchair padel, la declinazione del gioco per atleti in sedia a rotelle, che si sta iniziando a sviluppare a livello nazionale. “Oggi – spiega Girella – per la nostra federazione l’inclusione è alla base di tutto, dai progetti promozionali come Racchette in classe fino all’alto livello. Il Major l’ha dimostrato, sia col torneo di wheelchair padel, che ci ha permesso di vedere in azione alcuni grandi atleti che si cimentano nella specialità, sia all’interno del Simposio. La FITP è molto attenta alla questione: stiamo cercando di costruire un circuito di wheelchair padel, così come di allargare la formazione, coordinata per l’ISF da Gianluca Vignali, con Roberto Agnini come punto di riferimento per il settore tecnico”.
Per chiudere, l’immancabile parte dedicata agli amatori del circuito TPRA, con il Master finale del “road to Rome”, lunga serie di eventi sparsi in tutta Italia che hanno portato i migliori a combattere per i titoli sui campi del Foro Italico. Circa 250 le coppie coinvolte: numeri straordinari per una competizione straordinaria, che offre a tutti la possibilità di giocare in mezzo ai giganti. “In sostanza – chiude Paolo Girella – abbiamo creato veramente una grande festa del padel in grado di coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più grandi, unendo tantissime attività in un luogo solo. Il tutto chiaramente diretto da Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione: è lui il visionario che traccia le strategie, intorno al quale si è creata una squadra che lavora per finalizzarle. In futuro cresceremo ulteriormente, ma gli obiettivi che ci eravamo posti per questa edizione del Major sono stati centrati. Siamo convinti che nei prossimi anni raggiungeremo l’eccellenza anche nell’altissimo livello”.